Martinelli, Vincenzo
Aurelia Accame Bobbio
Scrittore (Montecatini 1702 - Firenze 1785). Nella Istoria critica della vita civile (1ª ediz. Londra 1752), disegnando una breve storia della letteratura [...] aver egli usato parole di tutti i dialetti; e nota altresì la mirabile varietà dello stile con tonalità diverse nelle tre cantiche. Conclude con una punta polemica contro " i falsi dotti e i poltroni " che lo biasimano di rozzezza (di cui lo scusa ...
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Ottimo commento, L'
Francesco Mazzoni
commento, Con questo appellativo (assegnatogli primamente, oltre che per l'intrinseca importanza dell'opera, pel suo schietto volgar toscano, anzi fiorentino - [...] per la sicura antichità, per la sua documentata fiorentinità (che lo pone quale primo commento a tutte e tre le cantiche condotto in Firenze nel decennio 1330-1340, dunque all'altezza - sul piano della Textüberlieferung - di Francesco di Ser Nardo e ...
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questo
. Dell'aggettivo e pronome dimostrativo q., che indica persona o cosa nell'ambito o di chi parla (If X 78 ciò mi tormenta più che questo letto) o di un contesto immediatamente precedente o successivo [...] , raro (v. 4.2.1.).
4.1. Nel singolare pochi sono i sostantivi che ritornano in sintagma con q. in più di una cantica, ovviamente cambiando connotazione a seconda dei contesti: regno (If VIII 90, Pg XXIV 92, Pd III 83, XIX 103, XXIV 43, XXXI 25 ...
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rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] quali, proprio in confronto con la poesia dei rimatori precedenti, sono indicate come le nove rime in Pg XXIV 50 (e nella stessa cantica il generico rime d'amor, XXVI 99, dei poeti in volgare); e D. allude alla poesia d'amore della giovinezza in un ...
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Gradenigo, Giacomo
Emilio Pasquini
Giacomo di Marco G., detto Belletto (morto nel 1420), colto gentiluomo e abile diplomatico, è figura rilevante nella Venezia trecentesca. Ricoperse cariche in città [...] lui sottoposto a una meticolosa revisione. Vi figurano anche i sunti o argomenti introduttivi (in terzine) alle prime due cantiche attribuiti dalla tradizione a Iacopo, al Boccaccio e (nel codice riminese) a Menghino Mezzani; da alcuni, per equivoco ...
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BOGGIERO, Basilio (al secolo Giovanni)
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Celle (Savona) il 5 apr. 1752. La sua famiglia (il padre esercitava il commercio) si trasferì in Spagna quando egli era ancora in tenera [...] dal 1776, e per moltissimi anni, come professore di belle lettere: egli compose in quel periodo carmi, egloghe e cantiche anacreontiche, che furono poi pubblicate postume. Nel 1782 tradusse dal greco in lingua spagnola il trattato Del sublime; volse ...
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Bodmer, Martin
Berta Maracchi Biagiarelli
Bibliofilo e collezionista, nato a Zurigo nel 1889: iniziò ben presto la formazione della futura biblioteca Bodmeriana, oggi a Cologny presso Ginevra, ricca [...] della Commedia; di essi il più importante è il codice Guarneri (circa metà del sec. XIV), contenente le prime due cantiche del poema e un commento tuttora inedito; le glosse latine furono già studiate dal Barbi (Problemi i 372). Degli altri tre ...
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Patriota e scrittore (Saluzzo 1789 - Torino 1854). Ebbe grande successo con la tragedia Francesca da Rimini (1815); si schierò poi con i romantici, e collaborò al Conciliatore. Aggregato alla Carboneria, [...] , ma assai mal ridotto dalle sofferenze fisiche e morali. Riprese tuttavia a Torino la sua attività letteraria; pubblicò quattro cantiche (novelle in versi sciolti di argomento medievale) e alcune tragedie (Ester d'Engaddi e Igina d'Asti, composte in ...
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si (se; sé; sil; sin)
Riccardo Ambrosini
1. Le forme oblique del pronome di III singol. comprendono la tonica ‛ sé ', poco attestata e per lo più dopo preposizione, e, assai più frequenti, le atone proclitiche, [...] s'ingrada, s'insapora, s'incinqua, s'immegli, s'addua, s'inluia, s'insempra, s'intrea, s'indraca, s'imborga (nelle altre cantiche, s'abbica, s'incrocicchia, s'adima, s'inurba).
7. Il riferimento al soggetto è esplicito in Vn XXXI 16 69 qual ch'io sia ...
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Gogol', Nikolaj Vasilevič
Cesare G. De Michelis
, Il grande romanziere russo (1809-1852) conobbe D., leggendolo in italiano, durante il suo soggiorno romano.
In un momento in cui D. era ancora pressoché [...] del suo capolavoro, Le anime morte, che volle chiamare " poema " progettandolo in tre parti, corrispondenti rispettivamente alle tre cantiche. Cosa che venne messa in rilievo da A. Herzen, nel 1842, quando nei suoi Diari paragonò brani del romanzo ...
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cantica
càntica s. f. [dal lat. cantĭca, pl. di cantĭcum «cantico»]. – Componimento poetico in uno o più canti, di contenuto per lo più narrativo o religioso: le c. di Silvio Pellico, della Bassvilliana di V. Monti; in partic., ciascuna delle...
cantico
càntico s. m. [dal lat. cantĭcum, der. di cantare «cantare2»] (pl. -ci). – 1. a. Componimento lirico solenne di carattere religioso, per lo più in lode di Dio: il C. delle creature, o di frate Sole, composto da s. Francesco. In partic....