decretale
Norma di diritto canonico, emanata dal papa, che, redatta in forma di lettera, assumeva forza obbligatoria per tutti i fedeli. Le d. medievali confluirono in raccolte come quelle di Gregorio [...] IX, Bonifacio VIII e Clemente V che formano, con il Decretum di Graziano e le Extravagantes, il Corpus iuris canonici. ...
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scomunica
Nel diritto canonico, censura ecclesiastica che, a causa di un peccato grave e fino all’eventuale assoluzione, esclude il battezzato dalla comunione con la Chiesa, vietandogli di ricevere o [...] amministrare sacramenti e di esercitare qualsiasi ministero ecclesiastico. La s. riveste particolare importanza nella storia dei rapporti tra il papato e i poteri laici, sovrani, principi e comuni, oltre ...
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Dizionario di diritto civile e canonico, compilato (forse 1452) da un Iodoco. Fu l’ultimo di una lunga serie di dizionari giuridici prodotti dalle scuole specializzate tedesche del Basso Medioevo. ...
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Secondo il Codice di diritto canonico, ripudio totale della fede cristiana. Perché da parte di un cattolico battezzato ci sia il delitto di a., tale ripudio deve essere pienamente consapevole, liberamente [...] voluto e manifestato esternamente in modi non equivoci. La pena per l’a. è la scomunica latae sententiae, cosicché vi si incorre per il fatto stesso di aver commesso il delitto di a. (in forma di grave ...
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Impedimento matrimoniale che nel diritto canonico vietava il matrimonio fra cattolici e altri battezzati appartenenti a «setta eretica o scismatica». Con il nuovo codice del 1983 la materia dei matrimoni [...] misti è stata riordinata e ora si esige l’adempimento di alcune condizioni, fra cui: rimozione dei pericoli di abbandonare la fede, promessa di battezzare ed educare la prole nella Chiesa cattolica da ...
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Giurista (sec. 15º), prof. di diritto canonico a Erfurt, compilatore (forse nel 1452) di un Vocabularius utriusque iuris, che ebbe, anonimo, immensa fortuna fino al sec. 17º. ...
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Canonista milanese (sec. 14º). Insegnò diritto canonico a Praga. Con Marsilio da Padova, fu il principale rappresentante della scuola che sostenne la tesi che l'elezione e il potere dell'imperatore discendevano [...] immediatamente dal popolo, escludendo così ogni intervento pontificio. I suoi scritti si trovano nel Monarchia S. Romani imperii, ecc., di M. Goldast (v.) ...
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. Cultori, scrittori e maestri di diritto canonico. Il diritto della Chiesa cominciava a distinguersi dalle altre parti della dottrina religiosa quando la cultura giuridica del mondo antico aveva ormai [...] riprova che in un centro della Germania o della Francia, fosse Magonza o Le Mans o Reims, gli studî di diritto canonico potevano trovare il sussidio di tanti materiali, ed essere coadiuvati da una certa preparazione filologica. D'altro canto però la ...
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Giureconsulto (Catania 1386 - Palermo 1445); insegnò diritto canonico a Parma (1412-18), Siena (1418-30) e Bologna (1431-32). Entrato fra i benedettini nel 1400, fu canonico della cattedrale di Catania [...] (1415 circa), abate di Maniaci (1425), referendario e uditore della Camera apostolica (1433), arciv. di Palermo (1435), cardinale (1440). Commentò le Decretali, il Sesto e le Clementine; lasciò pure Consilia, ...
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canonico1
canònico1 agg. [dal lat. canonĭcus, gr. κανονικός, der. di κανών -όνος (v. canone)] (pl. m. -ci). – 1. Che corrisponde o è conforme a un determinato canone, a una norma fissata: stile, procedimento, modello c.; quindi regolare, legittimo....
canònico2 (ant. o pop. calònico e calònaco) s. m. [dal lat. tardo (eccles.) canonĭcus sost.: v. la voce prec.] (pl. -ci). – 1. Ecclesiastico che fa parte di un capitolo cattedrale o collegiale. Ad eccezione dei c. regolari, che ricoprono la...