Teologo e storico (Würzburg 1824 - Mehrerau, Bregenz, 1890); prof. di diritto canonico e storia ecclesiastica a Würzburg (1852), a Roma (1867), consultore durante i lavori preparatorî del concilio Vaticano [...] I, cardinale (1879) e prefetto dell'Archivio Pontificio che egli ebbe il merito di aprire agli studiosi dando grande incremento agli studî storici. Tra le sue opere, importanti lo studio su Fozio (1867-69), ...
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Arcivescovo di Milano (n. 1207 - m. Chiaravalle 1295). Figlio di Uberto, canonico a Desio, fu inviato (1252) come suo procuratore dall'arcivescovo Leone da Perego presso Innocenzo IV; fu poi camerlengo [...] del cardinale Ottaviano degli Ubaldini nella sua legazione. Nel 1262 fu scelto da Urbano IV come arcivescovo di Milano. La nomina provocò l'occupazione dei beni arcivescovili da parte dei Della Torre, ...
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Monaco (n. nella Touraine 879 circa - m. Tours 942 o 943); canonico di S. Martino di Tours, passò poi al monastero di Baume-les-Messieurs sotto la direzione di Bernone, che seguì (910) dopo che questi [...] ebbe fondato l'abbazia di Cluny; e di questa O. divenne secondo abate (920). Da allora, diede il massimo incremento alla nuova fondazione creando il vasto movimento di vita monastica e di riforma della ...
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ALAGNO, Andrea d'
Michele Manfredi
Nipote di Cesario, nel 1284, come canonico di Amalfi, fu giudice delegato dell'arcivescovo per dirimere una questione sorta fra certo Giacomo Grillus e il monastero [...] la morte, nel 1292, di Filippo Austaricchio, arcivescovo di Amalfi, fu chiamato a succedergli da Celestino V (alcuni canonici gli avevano preferito Pietro Piperno, vice cancelliere di Santa Romana Chiesa) e la sua elezione fu confermata da Bonifacio ...
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Figlio (Tecklenburg, Vestfalia, 1185 circa - ivi 1224) del conte Simone di Tecklenburg; canonico nel duomo di Colonia, poi monaco cisterciense in Kamp; vescovo (28º) di Osnabrück (1216). Festa (dal 1652), [...] 11 febbraio ...
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Predicatore e umanista (n. Terricciola 1391 circa - m. 1465), dapprima orafo, poi canonico a Firenze e a Pisa; lettore della Commedia allo Studio fiorentino. Lasciò scritti di argomento biblico, teologico [...] e filosofico ...
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Teologo (Bernières-le-Patry 1546 circa - Parigi 1589), dottore della Sorbona e canonico di Bayeux. È noto specialmente per aver curato edizioni di scrittori cristiani antichi nella sua collezione Veterum [...] Patrum et antiquorum scriptorum eccles. collectio (1575-79) e inoltre l'edizione di Isidoro di Siviglia (1580) ...
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Teologo cattolico (Anversa 1578 - ivi 1627), professore a Lovanio, rettore del seminario, canonico e arciprete ad Anversa; ampliò una precedente raccolta di problemi religiosi, politici, storici e morali [...] (Magnum theatrum vitae humanae, 1631), pubblicò Biblia sacra latine, variarum translationum (3 voll., 1616) e varî scritti apologetici ...
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Gesuita belga (Malines 1889 - Roma 1964); sacerdote dal 1919, prof. di diritto canonico (1923-36) e direttore (1929-36) dell'Istituto filosofico-teologico dei gesuiti a Lovanio, superiore della provincia [...] del Belgio settentrionale (1938-46), dal 1946 fu preposito generale della Compagnia di Gesù ...
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Cisterciense (Tournai 1075 circa - Igny 1157), discepolo di Oddone di Cambrai, fu canonico e magister scholarum a Tournai; subì a tal punto l'influenza di s. Bernardo, da farsi monaco a Chiaravalle (1125 [...] circa); divenne poi abate d'Igny (1138). Sono perduti i suoi commenti ai libri sacri, mentre ci restano il De languore animae amantis e i Sermones de tempore ove, sotto l'influenza dell'abate di Clairvaux, ...
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canonico1
canònico1 agg. [dal lat. canonĭcus, gr. κανονικός, der. di κανών -όνος (v. canone)] (pl. m. -ci). – 1. Che corrisponde o è conforme a un determinato canone, a una norma fissata: stile, procedimento, modello c.; quindi regolare, legittimo....
canònico2 (ant. o pop. calònico e calònaco) s. m. [dal lat. tardo (eccles.) canonĭcus sost.: v. la voce prec.] (pl. -ci). – 1. Ecclesiastico che fa parte di un capitolo cattedrale o collegiale. Ad eccezione dei c. regolari, che ricoprono la...