LAZZARINI, Domenico
Antonio Grimaldi
Nacque, ultimo della numerosa prole di Francesco Maria e Lodovica Gasparrini, entrambi patrizi maceratesi, il 17 ag. 1668 (cfr. Fabroni, p. 257), nel feudo di famiglia [...] tra i fondatori della colonia Elvia a Macerata). Rientrato a Macerata, nel 1694 riprese l'insegnamento, questa volta di diritto canonico. Non è noto quando sia stato ordinato sacerdote. Nel 1702, fu prescelto per un posto di uditore di rota resosi ...
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CAPELLA (Cappella, Crucitta, Crucicchia), Bernardino (Battista, Benedetto)
Gianni Ballistreri
Nacque, probabilmente a Roma, tra il 1460 e il 1461.
L'iscrizione postagli sul sepolcro da Mario Maffei [...] al suo nome l'appellativo di "Romanus". Incerto è anche l'esatto cognome della sua famiglia, in quanto negli atti dei canonici lateranensi il C. compare anche come Crucitta o Crucicchia; sicura invece è la forma del nome, anche se in seguito alcuni ...
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BREGOLINI, Ubaldo
Nereo Vianello
Nacque a Noale (Venezia) il 15 maggio 1722 da Andrea e da Anna Tibaldi. A nove anni fu mandato dal padre, uomo non digiuno di lettere, dalla natia Noale, allora nel [...] p. 110), e dove vestì l'abito talare. il B. lesse dal 1744 al 1759 in quel seminario diritto civile e canonico, introducendo la pratica del diritto naturale che aveva appreso a Padova; dal 1750 fu prefetto del seminario, istituendovi gli insegnamenti ...
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Corrente artistica sviluppatasi in Francia nel 19° secolo.
Arte
Il nome i. deriva dall’epiteto, inizialmente usato in senso spregiativo contro i pittori del gruppo, tratto dal titolo di un quadro di C. [...] attuale, la ricerca di una libertà totale, nel soggetto e nell’espressione, nel rifiuto di ogni processo ideologicamente canonico di rappresentazione; donde lo scandalo suscitato da dipinti come Le déjeuner sur l’herbe di E. Manet (1863, Parigi ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] gli affittò Leonardo Dandolo, dopo che l'A. ebbe persuaso il duca di Firenze a pagare per lui i 60 scudi di canone annuo.
Gli anni che seguirono da presso il 1529 videro il consolidamento dell'attività dell'A. e della sua ormai irrefutabile potenza ...
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GRAVINA, Pietro
Monica Cerroni
Nacque a Palermo tra il 1452 e il 1454 da famiglia illustre, probabilmente originaria di Gravina di Puglia trasferitasi in Sicilia intorno al 1406. Paolo Giovio, nella [...] vita.
La stima e l'apprezzamento delle sue opere valsero al G. la carica di canonico del duomo di Napoli per iniziativa del viceré Consalvo di Cordova. Canonico del duomo sarebbe divenuto a sua volta il figlio Tranquillo, nato nello scorcio del XV ...
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FILICAIA, Vincenzo
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze il 30 dic. 1642 dal senatore Braccio e da Caterina di Cristofano Spini.
Dal padre fu indirizzato a un percorso di studi ormai tradizionale fra i giovani [...] si innamorò perdutamente, non corrisposto, di una "nobile donzella". Per lei compose un'ode amorosa, pubblicata postuma dal canonico D. Moreni (Sonetti diAngiolo Alloridetto il Bronzino ed altre rime ineditedi più insignipoeti, Firenze 1823, pp. 169 ...
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FRANZESI, Mattio
Simona Foà
Scarse sono le notizie su questo poeta burlesco vissuto nel sec. XVI.
Proveniva da San Gimignano, dove un ramo dei Franzesi, notabile famiglia fiorentina, si era stabilito [...] agli anni precedenti il soggiorno romano, lo indica come precettore, insieme con lo stesso Varchi e col canonico fiorentino Francesco Zeffi, dei figli di Giovanbattista di Filippo Strozzi (Gareffi).
La produzione di capitoli burleschi "alla ...
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BORGHI, Giuseppe
Antonio Palermo
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 maggio 1790, da Carlo e da Caterina Borghini. Studiò nel collegio vescovile di Castiglion Fiorentino, avendo per maestro di lettere [...] 46, 86, 169, 251;N. Tommaseo, Colloqui colManzoni, a cura di T. Lodi, Firenze 1929, pp. 29 s., 243 s.; L. F. Benedetto, Il canonico B. e il Lamartine, in Il Marzocco, XXXVI (1931), 9, pp. 2 s.; G. Mazzoni, L'Ottocento, Milano 1949, pp. 351, 415, 1259 ...
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CARISSIMI, Alessandro
Claudio Mutini
Nacque a Parma in data imprecisabile, ma compresa quasi sicuramente nell'ultimo quarto del sec. XVI. La famiglia era di agiate condizioni economiche e godeva di [...] il magistero del bolognese Paolo Tossignano, che era lettore di diritto a Parma, e si laureò intorno al 1610. Divenuto canonico della cattedrale di Parma, fu successivamente vicario del vescovo di Piacenza e quindi fu creato vescovo di Castro il 15 ...
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canonico1
canònico1 agg. [dal lat. canonĭcus, gr. κανονικός, der. di κανών -όνος (v. canone)] (pl. m. -ci). – 1. Che corrisponde o è conforme a un determinato canone, a una norma fissata: stile, procedimento, modello c.; quindi regolare, legittimo....
canònico2 (ant. o pop. calònico e calònaco) s. m. [dal lat. tardo (eccles.) canonĭcus sost.: v. la voce prec.] (pl. -ci). – 1. Ecclesiastico che fa parte di un capitolo cattedrale o collegiale. Ad eccezione dei c. regolari, che ricoprono la...