LANCIA, Andrea
Monica Cerroni
Andrea di ser Lancia, comunemente noto come L., nacque a Firenze presumibilmente nell'ultimo decennio del XIII secolo, al più tardi nel 1297 (Azzetta, 1996). Questa data [...] si attribuisce con sicurezza. Si tratta del primo commento integrale fiorentino dell'opera - dal momento che un commento alle tre cantiche in volgare era stato già compilato da Iacopo Della Lana tra il 1324 e il 1328 -, che il L. elaborò avvalendosi ...
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ROSSI, Vittorio
Guido Lucchini
– Nacque a Venezia il 3 settembre 1865 da Aloise e da Giuseppina Venturi.
Si iscrisse dapprima all’Università di Padova, ma si laureò in quella di Torino nel 1886, alla [...] arrestò al canto XXII del Purgatorio e fu completato da Salvatore Frascino. Riguardo ai tempi di composizione delle tre cantiche Rossi aderiva del tutto alle opinioni dell’amico Ernesto Parodi, conosciuto alla fine del 1886 durante il perfezionamento ...
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Mezzani, Menghino (meno esatte le forme da Mezzano, de Mezano, Meçanus; errate Michinus, Mengino)
Augusto Campana
Notaio e rimatore ravennate, vissuto tra il 1295 c. e il 1375-76, ammiratore di D. e [...] senso di membro di quel loro " soddilizio ").
Interessano il ‛ dantismo ' del M. anche i sommari in terzine sulle prime due cantiche (di solito a ogni canto sono dedicate due terzine; fanno eccezione, con una sola, Pg I, XIII, XXI-XXIII, XXV, XXVI ...
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tu (tue; ti; ten)
Riccardo Ambrosini
1. Del pronome di II singolare le forme toniche sono tu, tue (con epitesi, in rima, in Pg XVI 26 se tue / partissi, e XXIX 95, con enjambement; Pd I 19) e te (sia [...] Pd II 58 quel che tu da te ne pensi, scandito su tu e te.
Ten - 6 volte nell'Inferno e 2 in ciascuna delle altre cantiche - è commutabile con ti con ‛ andare ' (If X 23 ten vai, XXVII 21, Pg XIV 11) e ‛ venire ' (Pd X 101), mentre in altri sintagmi ...
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MINICH, Serafino Rafaele
Michela Zaupa
– Nacque l’8 nov. 1808 a Venezia, da Stanislao, di origine dalmata, e da Pisana Papacizza.
Ebbe un fratello minore, Angelo, divenuto un notevole anatomo-patologo [...] 1854, seguito da un’Appendice alle considerazioni sulla sintesi della Divina Commedia ed introduzione ad uno studio analitico delle tre Cantiche, ibid. 1855), una memoria su Il cognome di Dante Alighieri (letta nell’Accademia di Padova nel 1864 e ivi ...
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MATTIOLI, Giuseppe Camillo
Fiorenza Tarozzi
– Primo di sette fratelli, nacque a Bologna il 10 maggio 1817 da Gaetano, medico, e Luigia Galvani, discendente di Luigi Galvani.
Avviato agli studi umanistici, [...] e G. Ceneri.
Il M. morì a Bologna il 1° febbr. 1893.
Tra gli scritti del M., oltre ai numerosi versi – cantiche, odi e sonetti, pubblicati nei giornali cittadini La Parola, Il Povero, Il Felsineo – e a Gusmano il buono, cit., ricordiamo le prose ...
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Purgatorio
Marcello Aurigemma
La struttura topografica, morale, narrativa del P. (termine che compare due volte nell'opera dantesca, in Pg VII 39 là dove purgatorio ha dritto inizio, e IX 49 Tu se' [...] : in V 133, poi in una scena affollata e animata all'inizio del c. VI, e via via molte altre volte lungo tutta la cantica. D. chiarisce anche subito come occorra che tale preghiera esca di cuor che in grazia viva (IV 134); chiede anzi una specifica ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] (verbo), affina, discoloro. Qui è già la magnanimità lessicale della Commedia, e già piuttosto quella delle due ultime cantiche: fori come "ferite" rompono la persona di Jacopo del Cassero, il sole discolora l'erba metaforica della nominanza mondana ...
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musica
Alessandro Niccoli
Raffaello Monterosso
. Il vocabolo ricorre solo nel Convivio, in accezioni che gli sono proprie anche oggi.
Come sostantivo astratto, indica l'arte che si esprime per mezzo [...] sono inseguiti dalle nere cagne (XIII 111 ss.). E tuttavia l'intero Inferno, esattamente al pari delle altre cantiche, appare strutturato sotto il simbolo e le leggi della m., secondo i concetti generali richiamati più sopra. Il frequente ...
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Trinità (Trinitade)
Giovanni Fallani
Dalla rivelazione e dalla tradizione abbiamo i dati per formulare il mistero della T.: Dio è uno nella natura o essenza, trino nelle persone: Padre, Figlio, Spirito [...] dell'umana creatura, che da lui era partita e disformata per la colpa di Adamo (Cv IV V 3).
Nelle altre due cantiche, soprattutto nel Paradiso, il discorso dantesco sulla T., conciso nei termini e ricco nelle immagini, s'inserisce e si estende nella ...
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cantica
càntica s. f. [dal lat. cantĭca, pl. di cantĭcum «cantico»]. – Componimento poetico in uno o più canti, di contenuto per lo più narrativo o religioso: le c. di Silvio Pellico, della Bassvilliana di V. Monti; in partic., ciascuna delle...
cantico
càntico s. m. [dal lat. cantĭcum, der. di cantare «cantare2»] (pl. -ci). – 1. a. Componimento lirico solenne di carattere religioso, per lo più in lode di Dio: il C. delle creature, o di frate Sole, composto da s. Francesco. In partic....