invasione biologica
invasióne biològica locuz. sost. f. – Fenomeno di espansione di organismi viventi in aree geografiche estranee da quelle di origine. Le i. b., generalmente, non sono spontanee, ma [...] per i pascoli, selvaggina e animali domestici. Maiali, cani, gatti, martore, volpi, pecore, vacche, cavalli diretta dell’uomo: la caccia, il taglio e l’incendio delle foreste causarono stravolgimenti ambientali tali da portare all’ulteriore estinzione ...
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GHERARDELLO da Firenze (Ghirardellus de Florentia, Niccolò de Francesco)
Emanuela Salvatori
Nacque a Firenze da Francesco, probabilmente fra il 1320 e il 1325. Il suo nome di battesimo era Niccolò, come [...] colloca in questo spazio di tempo la morte, o comunque la partenza da Firenze del compositore.
Il G. fu un musicista molto noto e caccia superstite (Tosto che l'alba, a 3 voci) colpisce per verosimiglianza: "Tutto l'ambiente, il branco dei cani, ...
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GANZARINI (Scandianese), Tito Giovanni
Laura Riccioni
Conosciuto col nome di Tito Giovanni Scandianese, nacque a Scandiano, presso Reggio nell'Emilia, nel 1518. La formazione culturale del G. ebbe probabilmente [...] si tratta rispettivamente di cacciatori, di cavalli, cani e armi, della caccia dei quadrupedi, e degli uccelli. Se l' sé risale sempre al 1556. Nella dedica a Giovan Battista Abati da Carpi l'autore spiega di aver provveduto alla traduzione dal greco ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: Europa preistorica e protostorica
Barbara Wilkens
In Europa l'introduzione delle pratiche di allevamento giunse dal Vicino Oriente durante il Neolitico [...] resti di tale animale, spesso frammentari e sempre in numero esiguo, da quelli del gatto selvatico. A parte il caso del cane, che anche alcune raffigurazioni di cani impegnati nella caccia al cervo. Resti di cani sono frequenti anche nelle ...
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MORGARI, Pietro
Francesco Franco
MORGARI, Pietro. – Appartenente a una famiglia di artisti che per più di un secolo e mezzo operò soprattutto in Piemonte, figlio di Rodolfo e di Maria Bozoki, nipote [...] ’ di questi ultimi. Sembra che l’artista si fosse fatto costruire un macchinario in grado di raggruppare i cani negli atteggiamenti da lui voluti (ibid., p. 470) o, quando non vi riusciva, usasse manichini, fatti costruire appositamente. È questo il ...
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CANOSA DI PUGLIA (Κανύσιον, Canusium)
O. Elia
Città àpula sita all'estremo limite della Daunia, al confine con la Peucezia, sulla riva destra dell'Ofanto, a circa 20 km dalla foce. Le corrisponde oggi, [...] al mito dell'eroe Diomede che vi avrebbe condotto a caccia i suoi cani. Al mito alludono, oltre che Strabone nel luogo citato, infine degli ipogei veri e propri scavati nella roccia; distinti da corridoi d'accesso con sistema di due o tre ambienti ...
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CENNE (Bencivenne) della Chitarra
Pasquale Stoppelli
Di origine aretina, nacque, quasi certamente, nella seconda metà del sec. XIII. Fu giullare, come appare dall'appellativo antonomastico che si riferisce [...] una corona di sonetti che contrappunta per le rime quella dei mesi di Folgore da San Gimignano, e che morì tra il 1322 e il 1336. In di ogni cortesia: l'amore, i bei ragionamenti, la caccia, i cani, i cavalli, le danze, i cibi raffinati.
La migliore ...
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GIOVANNI Cieco da Parma
Anna Laura Saso
Nato a Parma (e non a Firenze come sostennero Rua, Flamini e Rossi), fu poeta improvvisatore e cantastorie attivo nella seconda metà del XV secolo.
Assai scarse [...] aurora"). In un componimento ("El tempo più d'ogni altra cosa vola") G. dà la parola a uno dei cani prediletti da Francesco, grande appassionato di armi e di caccia. L'animale, ormai avanti negli anni, dimostra di non desiderare altro che di essere ...
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CAVALIERE TRACIO
E. Will
Antica divinità tracia. Senza dubbio il primitivo concetto del C. intento ad allontanare dai campi e dal gregge gli animali malefici si andò trasformando in quello di protettore [...] da figure accessorie; B) il C. a caccia su un cavallo galoppante; C) il C. di ritorno dalla cacciada un cinghiale, più di rado da un cervo o da una lepre. Nella variante di tipo C il C. eleva o presenta la preda abbattuta alla muta dei cani ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: mondo etrusco-italico
Giuseppe M. Della Fina
Alla ricostruzione delle pratiche di allevamento nel mondo etrusco-italico concorrono tre diversi tipi [...] distinte per taglia e per attitudini. Si selezionarono cani per la caccia, altri per la difesa, altri ancora per la Aratore di Arezzo (fine del V sec. a.C.).Resta da accennare al ruolo svolto dall'allevamento nell'ambito delle attività produttive ...
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cane1
cane1 s. m. (f. cagna, v.) [lat. canis]. – 1. Mammifero domestico della famiglia dei canidi (Canis lupus), con pelo più o meno folto e di vario colore, dimensioni e caratteristiche diverse a seconda delle numerosissime varietà, le quali...
seguito
séguito s. m. [der. di seguitare]. – 1. Il seguire, l’inseguire; soltanto nelle locuz.: cani da s., cani da caccia addestrati a scovare e inseguire la selvaggina, e in partic. lepri e volpi; caccia al s., tipo di caccia effettuata...