BALBIANI, Celestino
Silvana Simonetti
Nacque a Milano il 24 sett. 1880 da Natale, noto organaro. Appresa l'arte organaria dal padre, il B. poté poi valersi, insieme con il fratello Luigi (nato a Milano [...] ", organo corale di tipo pratico, a due manuali, con 778 canne, registri di fondo di 16,8,4 piedi e un ottimo , pedaliera di 30, 128 pistoncini di comando e più di 2.000 canne, inaugurato il 4 novembre da A. Pardini; parrocchia di S. Giuseppe ...
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FEDELI
Paolo Peretti
Famiglia di organari marchigiani ("oriunda veneziana", secondo quanto scrisse Zeno F., in una lettera del 1880 a P. C. Remondini) variamente presente con diversi rami nelle regioni [...] Arch. capitolare del duomo); esso costò 600 scudi per la sola macchina sonora (la parte fonica era formata da oltre 1.300 canne), venne suonato per la prima volta il 2 febbr. 1780 e rimase in uso fino al 1814. Organi superstiti di paternità accertata ...
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AMADINO, Riccardo (Ricciardo)
Guido Piamonte
Stampatore ed editore di musica, operante in Venezia fra lo scorcio del sec. XVI e i primi lustri del XVII. Nel 1583 si associò con lo stampatore Giacomo [...] proprio sino al 1615 ("Appresso R. A." e "apud Riciardum Amadinum"; un organo, contornato da un fregio o non, recante sulle canne la scritta Magis corde quam organo,rappresenta la sua marca tipografica). Dedicatosi con maggior cura al suo lavoro, l'A ...
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ANTEGNATI, Bartolomeo (Bertolino; Bartholomeus de Lumesanis, Bartholomeus de Antegnatis)
Riccardo Allorto
Nato intorno al 1450 a Lumezzane (Brescia) da Giovanni "iuris peritus", che il 14 febbr. 1431 [...] per lavorare il ferro e l'ottone e dove, forse, gli stessi Antegnati potevano avere una bottega per la fabbricazione di canne d'organo intere, giustificando così che venissero chiamati anche "de Lumesanis".
L'A. avviato con probabilità dal padre agli ...
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ANTEGNATI, Giovanni Battista
Riccardo Allorto
Nacque presumibilmente a Brescia verso la fine del 1500, figlio di Bartolomeo. Ripresa dal 1530 l'attività paterna dell'arte organaria, che l'A. aveva seguito [...] Incoronata a Lodi e contemporaneamente anche come organaro, poiché gli commisero di aggiungere - secondo le sue stesse promesse - 54 canne di flauto e di rifare il registro maggiore (il principale) all'organo costruito nel 1506 da Domenico di Lorenzo ...
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ANTEGNATI, Costanzo
Riccardo Allorto
Nato a Brescia e battezzato il 9 dic. 1549, figlio di Graziadio, fu il più autorevole e noto fra i membri della illustre famiglia di organari bresciani. A ventun [...] organetti morti". La cassa è sempre a forma di armadio rettangolare, anche negli organi con tre sole campate di canne in prospetto. Queste casse portavano spesso portelle dipinte, che davano al complesso un aspetto esteriore attraente. Al presente le ...
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ANTEGNATI, Graziadio
Riccardo Allorto
Nacque a Brescia nel 1525, figlio di Giovanni Battista. Fu stimato il più esatto e perfetto organaro del suo tempo ed è, insieme con il figlio Costanzo, il più [...] ), dal quale. si rileva la grande cura dell'A. per la parte fonica, per la perfetta accordatura e anche per l'estetica delle canne. Nel 1565 l'A. fu scelto dal duca Guglielmo Gonzaga per la costruzione dell'organo della chiesa ducale di S. Barbara a ...
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CALLIDO, Gaetano (Antonio)
Oscar Mischiati
Nacque ad Este (Padova) il 14 genn. 1727 da Agostino e Veneranda Tagliapietra. Non si sa da chi abbia appreso i primi elementi dell'arte organaria: giunse a [...] sono travagliate con molta maestria tanto ne' somieri, mantici, nelle tastiere, e ciò che è di legname, quanto nelle canne di stagno o piombo con stagno misto, essendo ben trafilate, saldate, intuonate, e condotte con buona accordatura".
Dei cinque ...
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ARGIROPULO, Isacco
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Nacque a Costantinopoli probabilmente dopo il 1448, figlio di Giovanni.
Apprese i primi insegnamenti dell'arte di organaro da Antonio del Bessa a Firenze, dove il padre, ritornato [...] . stesso in una lettera al duca di Milano (senza data, ma dell'aprile 1473), nella quale descrive, per quest'organo, le sue canne di tela "durissime come osso", lunghe ed intere: "La prima è lunga palme sette et quello che è bellissimo in questa cosa ...
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GUGLIELMI, Giovanni
Arnaldo Morelli
Nato a Seravezza, in Versilia, intorno alla metà del sec. XVI da Bartolomeo, fu attivo essenzialmente a Roma, dove, particolarmente apprezzato, curò la manutenzione [...] " (di 2 piedi e 2/3), e abbassò il corista dello strumento di "meza voce con aver agionto ad ogni registro la maggior canna" (Morelli, 1994, p. 17).
Nel 1616 vendette per 160 scudi un organo alla chiesa di S. Giacomo degli Spagnoli, e da allora fino ...
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canna
s. f. [lat. canna, dal gr. κάννα]. – 1. a. Pianta graminacea (Arundo donax), originaria del Mediterraneo, detta anche c. domestica o c. montana, che presenta fusti alti 2 o più metri, cavi negli internodî e terminati da fitte pannocchie,...
cannare
v. tr. [prob. der. di canna, come metonimia di «fucile»; quindi, «fare cilecca col fucile»], gerg. – 1. Sbagliare, mancare, fallire, fare fiasco in qualcosa: ho cannato l’esame di guida. 2. Bocciare a un esame: il professore mi ha...