GANZARINI (Scandianese), Tito Giovanni
Laura Riccioni
Conosciuto col nome di Tito Giovanni Scandianese, nacque a Scandiano, presso Reggio nell'Emilia, nel 1518. La formazione culturale del G. ebbe probabilmente [...] nel 1556 La caccia, poema in ottava rima diviso in quattro libri dove si tratta rispettivamente di cacciatori, di cavalli, cani e armi, della caccia dei quadrupedi, e degli uccelli. Se l'opera risulta poco importante sotto il profilo didascalico e ...
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CRISPINO da Viterbo, santo
Jean-Michel Sallmann
Pietro Fioretti nacque il 13 nov. 1668 in un ambiente di piccoli artigiani di Viterbo. Appena raggiunse l'età adatta, fu sistemato come apprendista da [...] , disperdeva le nuvole e proteggeva i raccolti. Padrone del mondo animale, arrestava i cavalli imbizzarriti, calmava i cani arrabbiati e risuscitava i conigli. Quest'ultima caratteristica lo ricollegava alla tradizione francescana. Il suo dono di ...
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Hurt, William
Simone Emiliani
Attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Washington il 20 marzo 1950. Di formazione teatrale, la sua recitazione da un lato segue un'impostazione classica [...] dopo la morte del figlio, che ritrova fiducia nella vita grazie all'incontro con una stravagante addestratrice di cani; nel secondo è un malvivente incaricato di uccidere un donnaiolo italoamericano proprietario di una pizzeria. Interprete duttile ...
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FORBICINI, Eliodoro
Flaminia Gennari Santori
Nacque probabilmente a Verona intorno al 1533: in un documento del 1545 è infatti nominato come dodicenne e figlio di Ippolito "ricamatore" e di Lucrezia [...] nell'ottavo decennio del Cinquecento. I soffitti, dipinti con colori luminosi, sono spartiti in riquadri triangolari, racchiusi in comici con cani, cavalli ed elementi vegetali.
Tra l'ottavo e il nono decennio del secolo il F. lavorò forse anche all ...
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D'APOLITO, Nicola
Vincenzo Busacchi
Nacque a Cagnano Varano (Foggia) il 19 marzo 1815 da Francescantonio, medico, e da Bartolomea Curatolo, ultimo di nove figli. Alla sua nascita, i genitori, secondi [...] operata con un solo ago e un solo filo a punti paralleli all'asse della ferita. Il D. sperimentò la sua tecnica sui cani alla presenza di L. Chiari e P. Monterossi e la adottò con successo nella patologia umana. Alla descrizione che ne dette all ...
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Bava, Mario
Alberto Pezzotta
Direttore della fotografia e regista cinematografico, nato a San Remo il 31 luglio 1914 e morto a Roma il 26 aprile 1980. Operatore e direttore della fotografia dalla fine [...] d'agosto (1970), Ecologia del delitto (1971). Negli anni Settanta B. fu sempre più isolato: alcuni suoi film non uscirono (Cani arrabbiati, cruda vicenda on the road girata nel 1974 e riemersa nel 1996), o vennero manipolati e rimontati (Lisa e il ...
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CARDUCCI, Agostino
Ettore Giammei
Nacque a Isoletta, una frazione del comune di Arce (prov. di Caserta fino al 1925, poi di
Frosinone) il 13 dic. 1873, da Antonio e da Filomena Panzera, e compì gli [...] l'agente etiologico della febbre bottonosa è una ricketsia, la ricketsia Conori, trasmessa con la puntura della zecca dei cani.
Più tardi il C. espose dettagliatamente l'etiologia e le caratteristiche della malattia, che è ancor oggi designata come ...
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FRANZONI, Francesco Antonio
Rosella Carloni
Figlio di Pietro Ottavio, nacque a Carrara il 23 genn. 1734. Si formò presumibilmente presso le maestranze locali, acquistando quell'abilità nella lavorazione [...] i gigli dello stemma dei Braschi sul marmoreo tappeto erboso che fa da zoccolo al gruppo scultoreo (Cervo atterrato dai cani).
Esistono, inoltre, sue creazioni di grande pregio, in particolare i due tavoli di verde antico (sala degli Animali, già ...
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DI FIORE (De Fiore, Fiore)
Carla Benocci
Famiglia di intagliatori, cui appartennero alcuni tra i migliori artefici attivi a Napoli nella seconda metà del XVIII secolo. Capostipite fu probabilmente Francesco [...] sbozzate" (ibid., p. 85). Nel 1769 Gennaro venne pagato "per i disegni e modello delle due carrozze di trasporto dei cani" di Ferdinando IV, dipinte da Giuseppe Funari (Gonzales Palacios, 1980, p. 81), fatto che documenta la sua attività nella ...
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GIOVANNI da Legnano
Margherita Breccia Fratadocchi
Di G., il cui cognome secondo alcuni studiosi (Sutermeister, I, p. 14 n. 15; Ganda, 1984, p. 54) sarebbe stato de Rapis o Rappi, sono ignote le date [...] Pavia. Si tratta del De bello, repraesaliis et duello di Giovanni da Legnano, avo dell'editore, stampato nel 1487 da Cristoforo de' Cani, e di una serie di trattati di contenuto giuridico fra il 1497 e il 1500 impressi da quattro tipografi pavesi, M ...
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cane1
cane1 s. m. (f. cagna, v.) [lat. canis]. – 1. Mammifero domestico della famiglia dei canidi (Canis lupus), con pelo più o meno folto e di vario colore, dimensioni e caratteristiche diverse a seconda delle numerosissime varietà, le quali...
(neo-dem), s. m. e f. inv. Nuovo democratico: negli Stati Uniti d’America appartenente a una corrente del Partito democratico; in Italia, appartenente all’area di ispirazione centrista e cattolica del Partito democratico. ◆ Un branco di «cani...