CANNOCCHIALE O CANOCCHIALE?
Entrambe le forme sono accettabili e largamente utilizzate, anche se oggi quella più frequente appare cannocchiale, che è ancora la forma più fedele all’etimo.
La forma cannocchiale [...] corrisponde esattamente al nome coniato, all’inizio del Seicento, per definire quell’invenzione che GalileoGalilei aveva chiamato cannone o occhiale. Il nome – usato fin dall’inizio al maschile – può essere interpretato come un composto di canna e ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] a schiacciare uova senesi per impedire la nascita di pulcini di cattiva lingua; della macchina costruita da Galileo dopo il cannocchiale per filtrare la ➔ gorgia toscana; della macchina da infilare nella gola dei bambini abbandonati per insegnare ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] la concorrente forma trecentesca in -a (io aveva persino in Galileo).
Ma il settore della lingua in cui si percepisce di più e ’l mobile resiste»; Marazzini 20023: 319), pendolo, cannocchiale, forza e resistenza, macchie solari, ecc., o riadatta ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] con l’Agudeza y arte de ingenio (1648) di Baltasar Gracián, con il Cannocchiale aristotelico (1654) di Emanuele Tesauro.
Se il sonetto attribuito a Galilei testimonia della presenza di ingegnosi divertimenti enigmatici nel costume dell’epoca, è forse ...
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Si deve a Bruno Migliorini (Migliorini 1975) l’introduzione nella terminologia linguistica italiana dell’espressione parola d’autore (sul fr. mot d’auteur), per indicare un «termine coniato da una persona [...] a riutilizzare elementi e moduli formativi preesistenti nella lingua (come quando ➔ GalileoGalilei in luogo di telescopio coniò il più trasparente cannocchiale, Giuseppe Baretti volle escogitare l’irrisorio versiscioltaio, Aldo Casali di Cesena nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] sono avvenuti consistenti progressi nella conoscenza della natura.
Il cannocchiale, lo strumento che li aveva consentiti, divenne non solo l’oggetto metonimico rappresentativo dello stesso Galilei, ma anche l’emblema dell’uomo barocco, sintesi della ...
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cannocchiale
(pop. canocchiale) s. m. [comp. di canna nel sign. di «tubo» e occhiale, prob. coniato dal gesuita G. Biancani (1611) per indicare lo strumento inventato da G. Galilei]. – Strumento ottico per l’osservazione di oggetti a grande...
galileiano
agg. – 1. a. Dello scienziato Galileo Galilei (1564-1642), o che a lui si riferisce: le opere g.; le teorie astronomiche g.; la matematica, la fisica, la meccanica g.; cannocchiale g., il telescopio rifrattore (cioè a lenti) e terrestre...