Giurista (Battuda, Pavia, 1618 - Pavia 1693), prof. di diritto civile e canonico nell'univ. di Pavia. Tra le sue opere, notevoli il Tractatus de aquaeductu (1670-76) e il Tractatus de servitutibus (1689-94). ...
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Giurista (Arienzo 1750 - Napoli 1814); scrisse opere giuridiche sul diritto romano, canonico, feudale, napoletano e letterarie. Fra queste, la traduzione in dialetto napoletano delle odi di Orazio (Orazio [...] allo Mandracchio); ma l'opera che lo rese popolare fu la Cicalata sul Fascino, volgarmente Iettatura (1787) ...
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Giurista (n. Bologna - m. 1441); addottoratosi in diritto civile e in canonico, teneva già cattedra nel 1388 a Bologna, dove pure partecipò alla vita politica. Pare abbia insegnato anche a Siena e a Ferrara. [...] Scrisse commentarî a singoli titoli delle Pandette, alcune disputationes e consilia ...
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Cronista faentino (m. 1226), maestro di teologia e lingua latina e canonico diacono della cattedrale di Faenza. Scrisse un Chronicon Faventinum, dal 20 a. C. al 1219, che un anonimo continuò fino al 1236: [...] è bene informato per le vicende che vanno dalla metà del sec. XII al 1219 circa, infarcito di leggende nella parte anteriore ...
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Letterato (Fossombrone 1531 - Roma 1615). Fu lettore di diritto a Bologna, canonico a Roma e Fossombrone, e per anni segretario di varî prelati. Scrisse un Memoriale della lingua (1602; 4a ed. 1688), il [...] più importante e fortunato dei vocabolarî italiani anteriori a quello della Crusca, e un Trattato della lingua (1613; 8a ed. 1737) ...
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Teologo cattolico (Eger 1684 - Praga 1760). Parroco di Rehlovic (Tschoschau, 1716), canonico (1728) e decano (1749) del capitolo di Praga, scrisse contro i protestanti (Bibliomacheia, 1766) polemizzando [...] con loro anche a proposito di S. Giovanni Nepomuceno, la cui canonizzazione fortemente sostenne e per la quale molto si adoperò raccogliendo notizie ...
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Giurista (S. Angelo in Vado 1598 - Roma 1678), prof. di diritto canonico nell'univ. di Roma. A ventidue anni era già segretario della Congregazione del Concilio; fu poi membro di varie altre congregazioni, [...] malgrado la cecità che lo colpì ancor giovane. Lasciò un commentario alle Decretali, molto diffuso ...
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Teologo (Villefranche, Rouergue, 1600 - Agde 1653); fondatore a Villefranche, ove era canonico, della congregazione di s. Maria, detta anche dei bonalisti, approvata nel 1665 ma nel secolo seguente assorbita [...] dai lazzaristi. Di lui rimangono fra l'altro un Cours de théologie morale (1a ed. 1649, più nota la traduz. latina, 1674) e l'Explication littérale et mystique des rubriques et cérémonies du bréviaire ...
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Pedagogista spagnolo (Sargentes, Burgos, 1846 - Granada 1923). Sacerdote, prof. di diritto canonico prima all'univ. di Santiago, poi (dal 1880) di Granada, fondò (1888) a Granada la prima Escuela del Ave [...] María, a carattere popolare, che è una delle più notevoli esperienze precorritrici di "attivismo" pedagogico. Le scuole dell'Ave Maria ebbero larga diffusione in Spagna e nell'America Latina ...
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Teologo e canonista (Liegi 1055 circa - Cluny 1132 circa); diacono, poi canonico e segretario dei vescovi Otberto e Federico a Liegi, infine (1121) monaco a Cluny, scrisse contro Berengario di Tours De [...] sacramentis corporis et sanguinis Domini, e, in difesa delle disposizioni canoniche di Gregorio VII, De misericordia et iustitia, che costituisce un'importante fonte del Decretum Gratiani. ...
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canonico1
canònico1 agg. [dal lat. canonĭcus, gr. κανονικός, der. di κανών -όνος (v. canone)] (pl. m. -ci). – 1. Che corrisponde o è conforme a un determinato canone, a una norma fissata: stile, procedimento, modello c.; quindi regolare, legittimo....
canònico2 (ant. o pop. calònico e calònaco) s. m. [dal lat. tardo (eccles.) canonĭcus sost.: v. la voce prec.] (pl. -ci). – 1. Ecclesiastico che fa parte di un capitolo cattedrale o collegiale. Ad eccezione dei c. regolari, che ricoprono la...