(lat. Cannae) Antica città della Puglia, presso la riva destra dell’Ofanto. Per la sua posizione strategica, dominante da una collina il corso inferiore del fiume, fu abitata sin da età preistorica (ceramica [...] eneolitica, dell’età del Bronzo e del Ferro).
È soprattutto famosa per la vittoria riportata dai Cartaginesi di Annibale sui Romani, nel 216 a.C. (➔ Canne, battaglia di). ...
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Nella denominazione datagli dai Romani, il fertile territorio di Capua. Per punire quella città del suo passaggio ad Annibale dopo Canne, fu dichiarato ager publicus populi Romani (211 a.C.). Vi furono [...] dedotte le colonie di Liternum e Volturnum (194), ma gran parte finì in mano a privati. Tentativi di spartizione si ebbero con Tiberio Gracco (133), M. Giunio Bruto (83), Cesare (59) ...
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Comune della prov. di Arezzo (97 km2 con 6229 ab. nel 2008). Il centro è situato nel Casentino, su un colle a 437 m s.l.m. Attività industriali nei settori alimentare, dell’abbigliamento, del legno; è [...] tradizionale la fabbricazione di canne d’organo. Turismo.
P. (Pupium) sorse nell’Alto Medioevo nei pressi dell’abbazia vallombrosana di S. Fedele (10° sec.); fin dalle origini fu possesso dei conti Guidi (dapprima ghibellini, poi, dal 1266, costretti ...
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(lat. Capua) Antica città della Campania, sul luogo dell’odierna Santa Maria Capua Vetere. Fondata probabilmente intorno all’800 a.C., restò a lungo nell’orbita della cultura etrusca; passò sotto dominio [...] sannitico nel 424 e si alleò coi Romani nel 340. Dopo la battaglia di Canne (216), si dette ad Annibale, che vi svernò. Costretta ad arrendersi senza condizioni (211), fu duramente trattata dai Romani e privata dell’autonomia politica; rimase, ...
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Venosa Comune della prov. di Potenza (169,3 km2 con 12.143 ab. nel 2008, detti Venosini). È importante mercato agricolo. Industrie alimentari.
Venusia, al confine tra l’Apulia e la Lucania, fu occupata [...] dai Romani, che vi dedussero una colonia latina nel 291 a.C. Dopo la battaglia di Canne (217) vi si rifugiò lo sconfitto Terenzio Varrone. Partecipò all’insurrezione degli Italici ma fu sottomessa da Q. Cecilio Metello Pio; poi ebbe rango di ...
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. Dal 10 gennaio 1951 ha assunto il nome dell'antica Eraclea (o Cittanova; XIV, p. 174) l'abitato di Grisolera (ab. 937 nel 1951), in prov. di Venezia, capoluogo di un comune (95,3 km2 e 10.222 ab. nel [...] 1951, ma soli 2330 nel 1901), tra Piave e Livenza. Grisolera (così detta dalle canne "grisole", frequenti nei dintorni) sorgeva in zona malarica; di recente la bonifica dell'Ongaro inferiore (116 km2), che si estende anche sui comuni vicini, ha ...
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Comune della prov. di Napoli (39 km2 con 32.746 ab. nel 2008). Attivissimo mercato di prodotti agricoli (cereali, ortofrutticoli, canapa), è sede di industrie meccaniche, del vetro e alimentari (molitorie [...] e al fianco di Napoli nel 327 a.C., fu espugnata da Quinto Fabio nel 313 e divenne città alleata. Dopo la battaglia di Canne, fu la principale base di operazione dei Romani contro i Cartaginesi. Durante la guerra sociale fu assediata da Silla (89 a.C ...
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Collina artificiale nella piana di Konya nella Turchia sud-orientale, oggetto di indagini archeologiche dal 1960 al 1963, ad opera del British Institute of Archaeology di Ankara. Gli scavi, condotti sotto [...] ricostruito, com'è dimostrato dal succedersi di dieci livelli di occupazione.
Gli edifici, costruiti in mattoni crudi e canne, si dividevano in abitazioni private e ambienti destinati al culto; le abitazioni private, costituite da una stanza maggiore ...
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Fiume appenninico del versante adriatico: è il maggior corso d’acqua del Piceno (110 km; bacino di 1400 km2). Ha origine nell’Alpe della Luna dai due rami sorgivi Meta e Auro, dai quali si denomina l’intero [...] e Gaio Claudio Nerone, e l’esercito cartaginese di Asdrubale, che tentava di unirsi alle forze di Annibale in Apulia. La sconfitta dei Cartaginesi e l’uccisione di Asdrubale risollevarono le sorti dei Romani, reduci dalla disfatta di Canne. ...
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Palermo
Vincenzo D'Alessandro
La Palermo conosciuta da Federico nella sua infanzia era la città descritta, alla fine dell'età normanna, dall'ignoto cronista antisvevo indicato come il cosiddetto Falcando. [...] e i cocomeri che sono più oblunghi, e i melloni di forma piuttosto sferica, e le zucche che si arrampicano sui graticci di canne intrecciate".
E già a metà del sec. XII il geografo al-Idrīsī aveva descritto con ammirazione l'area del fiume Oreto (il ...
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canna
s. f. [lat. canna, dal gr. κάννα]. – 1. a. Pianta graminacea (Arundo donax), originaria del Mediterraneo, detta anche c. domestica o c. montana, che presenta fusti alti 2 o più metri, cavi negli internodî e terminati da fitte pannocchie,...
cannare
v. tr. [prob. der. di canna, come metonimia di «fucile»; quindi, «fare cilecca col fucile»], gerg. – 1. Sbagliare, mancare, fallire, fare fiasco in qualcosa: ho cannato l’esame di guida. 2. Bocciare a un esame: il professore mi ha...