Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] , che scrisse una Ρωμαικὴ ἱστορία in 37 libri, trattando i tempi del 1204 al 1359 (voll. 5, Bonn 1829-1855); Giovanni Cantacuzeno, che tenne la dignità imperiale dal 1351 al 1356, e che, ritiratosi dopo quell'anno in un ehiostro, scrisse De rebus ab ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] in tal senso esemplare è quello di Serbia in Tessaglia, di cui un testimone del tempo, l'imperatore Giovanni VI Cantacuzeno (1347-1354), ha lasciato una descrizione che è quasi un ritratto della pólis del periodo tardobizantino: "La città sorge sullo ...
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INNOCENZO VI, papa
Pierre Gasnault
Étienne Aubert, figlio di Adhémar, appartenente alla piccola nobiltà di Pompadour, nacque nel villaggio di Monts, parrocchia di Beyssac (Corrèze), negli ultimi decenni [...] , I. VI non rimase comunque inattivo in Oriente, pur non ottenendo risultati di rilievo.
L'abdicazione dell'imperatore bizantino Giovanni VI Cantacuzeno, alla fine del 1354, e la morte del re di Serbia Stefano Duśan, il 10 dic. 1355, posero fine alle ...
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I meccanismi dei traffici
Jean- Claude Hocquet
Uomini e merci
Appartiene alla logica di un'economia essenzialmente marittima la creazione o l'accaparramento degli scambi via mare fra i diversi settori [...] il trattato di Ninfea i Genovesi avevano ottenuto un analogo privilegio) e i loro concorrenti bizantini, Giovanni VI Cantacuzeno aveva tentato di ricostituire una marina bizantina onde evitare il ricorso ai mercantili italiani. Per ovviare alle ...
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