Gangster film
Renato Venturelli
Genere cinematografico incentrato sulle imprese di criminali abituali, che svolgono attività illegali facendo ricorso a metodi violenti. Nel suo schema più tradizionale, [...] influsso per la combinazione di ipertrofia verbale, citazionismo esasperato e violenza paradossale (Reservoir dogs, 1992, Le iene o Cani da rapina; Pulp fiction, 1994; Jackie Brown, 1997).
Altre cinematografie
Accanto al g. f. statunitense, altre ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] in pubblico e a un'instancabile attività di benefattore, al cui interno fece spicco la fondazione di un ospizio per cani randagi. I suoi guadagni non erano eccelsi: aveva sempre preteso poco dai produttori e dilapidato i suoi proventi. Nel 1967 ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] popolari come Catene (1949) di Raffaello Matarazzo; e, dall'altra, tendente alla dimessa colloquialità, come, per es., Vita da cani (1950) di Mario Monicelli e Steno. Spesso la lingua costituì con il dialetto (e talvolta con espressioni in lingua ...
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Oscar
Maurizio Porro
I primi anni
La storia dell'Academy Award, più noto come Oscar, il premio più ambito del cinema, inizia il 16 maggio 1929, quando il presidente dell'Academy of Motion Picture Arts [...] erano anche in concorso Nashville di Robert Altman, Barry Lyndon di Kubrick, Dog day afternoon (Quel pomeriggio di un giorno da cani) di Sidney Lumet, nonché Jaws (Lo squalo) di Spielberg; nell'edizione del 1977 Woody Allen vinse con Annie Hall (Io e ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] . è veicolo di emozioni e sensazioni molto vicine alla fisicità: memorabili il cupo interno di Reservoir dogs (1992; Le iene o Cani da rapina), ogni tanto bucato da teatrali accensioni di c. acido; gli splendidi titoli di testa in giallo rosso e nero ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] indifesa); la statunitense Yvonne Rainer (Film about a woman who…, 1972); i francesi Danièle Huillet e Jean-Marie Straub (Fortini/Cani, 1976; Trop tôt, trop tard, 1980-81; Cézanne, 1988, mm); il tedesco Hans-Jürgen Syberberg (Hitler, ein Film aus ...
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cane1
cane1 s. m. (f. cagna, v.) [lat. canis]. – 1. Mammifero domestico della famiglia dei canidi (Canis lupus), con pelo più o meno folto e di vario colore, dimensioni e caratteristiche diverse a seconda delle numerosissime varietà, le quali...
(neo-dem), s. m. e f. inv. Nuovo democratico: negli Stati Uniti d’America appartenente a una corrente del Partito democratico; in Italia, appartenente all’area di ispirazione centrista e cattolica del Partito democratico. ◆ Un branco di «cani...