Stati Uniti d'America
Tommaso Pisanti
Potrebbe apparire singolare, per tanti aspetti, il fatto che gli studi danteschi abbiano fin dall'inizio, e in modi diversi, incontrato negli S.U. un fertile terreno [...] 73). In nessuna lingua D. è stato tradotto quanto in inglese. Delle più di ottanta versioni della Commedia (di una o più cantiche) apparse dal 1782 a oggi, ventidue sono opera di Americani; delle dodici versioni in inglese apparse dal 1945, nove sono ...
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cinema
Alfredo Barbina
. Una prima versione dell'Inferno fu realizzata nel 1906, riscuotendo scarso successo. Grande successo, e non solo in Italia, ebbe invece il lungometraggio di 5 bobine, diviso [...] del 1906, sia i diritti per l'America della versione dell'Helios. Il film, in quattro bobine, delle due altre cantiche dantesche, il Purgatorio e il Paradiso, girate dall'Helios, fu presentato in America nel 1912. Nello stesso anno l'Ambrosio ...
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via (sost.)
Eugenio Ragni
È vocabolo di buona frequenza in tutta l'opera dantesca, nella quale ricorre praticamente in ogni accezione del linguaggio proprio e figurato, spesso peraltro compresenti, particolarmente [...] compiere attraverso i tre regni, non essendovi altra via... per lui campare, Pg I 62); la deviazione verso destra, eccezionale nella cantica, di If XVIII 29 Or convien che si torca / la nostra via un poco insino a quella / bestia malvagia [Gerione ...
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passare [passe, II singol. indic. pres.]
Alessandro Niccoli
Presenta un numero abbastanza alto di occorrenze, distribuite in modo uniforme in tutte le opere: Vita Nuova 29; Rime 10; Convivio 20 (21 [...] hanno anche nella Vita Nuova e nel Fiore; i più numerosi e significativi appartengono però alla Commedia, e anzi alle prime due cantiche, in correlazione con il tema del viaggio attraverso i regni dell'oltretomba: Vn XXI 2 3 ov'ella passa, ogn'om ver ...
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La terza rima è il metro della Divina Commedia. Se ne attribuisce concordemente l’invenzione a ➔ Dante, perciò è anche detta terzina dantesca. Con l’➔ottava rima, è il metro narrativo principe della tradizione [...] ragione metrica, tale ragione non produce gli eventuali raggruppamenti dei canti (nella Commedia la riunione dei canti in tre cantiche di 33 canti ciascuna, più uno di proemio, obbedisce a ragioni di ordine numerologico).
L’enorme successo del poema ...
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Busnelli, Giovanni
, Gesuita, studioso di D. (Cassina Ferrara, Saronno, 1866 - Roma 1944), fu collaboratore fra i più quotati de " La civiltà Cattolica ". Si occupò di critica letteraria e di filosofia, [...] e come pura potenza priva di ogni forma ".
Significativi in tal senso gli studi sull'ordinamento morale delle tre cantiche, delle quali è ricostruita l'intelaiatura aristotelico-tomistica: L'Etica Nicomachea e l'ordinamento morale dell'Inferno di D ...
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Cesarotti, Melchiorre
Domenico Consoli
, Letterato, dotto ebraista, studioso di problemi linguistici, traduttore dei poemi ossianici, il padovano M.C. (1730-1808) possedette vivo il senso della libertà [...] , ma il gusto non nacque in Italia che col Petrarca. Alcuni squarci ed alquanti versi fanno tutto il bello poetico delle sue cantiche. Io però la ringrazio d'avermi fatto concepire una qualche idea più distinta di quel suo paese trimondiale ch'io non ...
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Nacque a Morra Irpina (Avellino) il 28 marzo 1817; morì a Napoli il 29 dicembre 1883. Scolaro a Napoli di Basilio Puoti, fu nel 1839 preposto dal Puoti stesso a un'altra scuola privata, che durò fino al [...] e i grandi personaggi poetici, laddove, poiché questo potente contenuto drammatico gli vien meno a grado a grado nelle due altre cantiche, e dà luogo al lirico, al mistico, all'incorporeo e all'astratto, l'elemento poetico viene a estinguersi a poco ...
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VILLANI, Giovanni
Raffaello Morghen
Fu il maggiore dei cronisti fiorentini, e, per l'ampiezza e il valore dell'opera sua, tra i più importanti e noti cronisti dell'Europa medievale. Non conosciamo la [...] è certo che il V. non attese a lavorare intorno all'opera sua se non dopo il 1308. La conoscenza stessa almeno delle due prime cantiche della Divina Commedia che il V. rivela sin dal V libro dell'opera sua, ci conferma nel porre come data d'inizio di ...
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Croce, Benedetto
Mario Fubini
Alla personalità e alla poesia di D., a situazioni e immagini della Commedia, ai suoi critici e in particolare al De Sanctis il C. fa più di un riferimento nel corso della [...] dall'avere il C. asserita inizialmente quell'unità e averla poi posta da parte nel corso della lettura delle tre cantiche isolando le singole " liriche " da quel " romanzo teologico ", a cui pure egli le aveva sentite strettamente congiunte e per ciò ...
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cantica
càntica s. f. [dal lat. cantĭca, pl. di cantĭcum «cantico»]. – Componimento poetico in uno o più canti, di contenuto per lo più narrativo o religioso: le c. di Silvio Pellico, della Bassvilliana di V. Monti; in partic., ciascuna delle...
cantico
càntico s. m. [dal lat. cantĭcum, der. di cantare «cantare2»] (pl. -ci). – 1. a. Componimento lirico solenne di carattere religioso, per lo più in lode di Dio: il C. delle creature, o di frate Sole, composto da s. Francesco. In partic....