VARIABILITÀ (XXXIV, p. 997)
Giuseppe MONTALENTI
Biologia. - È nozione di dominio comune che tutti gli individui appartenenti ad una stessa specie non sono identici. Non lo sono neppure gli individui [...] , la non ereditarietà delle mutilazioni, anche di quelle praticate costantemente, per numerosissime generazioni (amputazione della coda ai cani, circoncisione, deformazioni del cranio o dei piedi in certe razze umane, ecc.). Si può, per misura di ...
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Stress e strategie di risposta
Seymour Levine
(Department of Psychology, University of Delaware Newark, Delaware, USA)
Francesca Cirulli
(Laboratorio di Fisiopatologia di Organo e di Sistema, Istituto [...] neuroendocrine e nervose. Inoltre, gli effetti del controllo sono stati dimostrati in numerose specie di mammiferi quali ratti, cani, primati non umani e nell'uomo. È importante sottolineare che il concetto di coping utilizzato da Weiss e altri ...
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L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] particolare fortuna nell'ambito della Naturphilosophie romantica tedesca.
Basandosi su studi embriologici comparativi su maiali e cani, Lorenz Oken (1779-1851) sostenne, nel Lehrbuch der Naturphilosophie (Trattato di filosofia naturale, 1809-1811), l ...
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Struttura degli odori e sistemi olfattivi
John J. Hopfield
(California Institute of Technology Pasadena, California, USA)
L'olfatto e il gusto sono i due sensi chimici. Sebbene la differenza sia piuttosto [...] deve affrontare le stesse difficoltà nel contesto del problema del colore.
Animali macrosmatici come i ratti o i cani da caccia hanno una straordinaria capacità di distinguere odori molto simili. Tramite manipolazioni genetiche è possibile avere due ...
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TRAPIANTI
Gino Doria
Fabrizio Trecca
. Biologia. - Introduzione. - I t. di organi, tessuti, o cellule suscitano da molti anni l'interesse di medici e biologi. Infatti, è molto antica l'idea di sostituire [...] dei t. veri e propri risale all'inizio di questo secolo. L'austriaco E. Ulman nel 1907 tentò i primi t. di reni su cani e capre. A. Carrel mise a punto delle tecniche di anastomosi vascolari ancora oggi in uso nelle tecniche di trapianti. Nel 1950 A ...
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Antropologia
Claude Lévi-Strauss
di Claude Lévi-Strauss
Antropologia
sommario: 1. Problemi di definizione; antropologia, etnologia, etnografia. 2. Excursus storico. 3. La collocazione dell'antropologia [...] , cosa ancor più importante, è il solo tra gli animali domestici che si sia addomesticato da sé. Ancor più che per i cani, per i quali si potrebbe - senza cadere nell'assurdo - ricollegare le diverse varietà a cause naturali trascurando il ruolo dell ...
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Sonno
GGiuseppe Moruzzi
di Giuseppe Moruzzi
Sonno
sommario: 1. Introduzione storica. 2. Fenomenologia del sonno: a) il ciclo sonno-veglia; b) sonno sincronizzato e sonno desincronizzato. 3. Effetti [...] ) possono essere considerati come i precursori del moderno approccio neurochimico. Iniezioni di liquido cerebrospinale (LCS), prelevato da cani privati del sonno, dentro la cisterna magna di un altro cane, ovviamente dopo l'aspirazione di una uguale ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Dall'epigenesi al preformismo, all'epigenesi riformata
Giulio Barsanti
Dall'epigenesi al preformismo, all'epigenesi riformata
Il problema della generazione animale [...] collected letters, III), caratterizzati da un ciclo fisiologico che egli studiò attentamente dopo averne prelevati soprattutto da cani, conigli, topi, merluzzi. Avendone calcolato il tempo di sopravvivenza fuori dall'organismo ("il primo giorno molti ...
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DNA antico
Jr.
(Department of Entomology Oregon State University Corvallis, Oregon, USA)
George O. Poinar
A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta, l'impiego della tecnica della reazione a catena [...] Darwin di un' evoluzione morfologica convergente del tilacino sia con i carnivori marsupiali dell'America Meridionale che con i veri cani placentati e i lupi (v. figura 3). Analisi successive hanno poi dimostrato che il tilacino è molto diversificato ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Microbiologia
William C. Summers
Microbiologia
La microbiologia ebbe inizio con l'invenzione del primo strumento, il microscopio ottico, [...] erano misteriosi. Nel 1869, quando Melnikov scoprì lo stato larvale della tenia canina, Dipylidium canium, nelle pulci dei cani, si cominciò a studiare gli artropodi quali possibili agenti di trasmissione tra ospiti animali e umani. Nel 1878, Patrick ...
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cane1
cane1 s. m. (f. cagna, v.) [lat. canis]. – 1. Mammifero domestico della famiglia dei canidi (Canis lupus), con pelo più o meno folto e di vario colore, dimensioni e caratteristiche diverse a seconda delle numerosissime varietà, le quali...
(neo-dem), s. m. e f. inv. Nuovo democratico: negli Stati Uniti d’America appartenente a una corrente del Partito democratico; in Italia, appartenente all’area di ispirazione centrista e cattolica del Partito democratico. ◆ Un branco di «cani...