BOSCHI, Giovanni Carlo
Giuseppe Pignatelli
Nato a Faenza il 9 apr. 1715 da nobile famiglia, fece i primi studi presso lo zio Giovanni Boschi, canonico e arciprete della cattedrale. Inviato a Roma nel [...] . Nel 1743 divenne abbreviatore della Curia, ponente della Consulta, prelato dell'Immunità ecclesiastica e chierico di camera; nel 1744 canonico di San Pietro. Il 5 marzo 1746 fu ordinato sacerdote e il 20 giugno conseguì la laurea in utroque iure ...
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Ecclesiastico e diplomatico italiano (Brisighella 1883 - Città del Vaticano 1973); sacerdote nel 1905, segretario della Comm. cardinalizia per la codificazione orientale, prof. di diritto canonico nel [...] Pont. istituto giuridico di Sant'Apollinare. Arcivescovo titolare di Laodicea di Frigia e delegato apostolico negli USA (1933), svolse durante la seconda guerra mondiale intensa attività a favore dei prigionieri ...
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ENRICO di Biburg
Irmgard Fees
Originario di Biburg, presso Abensberg (Baviera), discendeva da una famiglia bavarese imparentata con quella dei conti di Scheyern. Era canonico della Chiesa di Augusta [...] E. dovette prestare giuramento di fedeltà al pontefice. Egli sostenne, in primo luogo, che la propria elezione era stata canonicamente regolare e deve aver preteso, inoltre, di non essere stato a conoscenza di un divieto relativo alle investiture da ...
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AGODINO, Evasio Secondo
Marcello Secco
Nato a Torino il 26 ag. 1767 da Sebastiano, negoziante, fu ordinato sacerdote il 29 maggio 1790. Divenuto canonico della collegiale della SS. Trinità di Torino, [...] insegnò teologia in quella università per dieci anni (1814-24). Da Carlo Felice, di cui pare sia stato il confessore, fu presentato a Leone XII per essere promosso alla sedia episcopale di Aosta, divenuta ...
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Jacques Pantaléon (Troyes 1185 circa - Perugia 1264), d'umile famiglia. Dopo aver studiato a Parigi, divenne prete (1215) e iniziò la carriera ecclesiastica. Dapprima canonico a Laon, poi arcidiacono a [...] Liegi, dopo il Concilio di Lione (1245), si segnalò per la sua abilità diplomatica, in molte missioni; fu poi (1253) vescovo di Verdun e (1255) patriarca di Gerusalemme. Succedette (1261) ad Alessandro ...
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Vescovo di Gubbio (Gubbio 1085 - ivi 1160). Studiò in patria nella collegiata di San Mariano e poi fra i canonici regolari di S. Secondo. Canonico e poi priore (1117 circa) della cattedrale, fu successivamente [...] (1119) a Ravenna, in S. Maria in Porto, per apprendervi la famosa regola portuense che introdurrà nella sua canonica; tornato a Gubbio, i Perugini lo scelsero come vescovo della loro città, ma egli rifiutò: accettato poi, nel 1129, il vescovato di ...
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Canonista e lessicografo (n. Pisa forse intorno al 1130 - m. Ferrara 1210). Scolaro a Bologna già prima del 1156, vi fu professore di diritto canonico dal 1178 al più tardi fino al 1190, quando fu nominato [...] compilazione: le famose Derivationes, di grande autorità e diffusione per più secoli, che furono il lessico di Dante. Come canonista, U. lasciò una Summa al Decretum di Graziano (compiuta verso il 1188-90), con la lacuna delle causae XXIII-XXVI ...
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Prelato e giurista (La Suze, Maine, circa 1348 - Roma 1428), ebbe gran parte nello scisma d'Occidente: difese, come decano e insegnante di diritto canonico a Reims (dal 1392), l'antipapa Benedetto XIII [...] e la superiorità del papa sul concilio nel sinodo di Parigi del 1406; si staccò poi (1409) con Pietro d'Ailly da Benedetto XIII passando al partito dell'altro antipapa Giovanni XXIII, che lo fece cardinale ...
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ACCIAIUOLI, Angelo
Arnaldo D'Addario
Nacque a Firenze il 15 apr. 1349 da Iacopo di Donato e da Bartolomea di Bindaccio da Ricasoli. Canonico di Patrasso in giovane età, il 3 dic. 1375 fu nominato da [...] Gregorio XI vescovo di Rapolla. Trasferito il 26 giugno 1383 da Urbano VI alla sede di Firenze, fu creato nel gennaio 1385cardinale prete del titolo di S. Lorenzo in Damaso e si recò a Genova per ricevere ...
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BOSCOLI, Giovanni
Orsolina Amore
Figlio di Giachinotto, di famiglia fiorentina, non conosciamo l'anno della sua nascita. Nel 1422 si addottorava in diritto canonico a Bologna; in quello Studio compare [...] nel 1424 quale "rector citramontanorum" e lettore per l'anno 1424-25, mentre per l'anno seguente risulta assente da Bologna (in sua vece veniva nominato un supplente: Dallari, IV, p. 49). Come lettore ...
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canonico1
canònico1 agg. [dal lat. canonĭcus, gr. κανονικός, der. di κανών -όνος (v. canone)] (pl. m. -ci). – 1. Che corrisponde o è conforme a un determinato canone, a una norma fissata: stile, procedimento, modello c.; quindi regolare, legittimo....
canònico2 (ant. o pop. calònico e calònaco) s. m. [dal lat. tardo (eccles.) canonĭcus sost.: v. la voce prec.] (pl. -ci). – 1. Ecclesiastico che fa parte di un capitolo cattedrale o collegiale. Ad eccezione dei c. regolari, che ricoprono la...