NYMPHAIA (Νυμϕαία)
H. Sichtermann
Figura femminile che appare su un'anfora a punta, a figure rosse, del Pittore di Copenaghen a Londra (E 350), in atto di assistere Dioniso nella libagione versandogli [...] il vino da un'oinochòe in un cantaro sopra l'altare.
Le più antiche interpretazioni videro in esso Ariadne, detta N.; certo essa può anche assistere Dioniso, ma recherà in tal caso la denominazione di Ariadne (cratere a campana di Compiègne). ...
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RHODANTHE (῾Ροδάνϑη)
A. Bisi
Nome di una baccante su un'anfora a forma di stàmnos da Caere, già nella Collezione Campana, ora al Louvre: dello stile di Euthymides (primo venticinquennio del V sec. a. [...] C.).
R. si approssima a Dioniso, barbuto, reggente una coppa e un cantaro, e tiene nella mano sinistra un tirso, col braccio destro sollevato un viticcio, i cui rami a rossi pampini e turgidi grappoli si allargano nel campo; ha un doppio chitone, ...
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LAMPADA e LAMPADARIO
M. Bernardini
Il termine l. indica tutti i manufatti - a uno o più lumi - destinati alla diffusione di luce artificiale; il loro raggruppamento costituisce il lampadario.Per il [...] del sec. 13° in S. Piero a Grado, presso Pisa, in cui la corona costituisce il supporto per l. a forma di cantaro, e in quelli di Giotto nella basilica superiore di S. Francesco ad Assisi, ove compare una struttura a doppia corona con due ordini di ...
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Pittore e ceramista attico (fine sec. 6º - inizî del 5º a. C.); la sua firma compare su una quarantina di vasi di ceramica a figure rosse; gliene sono stati attribuiti però oltre duecento. È uno dei maggiori [...] sono una coppa con scene di scuola (Berlino), due con armamento di guerrieri e Ulisse e Aiace (Vienna), una con Eos che trasporta il corpo di Memnone (Parigi), il cantaro con l'amazzonomachia di Eracle (Bruxelles), uno spictere con Sileni (Londra). ...
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FONTANA, Lavinia
Vera Fortunati
Figlia di Prospero e di Antonia de' Bonardis, nacque a Bologna e fu battezzata il 24 ag. 1552 nella chiesa metropolitana di S. Pietro. Nella bottega del padre, dal quale [...] rimase, probabilmente, a Imola in casa Zappi per lungo tempo e, dopo vari passaggi di proprietà (ricostruiti dalle ricerche di Cantaro, 1989, p. 74), entrò poco dopo il 1940 nelle collezioni dell'Accademia di S. Luca.
La giovane pittrice si effigia ...
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CAIVANO
O. Elia
Cittadina a N di Napoli, sulla via da Aversa a Capua, quasi a mezza strada, nell'ampia ed ubertosa pianura campana, che si distende oltre la cinta delle colline napoletane. Caivano occupa [...] e di Napoli.
Aree della necropoli (databile fra il 340 ed il 300 a. C.) si presentano dislocate in località "Padula" e "Cantaro" con gruppi di tombe, a cassa di blocchi di tufo, con corredi vascolari di produzione campana e figurazioni di guerrieri ...
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Fonte d’acqua artificiale, in genere costruzione di carattere prevalentemente ornamentale.
Arte e architettura
Nell’antichità la f. era la sistemazione di una sorgente, identificata con una divinità, [...] notizia di f., sostituite da pozzi. Particolare forma e significato liturgico avevano quelle poste nell’atrio delle basiliche romane (cantari). In seguito, le f. ebbero forma diversa, a seconda che l’acqua sgorgasse da serbatoi (con getti protetti da ...
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ANIMALI
J.P. Roux
Nell'iconologia e nell'iconografia dell'arte medievale gli a. rivestono un'importanza fondamentale, in un repertorio di straordinaria ricchezza cui va ascritta in primo luogo, verosimilmente, [...] e in Ungheria hanno consentito di riportare alla luce orecchini in oro con pavoni, colombe o fagiani affrontati ai lati del cantaro o dell'albero della vita; prodotti bizantini o d'arte locale in oro e smalto cloisonné sono stati rinvenuti anche nei ...
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CALICE
C. Barsanti
Bicchiere di forma particolare, usato nella liturgia per la consacrazione del vino nel corso della messa. Il termine deriva dal gr. ϰύλιξ 'coppa' (Braun, 1932, p. 20) e appare già [...] che sia stato Carlo il Calvo a far eseguire la montatura in oro e pietre preziose che trasformò in c. l'antico cantaro di sardonica, la c.d. coppa dei Tolomei, già conservato all'abbazia di Saint-Denis (Parigi, BN, Cab. Méd.; Gaborit-Chopin, 1980 ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] 'a rapporto infinito', con rare composizioni di natura vegetale, quali tralci di acanto o di vite che si snodano da un cantaro (S. Vitale, S. Severo in Classe). Si discosta nettamente da questa linea di gusto uno dei mosaici, attribuiti al pieno sec ...
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cantaro
s. m. [dall’arabo qinṭār, con lo stesso etimo quindi di quintale]. – Antica unità italiana di misura di massa e peso, pari a 150 libbre grosse, impiegata anche per misurare la portata lorda dei bastimenti: diversa da regione a regione,...
cantaro1
càntaro1 s. m. [dal lat. canthărus, gr. κάνϑαρος]. – 1. In archeologia, vaso da bere, caratterizzato, nell’arte greca classica ed ellenistica, da due ampie anse che sormontano l’orlo. Il nome indica anche il bacino di marmo dove zampillava...