Nacque e fu battezzato il 18 aprile 1929 a Ozieri (Sassari), da Giuseppa Pompedda e da padre ignoto e solo nel 1946 fu riconosciuto come figlio naturale da Salvatore, un contadino che simpatizzava per [...] il Partito socialista. Frequentò le scuole elementari del Cantaro a Ozieri, ricevette la cresima il 3 marzo 1936 e a nove anni, nel 1939, fece il suo ingresso nel seminario di Sassari, dove compì gli studi ginnasiali; si trasferì quindi nel ...
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Poetessa uruguaiana (Melo 1895 - Montevideo 1979), nota anche con l'appellativo di Juana de América. La sua poesia, soprattutto amorosa e semplice nella struttura, si arricchisce di metafore simboliste: [...] salvaje (1922), La rosa de los vientos (1930), Pérdida (1950), Romances del destino (1955), El dulce milagro (1964). Notevoli anche le opere in prosa: El cántaro fresco (1920) e Chico Carlo (1944). Nel 1953 sono state pubblicate le Obras completas. ...
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Pittore e ceramista attico (fine sec. 6º - inizî del 5º a. C.); la sua firma compare su una quarantina di vasi di ceramica a figure rosse; gliene sono stati attribuiti però oltre duecento. È uno dei maggiori [...] sono una coppa con scene di scuola (Berlino), due con armamento di guerrieri e Ulisse e Aiace (Vienna), una con Eos che trasporta il corpo di Memnone (Parigi), il cantaro con l'amazzonomachia di Eracle (Bruxelles), uno spictere con Sileni (Londra). ...
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In te domine speravi
Gian Roberto Sarolli
. Incipit del salmo 30, uno di quei primi cinquanta, " prima quinquagena ", che la tradizione esegetica, culminante in Ugo di Santo Caro (Adnotationes super [...] ", e ovviamente della ‛ speranza '.
Come tale è cantato dagli angeli, in Pg XXX 82-84 Ella si tacque; e li angeli cantaro / di sùbito ‛ In te, Domine, speravi '; ma oltre ‛ pedes meos ' non passaro, dopo la ‛ parousìa ' di Beatrice, qui più che mai ...
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LAMPADA e LAMPADARIO
M. Bernardini
Il termine l. indica tutti i manufatti - a uno o più lumi - destinati alla diffusione di luce artificiale; il loro raggruppamento costituisce il lampadario.Per il [...] del sec. 13° in S. Piero a Grado, presso Pisa, in cui la corona costituisce il supporto per l. a forma di cantaro, e in quelli di Giotto nella basilica superiore di S. Francesco ad Assisi, ove compare una struttura a doppia corona con due ordini di ...
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Vasi di forma e capacità adatta a recare alle labbra il liquido per bere conobbe l'antichità, e Greci e Romani n'ebbero di varie fogge e materie, distinti con nomi diversi (v. calice, cantaro, chous, coppa, [...] Karchesion, Kylix, patera, poculo, rhyton, scifo). Anche oggi, del resto, le fogge variano assai, pur restando pochi i tipi fondamentali; e tutti distinguono il calice, o bicchiere a calice, dal bicchiere ...
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pesare
Andrea Mariani
In D. il verbo compare quasi esclusivamente nel suo uso intransitivo; e vale quindi " aver peso ", " essere pesante ", " gravare ", in senso proprio e, più spesso, in metafora. [...] ); " tutta l'ipocrisia del mondo gravita su di lui " (Pietrobono). Quest'uso ricompare in Detto 418 quanto pesa un cantaro (il ‛ cantaro ' equivale a circa mezzo quintale).
In Pd V 61, nell'esporre la dottrina dei voti, Beatrice spiega che qualunque ...
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POSIDIPPO (Posidippus; Ποσείδιππος)
Vittorio De Falco
Commediografo, figlio di Cinisco, nato in Macedonia, a Casandrea. Abbiamo notizia di 4 vittorie da lui riportate in Atene: la prima è del 289 o 288 [...] della commedia antica e media, come dimostrano tre titoli (Δημόται, Μύρμηξ e Φιλοπάτωρ), già usati da Ermippo, Platone, Cantaro e Antifane. Purtroppo i frammenti non ci permettono di congetturare nulla circa la trama delle commedie. Una di esse ...
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VASI
Luigi GIAMBENE
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. L'industria dei vasi, in pietra, in metallo, ma sopra tutto in argilla, ha nell'antichità un'importanza assai grande, non solo per la copia dei prodotti fabbricati e pervenuti [...] essi sulla base delle forme (v. alabastro; ampolla; anfora; ariballo; asco; atanuvio; boccale; bombilio; calice; canopo; cantaro; capedine; catino; celebe; chous; ciato; coppa; cratere; fiala; gutto; infundibolo; karchesion; kylix; lacrimatoi; lebete ...
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ROMA - Scultura
A. Melucco Vaccaro
A.M. D'Achille
Dal 6° secolo alla prima metà del 12°. - La produzione superstite del periodo compreso tra il sec. 6° e la metà del 12° si limita, quasi senza eccezioni, [...] Pelagio II, al cui radicale rifacimento in S. Lorenzo f.l.m. si ascrivono le basi a plinto con uccelli affiancati presso il cantaro o sotto la croce. Questi rilievi, assegnati alla fine del sec. 6° e la cui area di distribuzione coincide con le zone ...
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cantaro
s. m. [dall’arabo qinṭār, con lo stesso etimo quindi di quintale]. – Antica unità italiana di misura di massa e peso, pari a 150 libbre grosse, impiegata anche per misurare la portata lorda dei bastimenti: diversa da regione a regione,...
cantaro1
càntaro1 s. m. [dal lat. canthărus, gr. κάνϑαρος]. – 1. In archeologia, vaso da bere, caratterizzato, nell’arte greca classica ed ellenistica, da due ampie anse che sormontano l’orlo. Il nome indica anche il bacino di marmo dove zampillava...