ROSSI GABARDI BROCCHI, Isabella
Gabriele Scalessa
– Nacque a Firenze il 25 novembre 1808 da Anton Cino Rossi, avvocato, e da Elvira Giampieri, poetessa.
Si dedicò presto alla poesia e nel 1838 pubblicò [...] , alcuni dei quali inediti, come il racconto La madre e il granatiere e Mandella; il secondo (Poesie) conteneva cantiche polimetriche di carattere storico: la Cinzica, I vespri siciliani, La morte di Galeazzo Sforza, Lucrezia Mazzanti, La giornata ...
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forte (avv.)
Vincenzo Valente
È di largo impiego sia in verso che in prosa, e presente in tutte le opere di Dante. La varietà dei riferimenti comporta diverse gradazioni di significati, che non è difficile [...] l'uso dei medesimi termini e costrutti nelle altre opere. Numericamente a decrescere la presenza dell'avverbio nelle tre cantiche; frequente il nesso consecutivo ‛ sì f. che ', variamente collocato. Fuori da dipendenza consecutiva ‛ sì f. ' (o ‛ f ...
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terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] all'emblematico numero 3: tre i versi delle t., tre volte ripetuta la stessa rima, trentatré i canti in ogni cantica, tre le cantiche; e si tenga conto di quanto sostenuto sulla centralità del ‛ tre ' nel numero dei versi dei canti, v. NUMERO.
Poiché ...
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CAMPI, Giuseppe
Piero Treves
Nato a San Felice sul Panaro (Modena) il 29 sett. 1788 da Gaspare, facoltoso possidente terriero, e da Francesca Piombini, di nobile famiglia della limitrofa Cento, crebbe [...] Minerva (uscito in Padova per i tipi della Minerva, appunto nell'anno 1822. I cinque volumi comprendono le tre cantiche della Divina Commedia, un quarto volume di rimario e spogli, e un quinto biografico, corredato di varie monografie illustrative ...
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Danimarca
Hans Sörensen
Non sembra che D. avesse una precisa nozione dell'entità geografica e della vita politice della Danimarca nel sec. XIII e nel XIV. Comunqua egli non fa mai riferimenti diretti [...] cristiana. I. P. Mynster (1775-1854) sottolinea il significato religioso della Commedia. Secondo J. L. Heiberg le tre cantiche rappresentano una triade hegeliana: pensiero, natura, spirito; mentre H. L. Martensen (1808-1884) vede nel poema dantesco l ...
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latino
Bruno Basile
Giorgio Brugnoli
In funzione sostantivale o aggettivale, la voce ricorre con alta frequenza (specie nel Convivio) e con interessanti variazioni di significato.
Il riferimento alla [...] , anche delle opere volgari, come ha ben visto lo Schiaffini, ma anche all'inizio e alla fine di canti o cantiche della Commedia. Nella trattatistica latina il prologo - lo ha notato il Di Capua - è retoricamente foggiato sugli schemi della " forma ...
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ritmo
Gian Luigi Beccaria
111. Con accezione metaforica del termìne si è episodicamente parlato per D. come per altri poeti di ritmo (mentale), riguardo all'alternarsi dei personaggi, ricorrere d'immagini [...] differenze cospicue tra le Rime e la Commedia, oltre che nelle diverse cantiche del poema stesso. Il Lisio ha mostrato, con tabelle statistiche, che nelle ultime due cantiche sono più numerosi i periodi non finiti col verso: dall'Inferno al Paradiso ...
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fiume
Bruno Basile
Pietro Mazzamuto
Sempre nel significato di " corso d'acqua ", il termine compare con alta frequenza e ricca gamma di significati in tutte le opere di Dante.
Il senso più generico [...] s. Ambrogio e nel commento biblico di Ruperto di Deutz.
Bibl. - A. Lubin, Allegoria morale, ecclesiastica e politica delle prime due cantiche della D.C., Graz 1864, 64 ss.; C. Bertacchi, Il gran veglio del monte Ida, Torino 1877; G. Poletto, Alcuni ...
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Carlo Maria Ossola
I tre pilastri dell’Europa
Nel 2015 si sono celebrati i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, nel 2016 ricorrono – lo stesso giorno, il 23 aprile – i 400 anni della morte di Shakespeare [...] il Lancelot, ma Dante tutto curva e fa convergere al proprio spazio!
Sanguineti, Luzi e Giudici hanno giustamente fatto delle tre cantiche un’azione scenica (1989, 1990, 1991), ma la Commedia è in primis poema dell’eternità: l’oltrevita è più che la ...
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noi (No'; Nui)
Riccardo Ambrosini
1. Del pronome di I plur. le attestazioni, appena 16 (di cui 2 ‛ nui ', in rima; v. 2.) nella Vita Nuova e 17 nelle Rime (2 nelle Rime dubbie), sono 97 (di cui 3 ‛ nui [...] / ch'altro penser non lascia star con nui? "), predomina nella Commedia, ove indica D. e le sue guide, con maggior frequenza nelle due prime cantiche (cfr. If III 16 Noi siam venuti al loco ov'io t'ho detto; XXIV 32 noi a pena, ei lieve e io sospinto ...
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cantica
càntica s. f. [dal lat. cantĭca, pl. di cantĭcum «cantico»]. – Componimento poetico in uno o più canti, di contenuto per lo più narrativo o religioso: le c. di Silvio Pellico, della Bassvilliana di V. Monti; in partic., ciascuna delle...
cantico
càntico s. m. [dal lat. cantĭcum, der. di cantare «cantare2»] (pl. -ci). – 1. a. Componimento lirico solenne di carattere religioso, per lo più in lode di Dio: il C. delle creature, o di frate Sole, composto da s. Francesco. In partic....