Pucci, Antonio
Michele Messina
Poeta (Firenze 1310 circa - ivi 1388). Campanaio del comune dal 1334 e dal 1349 approvatore e banditore. Ebbe per D. viva deferenza e culto profondo. Appassionato ammiratore [...] della Commedia, l'intese quale la poteva intendere un fiorentino non incolto del Trecento. Le citazioni frequenti dalle tre cantiche nel Libro di varie storie, il più alto prodotto della cultura pucciana (più fitte quelle dell'Inferno, anche per ...
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Lombardi, Baldassarre
Domenico Consoli
Frate francescano, letterato e critico (Vimercate 1717 - Roma 1802), pubblicò nel 1791 il primo volume (gli altri due uscirono poco dopo) di un'edizione commentata [...] nel sec. XVIII dopo quelle del Volpe (1727) e del Venturi (1732-1739). I tre volumi, rispettivamente dedicati alle tre cantiche, sono conclusi dagl'indici delle varianti, dei " passi ai quali è data nuova spiegazione ", " dei luoghi nei quali si ...
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Bonaccorsi, Piero
Marcello Aurigemma
, Notaio e letterato fiorentino (Firenze 1410-1477), concepì gli studi, nei quali ebbe larga parte l'argomento dantesco, come consolazione all'assiduo lavoro. Secondo [...] codice Riccardiano 1036, quello del Buti e quello dell'Ottimo rispettivamente per l'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso; la prima cantica porta note marginali di mano del B. tolte dall'Ottimo; le 219-224, infine, contengono i Capitoli di Iacopo e di ...
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chi
Riccardo Ambrosini
. 1. L'uso di c. con funzione di pronome interrogativo, soggetto di proposizione interrogativa sia diretta che indiretta, più raro di quello di c. con funzione di pronome relativo [...] Rime (8 contro 39) e nel Convivio (25 contro 91), si fa assai più frequente nei dialoghi delle prime due cantiche della Commedia (delle 90 attestazioni contro le 196 complessive, soltanto una decina occorrono nel Paradiso).
Nelle opere in poesia c ...
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Browne, Sir Thomas
Eric R. Vincent
Medico e scrittore inglese (Londra 1605 - Norwick 1682). Le sue opere più note sono Religio Medici e Hydriotaphia or Urne Burial. Educato a Winchester College e a [...] a Leida. Per molti anni praticò la medicina nella contea del Norfolk (Inghilterra).
Il B. conosceva tutte e tre le cantiche della Commedia e ne cita brani nei suoi libri, ma non fa menzione delle opere minori. Nell'Urne Burial, discorrendo delle ...
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mio (meo; plur. anche mia)
Riccardo Ambrosini
1. L'aggettivo e pronome di I singol. indica che una determinata persona, cosa o qualità (‛ mio figlio ', ‛ i miei occhi ', ‛ la mia camera ', ‛ la mia virtù [...] , e XX 79; XXI 49 ella, che vedëa il tacer mio; XXIII 48, XXIV 128, XXVI 58, XXVII 22-23 e XXXI 66); per le altre cantiche, cfr. If II 73 Quando sarò dinanzi al segnor mio; X 30 m'accostai / ... un poco più al duca mio; XXVII 133 Noi passamm'oltre, e ...
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testa
Luigi Blasucci
Parola adoperata in tutte le opere di D., ma con frequenza notevolmente più alta nella Commedia (40 volte su 50 occorrenze complessive, incluse le 5 del Fiore), legandosi in particolare [...] volte) alla varia rappresentazione fisica delle anime e dei loro supplizi: ciò che spiega la diversa distribuzione di t. nelle varie cantiche (22 volte nell'Inferno, 13 nel Purgatorio, 5 nel Paradiso). Non si registra mai nel Detto.
In senso fisico e ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] è idea comune in quei tempi; ma l'avere il poeta scelto per tale ufficio Beatrice è invenzione che mette in questa terza cantica una bella nota di umanità e d'affetto: al "dolcissimo padre" e "più che padre", sta bene che succeda la "dolce guida e ...
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Milá y Fontanals, Manuel
Joaquín Arce
Filologo e critico letterario catalano (Villafranca del Panadés, Barcellona, 1818-ivi 1884). Romanista, s'interessò, per quanto concerne la letteratura italiana, [...] , abbraccia la biografia del poeta, gli antecedenti e l'argomento della Commedia, e i principali episodi delle tre cantiche.
L'importanza degli articoli non risiede nel loro contenuto dottrinale e critico ma nel loro significato nella Spagna dell ...
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Paradiso
Marcello Aurigemma
Nella letteratura protocristiana con il termine paradisus (greco παράδεισος, " giardino "), s'intese designare l'Eden o giardino delle delizie (paradisus voluptatis) in cui [...] al lettore del canto II, in cui s'invitano i non dotti in teologia ad abbandonare la lettura della nuova e più ardua cantica. Altra peculiarità dei colloqui e degli appelli al lettore del P. sta nel fatto che essi servono spesso a D. per dichiarare ...
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cantica
càntica s. f. [dal lat. cantĭca, pl. di cantĭcum «cantico»]. – Componimento poetico in uno o più canti, di contenuto per lo più narrativo o religioso: le c. di Silvio Pellico, della Bassvilliana di V. Monti; in partic., ciascuna delle...
cantico
càntico s. m. [dal lat. cantĭcum, der. di cantare «cantare2»] (pl. -ci). – 1. a. Componimento lirico solenne di carattere religioso, per lo più in lode di Dio: il C. delle creature, o di frate Sole, composto da s. Francesco. In partic....