Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] e sensazioni molto vicine alla fisicità: memorabili il cupo interno di Reservoir dogs (1992; Le iene o Canida rapina), ogni tanto bucato da teatrali accensioni di c. acido; gli splendidi titoli di testa in giallo rosso e nero, le notti calde ...
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MARTELLO, Pier Jacopo
Marco Catucci
MARTELLO (Martelli), Pier Jacopo (Pietro Jacopo, Pieriacopo). – Nacque a Bologna il 28 apr. 1665, da Giovanni Battista, medico e dottore in filosofia, e da Margherita [...] ).
Il M. era ancora a Roma quando ebbe in dono da V. Leonio un cane dacaccia, chiamato Po con allusione alla controversia in corso. Al cane Po lacerato tanto da Aristofane che dai cani, si poteva adombrare un autoritratto del M. lacerato da Maffei). ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Miguel de Cervantes è considerato tra i più grandi esponenti della letteratura mondiale. [...] di essere diventato di vetro e nel Colloquio dei cani (El coloquio de los perros). È quest’ultima forse nella rastrelliera, un vecchio scudo, un ossuto ronzino e il levriero dacaccia. Tre quarti della sua rendita se ne andavano in un piatto più ...
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QUADRONE, Giovanni Battista
Francesco Franco
- Nacque a Mondovì il 5 gennaio 1844, da Carlo Maria e da Paola Fuseri. Era discendente da una famiglia di marmorari e scultori, diventati imprenditori [...] 1885 illustrò il libro di Ferdinando Delor, I canida ferma (1886), con disegni realizzati dal vero ( .L. Marini, Torino 2002 (con bibliografia); Cecconi, Mariani, Quadrone: caccia e natura nella pittura italiana dell’Ottocento (catal.), a cura di G ...
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(russo Samoedy) Popolazione stanziata nella tundra occidentale, dal fiume Peciora in Europa, fino al Chatanga, in Siberia. Sono divisi in 4 gruppi: i Nenci (Nenec), i Tavgijcy (Nganasan), gli Enci (Ènec) [...] ; l’alimentazione, prevalentemente carnea, era fornita dalla caccia; il vestiario era generalmente composto di pelli e pellicce. Slitte tirate dalle renne, e anticamente dai cani, e pattini da neve facilitavano gli spostamenti dietro le mandrie di ...
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Prova di velocità su pista fra cani introdotta intorno al 1930. I corridori appartengono a razze dacaccia a vista, quasi prive di olfatto, tra cui galgos spagnoli e levrieri arabi, afgani, persiani, russi, [...] 9-10 mesi di età, dà il massimo rendimento intorno ai 3 anni e termina la carriera a 7 anni circa. La pista di gara è il cinodromo, lungo il quale viene fatta correre, tramite un congegno, una sorta di lepre in acciaio, che i cani inseguono. Nelle c ...
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Razza di canida seguito, che si trova in Sicilia sin da epoche remote. Alto 46-50 cm, pelo fulvo o fulvo e bianco, raso sulla testa, sulle orecchie e sugli arti, semilungo sul tronco e sulla coda. Fornito [...] di ottimo olfatto e di grande resistenza, è adibito alla caccia al coniglio. ...
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NAVIGAZIONE
Mario BINI
Publio MAGINI
Gaspare SANTANGELO
Dante GAETA
Vittorio Villa
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(XXIV, p. 435; App. I, p. 892; II, 11, p. 389).
Navigazione marittima.
Navigazione astronomica. - Rispetto alla [...] aeroplani dacaccia e bombardamento. Principale applicazione attuale si ha nel mantenimento permanente in volo da parte ecc.). Le prime ricerche sulla imponderabilità sono state eseguite su cani sistemati in scafandri pressurizzati (462 mm Hg, pari a ...
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IPPICA (dal gr. ἵππος "cavallo")
Angelo TACCONE
Luigi AJROLDI di ROBBIATE
Carlo DE MARGHERITA
Luigi AJROLDI di ROBBIATE
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Propriamente il vocabolo dovrebbe comprendere tutto ciò che si riferisce [...] attaccati quattro cammelli; il secondo anche cocchi con attacchi di cani, di cervi, di leoni, di tigri, d'elefanti delle corse piane, è peraltro assai maggiore di un buon galoppo dacaccia. Solo con cavalli saltatori decisi, che già abbiano formato l' ...
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GRAZIO Falisco (Grattius)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Scrittore latino, contemporaneo di Ovidio. Da un passo del suo carme (v. 40) si deduce con qualche verosimiglianza che fosse falisco.
Dei suoi [...] più libri, non abbiamo che i primi 547 esametri, che sono un'introduzione al poema. Il poeta descrive le armi dacaccia, parla dei cani, del loro allevamento, delle loro malattie, e infine accenna ai cavalli. La materia del carme, arida per sé stessa ...
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cane1
cane1 s. m. (f. cagna, v.) [lat. canis]. – 1. Mammifero domestico della famiglia dei canidi (Canis lupus), con pelo più o meno folto e di vario colore, dimensioni e caratteristiche diverse a seconda delle numerosissime varietà, le quali...
seguito
séguito s. m. [der. di seguitare]. – 1. Il seguire, l’inseguire; soltanto nelle locuz.: cani da s., cani da caccia addestrati a scovare e inseguire la selvaggina, e in partic. lepri e volpi; caccia al s., tipo di caccia effettuata...