FERGIONI (Frigione), Bernardino Vincenzo, detto lo Sbirretto
Olivier Michel
Nacque a Roma il 2 genn. 1674 e non nell'anno santo 1675 come afferma N. Pio nelle sue Vite (1724). Fu battezzato il 9 gennaio [...] un quadro di caccia conservato a villa Albani (Torlonia), in cui è rappresentato un paesaggio con un cervo ucciso e tre cani a riposo. Senza altra ragione apparente se non quella di visitare la regione o di dare inizio con discrezione alla carriera ...
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COLLENUCCIO, Teofilo
Eduardo Melfi
Fu il figlio primogenito dell'umanista pesarese Pandolfo e della sua prima moglie, la nobile Beatrice de' Costabili, ferrarese, sposata da quest'ultimo nel 1469. Ancora [...] al C., egli aggiunge i suoi voti per un rapido ritorno della sua signora, bramato, a Mantova, perfino dai "cani". Frattanto peggioravano i suoi rapporti, già cronicamente tesi, col padre. Ne dà testimonianza una lettera di Pandolfo, indirizzata da ...
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LEONARDI, Leoncillo
Maura Picciau
Nacque a Spoleto il 18 nov. 1915 da Fernando, professore di disegno e poeta dialettale, e da Giuseppina Magni, ultimo di tre figli, dopo Chiara e Lionello.
Il nonno [...] . Nel 1937 espose a Perugia, alla VI Mostra sindacale fascista dell'Umbria due bassorilievi monocromi ispirati a Fedro: Il cervo e i cani e Il nibbio e le colombe (Roma, Galleria nazionale d'arte moderna).
Nel 1939 il L. lasciò Roma, trasferendosi a ...
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LANDRIANI (da Landriano), Francesco
Maria Nadia Covini
Figlio di Beltrame, apparteneva a uno dei rami più cospicui della "magna domus Landrianorum" (così la definì Enea Silvio Piccolomini), illustre [...] e gli ambasciatori scrivevano della sua passione per cani, cavalli e uccelli da caccia. Nel 1464 festeggiò abitudini disordinate e gaudenti; gli ambasciatori ricordano i doni di cani e sparvieri che inviava al Gonzaga, ricambiati con omaggi ...
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CIMINELLI, Serafino (Serafino Aquilano)
Magda Vigilante
Nato all'Aquila nel 1466 da genitori di nobile stirpe cittadina, Francesco e Lippa de' Legistis, compì i primi studi nella città nativa. Nel 1478 [...] in mordaci componimenti poetici di stile burchiellesco. Questi sonetti, fissati spesso alla coda o al collo dei numerosi cani del cardinale, circolavano per Roma destando il riso e la benevola solidarietà del volgo.
Il giovane poeta incontrava ...
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GIOVANNI Cieco da Parma
Anna Laura Saso
Nato a Parma (e non a Firenze come sostennero Rua, Flamini e Rossi), fu poeta improvvisatore e cantastorie attivo nella seconda metà del XV secolo.
Assai scarse [...] d'Este ("bella aurora"). In un componimento ("El tempo più d'ogni altra cosa vola") G. dà la parola a uno dei cani prediletti da Francesco, grande appassionato di armi e di caccia. L'animale, ormai avanti negli anni, dimostra di non desiderare altro ...
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BENINCASA, Alessandro
Victor Ivo Comparato
Nato a Perugia nel 1649 da famiglia di antica nobiltà, compì i primi studi sotto la direzione di Francesco Maria Calidoni, giurista e letterato locale di qualche [...] Sacrae Rotae Romanae coram R. P. D. Alexandro Benincasa Patricio perusino cum argumentis, summariis et indice, Romae, ex typ. Rev. Cani. Ap., 1714(in fol. di pp. 442+ 126 n. n.). Nella Biblioteca Augusta di Perugia, tra i libri lasciati per ...
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FRANCESCO IV Gonzaga, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Primogenito di Vincenzo Gonzaga, che diverrà duca il 22 ott. 1587, e di Eleonora de' Medici, nasce a Mantova il 7 maggio 1586, salutato [...] troppi musici. Ciò non toglie che F., laddove personalmente interessato, inclini a sua volta al lusso più dispendioso. Gli piacciono i cani. Ebbene, lui duca, gli addetti a questi ascendono a 83. Il che non può certo dirsi un risparmio. Ché F., come ...
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LATTES (Fortini), Franco
Simona Foà
Nacque a Firenze il 10 sett. 1917 da Dino e da Emma Fortini del Giglio, della quale il L. avrebbe adottato il cognome dal 1940.
Il padre, che proveniva da una famiglia [...] (Bari), raccolta di epigrammi e di scritti polemici; nel 1967 una nuova edizione di Foglio di via (Torino) e lo scritto I cani del Sinai (Bari), composto subito dopo la guerra "dei sei giorni" fra Israele e i paesi arabi.
In questo testo, dal quale ...
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BOSELLI, Felice
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Figlio di Cristoforo, agiato calzolaio, e di Lucia Cattaneo, nacque a Piacenza, nella parrocchia di S. Ilario, il 20 apr. 1650. Ben poco si sa della sua [...] senza pedigree - pare che il gatto, che ricorre tanto spesso nella sua pittura, rappresenti il suo nome: feles (felino) = felix (felice) -, cani arruffati e randagi, un pollaio e, in mezzo, gente del contado che si è messa il vestito delle feste per ...
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cane1
cane1 s. m. (f. cagna, v.) [lat. canis]. – 1. Mammifero domestico della famiglia dei canidi (Canis lupus), con pelo più o meno folto e di vario colore, dimensioni e caratteristiche diverse a seconda delle numerosissime varietà, le quali...
(neo-dem), s. m. e f. inv. Nuovo democratico: negli Stati Uniti d’America appartenente a una corrente del Partito democratico; in Italia, appartenente all’area di ispirazione centrista e cattolica del Partito democratico. ◆ Un branco di «cani...