tratto
Alessandro Niccoli
Ricorre nelle ultime due cantiche della Commedia, nel Fiore e nel Detto, in accezioni assai diverse l'una dall'altra.
In Pg XII 65 è svolto il motivo della prodigiosa perfezione [...] artistica dei bassorilievi terragni scolpiti nella cornice dei superbi: Qual di pennel fu maestro o di stile / che ritraesse l'ombre e ' tratti ch'ivi / mirar farieno uno ingegno sottile? Il significato ...
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giuntura
Federigo Tollemache
Ricorre una volta in ciascuna delle tre cantiche. In un caso (e v. GIUNTA) indica le " articolazioni " del corpo umano: non son rimase... / le membra mie di là, ma son qui [...] meco / col sangue suo e con le sue giunture, dice Virgilio (Pg XXVI 57). In If XXV 107, invece, g. è la linea lungo la quale le gambe di Buoso, che si sta trasformando in serpente, si congiungono per formare ...
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arra
Federigo Tollemache
. Ricorre una volta in ciascuna delle tre cantiche della Commedia, mai altrove. In senso letterale in Pg XXVIII 93 Lo sommo Ben, che solo esso a sé piace, / fé l'uom buono e [...] a bene, e questo loco / diede per arr' a lui d'etterna pace. Matelda ricorda a D. come Iddio desse al primo uomo il Paradiso terrestre come a. o " caparra " della beatitudine eterna (v. Capitoli della ...
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fiato
Lucia Onder
Il termine è presente soltanto nelle prime due cantiche della Commedia, sempre nel valore fondamentale di " soffio ". In particolare vale " respiro ", " soffio modulato in parole ", [...] in If XXVII 60 e poi diè cotal fiato: / " S'i' credesse che mia risposta fosse / a persona che mai tornasse al mondo, / questa fiamma staria sanza più scosse... " (cfr. If XIII 91 Allor soffiò il tronco ...
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tremoto (tremuoto)
Alessandro Niccoli
Solo nella Vita Nuova e nelle prime due cantiche della Commedia; in prosa ricorre sempre nella forma dittongata.
Indica il fenomeno sismico nella descrizione del [...] sogno che annuncia a D. la prossima morte di Beatrice (Vn XXIII 5 pareami... che fossero grandissimi tremuoti) e quando Stazio chiarisce che il monte del Purgatorio è scosso da un improvviso e violento ...
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profondo
Bruno Bernabei
Voce esclusiva dell'uso poetico, ricorrente soltanto nelle tre cantiche della Commedia, in senso proprio e figurato.
Nella prima cantica è riferito esclusivamente alla struttura [...] dell'universo.
Tale spiegazione trova di discorde parere il Porena, il quale, in una densa nota del suo commento alla terza cantica, dopo aver anch'egli (e tra i primi) corretto l'errata interpretazione di mezzo (" parte mediana "), ha sostenuto che ...
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adorare
Federigo Tollemache
. S'incontra una volta nel Convivio, una volta in ciascuna delle tre cantiche, quattro volte nel Fiore e una nel Detto.
In Cv II IV 6 Li gentili le [Intelligenze] chiamano [...] Dei e Dee... e adoravano le loro imagini, e in If IV 38 [le anime del Limbo] non adorar debitamente a Dio, a. significa " venerare ", " rendere culto alla divinità ". Nel secondo passo si noti, oltre alla ...
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peggio
Bruno Bernabei
Raramente attestato nelle opere minori di D., registra una maggiore frequenza nelle tre cantiche della Commedia.
Da notare innanzitutto il tipo sintagmatico ‛ fare p. ' (documentato [...] in D. sempre in relazione con un precedente ‛ mal fare '), per porre in evidenza un'azione comparativamente più negativa, la quale finisce per ripercuotersi sul suo stesso soggetto: Pg XIV 116 mal fa Castrocaro, ...
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Poema di Dante Alighieri in terzine di endecasillabi a rime incatenate (ABA, BCB, CDC ecc.). È diviso in 3 cantiche, Inferno, Purgatorio e Paradiso, e ogni cantica in 33 canti; pertanto l'opera, con il [...] composta da Dante durante l'esilio (forse a partire dal 1304 o dal 1307); è inoltre probabile che le due prime cantiche siano state divulgate durante la vita di Alighieri, mentre il Paradiso venne pubblicato postumo. Quanto al titolo, è da osservare ...
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vago
Alessandro Niccoli
Il vocabolo, praticamente presente solo nelle Rime e nella Commedia, e con maggior frequenza nelle ultime due cantiche del poema, già per questo rivela una tonalità espressiva [...] raffinata e letteraria, resa più evidente dalla tendenza a esser usato in rima (16 volte).
Il fenomeno è tanto più singolare in quanto, come ha dimostrato Angela Castellano, v. è parola sconosciuta alla ...
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cantica
càntica s. f. [dal lat. cantĭca, pl. di cantĭcum «cantico»]. – Componimento poetico in uno o più canti, di contenuto per lo più narrativo o religioso: le c. di Silvio Pellico, della Bassvilliana di V. Monti; in partic., ciascuna delle...
cantico
càntico s. m. [dal lat. cantĭcum, der. di cantare «cantare2»] (pl. -ci). – 1. a. Componimento lirico solenne di carattere religioso, per lo più in lode di Dio: il C. delle creature, o di frate Sole, composto da s. Francesco. In partic....