Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] di sol maggiore, di cui si evita soltanto la sensibile ascendente fa diesis.
Queste sono melodie gregoriane che terminano sul riposo della tonica modale. Ma molto spesso canti di modo III-IV sono in do maggiore, che chiudono su mi terza della tonica ...
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Regione dell'Italia settentrionale che nelle varie epoche ha assunto limiti diversi, tanto che di essa si hanno definizioni ora più ampie, ora più ristrette, risultandone un significato di "Romagna" con [...] una varietà nell'unità da un capo all'altro della melodia, e un rapporto giubilatorio derivato probabilmente dagli Alleluia gregoriani.
Il canto di culla Fa la nanna bambin quasi danza, in maggiore, assai grazioso, in cui si avverte nell'insieme una ...
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Il nome di corale, dato nell'uso tedesco al canto liturgico in generale, nell'uso dei popoli latini designa invece propriamente il canto religioso protestante, nelle varie forme che dalla Riforma fino [...] Boleslav) nel 1531, contiene 112 melodie, quasi tutte per accompagnare le traduzioni di inni cèchi o canti latini di origine gregoriana. Si osserva qui l'influenza delle canzoni cèche degli Ussiti o Fratelli Boemi. Altre raccolte importanti dell ...
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RITMO musicale
Carlo JACHINO
Il ritmo musicale è il moto ordinato dei suoni, cioè quello che si svolge sulla base di determinate unità di tempo aventi i seguenti requisiti: uguaglianza di durata (isocronismo); [...] più libera. A questo proposito è bene far notare che, se si può logicamente distinguere il ritmo libero (quello dei canti liturgici gregoriani o anche di molte melodie strumentali) dal ritmo misurato (quello di tutte le forme di danza o da queste ...
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La parola significa per sé stessa soltanto "raccolta di antifone"; ma con questo nome si chiama oggi nella liturgia romana quel libro, per la liturgia corale, che contiene i canti per l'officium chori. [...] Gregorio non fu tanto autore quanto raccoglitore di canti liturgici. Gli studî eseguiti dal P. Batiffol (Histoire du bréviaire romain, Parigi 1893, p. 350) e dal Callewaert (De origine cantus gregoriani, in Ephemerides liturgicae, XL, 1926, pp. 97 ...
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. Anche il teatro moderno europeo, come il greco classico, ha origine religiosa. Il Medioevo cristiano conobbe infatti, avanti il sorgere degl'idiomi romanzi, produzioni drammatiche d'argomento sacro in [...] o aggiunte, intervengono melodie di tropi, sequenze, conductus e canti strofici di carattere laico e popolare. Tra i fenomeni che , debbono ricordarsi: 1. l'uso simbolico di temi gregoriani, cioè l'allusione o il richiamo ottenuto mediante la ...
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Pio IX, beato
Giacomo Martina
Giovanni Maria Mastai Ferretti, ultimo di nove figli, nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, dal conte Girolamo e da Caterina Solazzi, in una famiglia di agiati proprietari [...] Proprio fra il 1830 e il 1846, per reazione alla chiusura gregoriana, sotto l'influsso di varie opere uscite quegli anni, si i propri vescovi, si commuoveva ascoltando dopo il 1870 i canti che univano insieme Francia, Roma e il Sacro Cuore: «Sauvez ...
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GUIDO d'Arezzo (Guido Aretinus)
Cesarino Ruini
Monaco benedettino e teorico della musica attivo nella prima metà dell'XI secolo, il suo nome è legato a un gruppo di scritti di teoria musicale trasmessi [...] -413; M.T. Rosa Barezzani, G. musicus et magister, in Studi gregoriani, XI (1995), pp. 131-153; A. Samaritani, Lacune nella biografia , XXI (2000), 1, pp. 9-16; A. Rusconi, Dalle lettere il canto: un metodo pedagogico di G. d'A., ibid., pp. 71-77; G. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il IV e l’VIII secolo la Chiesa occidentale amplia il repertorio di canti liturgici con nuovi generi [...] forma più antica di salmodia, in cui un solista canta l’intero salmo, si affermano una forma responsoriale e VIII.
L’applicazione sistematica di questa classificazione alle melodie gregoriane lascia peraltro aperti molti problemi, a causa del fatto ...
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Nacque a Dermulo (frazione di Taio, prov. Trento) il 12 giugno 1892 da Enrico e da Celestina Emer. Giovanissimo, entrò dapprima in un collegio di religiosi, quindi nel seminario diocesano di Trento per [...] a due voci pari, Trento 1964; Cento versetti per armonium, in ogni tono e modo e su temi gregoriani, Roma 1965; Ordinario della Messa cantata, due fascicoli, polifonie a quattro voci dispari, ornofonie a tre voci; Cantico spirituale a una e due voci ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
sanctus
agg., lat. (propr. «santo»), usato in ital. come s. m. – Inno liturgico di origine biblica (Isaia 6, 3; Matteo 21, 9), recitato o cantato dall’assemblea e dal celebrante nella messa, al termine del prefazio, così detto dalla parola...