MIGRATORIE, CORRENTI
Renato BIASUTTI
Anna Maria RATTI
Alessandro GHIGI
Romeo VUOLI
Le migrazioni etniche. - L'esempio storico più noto di grandi migrazioni etniche è quel complesso di movimenti di [...] corrente d'espatrio dai paesi europei (la cui media annua da 255.593 nel 1846-50 sale a 778.936 nel poi si sono rinselvatichiti, come cani, gatti, conigli, oltre ad Roma, e i suoi anelli portano la dicitura: Caccia C.O.N.I. Roma, seguita dal numero ...
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OREFICERIA (fr. orfèvrerie; sp. orfebrería; ted. Goldschmiedekunst; ingl. goldsmith's work)
Pericle DUCATI
Maria ACCASCINA
Ugo NEBBIA
Attilio INVERNIZZI
Giovanni VACCA
Antichità. - Già nell'età neolitica [...] di quadrupedi (cani) affrontati, in un frontale sono due occhi, che verosimilmente coprivano gli occhi del defunto. Da un solo cui sono scene di caccia o di culto espresse con brio e slancio si vedano due anelli analoghi da Tirinto.
Talora in questa ...
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POLINESIANI
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
Gioacchino SERA
. L'ampia distesa di isole del Pacifico orientale, dal gruppo delle Ellice a O. fino alla sperduta e remota Isola della Pasqua a E. e dall'arcipelago [...] alcune isole dove erano divenuti selvatici, venivano cacciati con l'aiuto dei cani. Anche la carne del pollame veniva su molte isole, per es. a Mangaia (Isole Hervey). Sono anche da ricordare il hawaiiano Miru, che regnava sopra i morti nel suo regno ...
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SACRIFIZIO (da sacra facere "compiere l'azione sacra"; ted. Opfer)
Ambrogio BALLINI
Giuseppe RICCIOTTI
Nicola TURCHI
Nella sua più comprensiva accezione il sacrifizio è quell'atto religioso mediante [...] comunque malmenato per cacciare via lo spirito e costringerlo a entrare nella nuova semente, o talora è rappresentato da un animale, reale sacrifizio del cavallo (october equus a Marte), di cani (Robigalia), di pesci (Volcanalia). Oltre che alla ...
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PELLICCIA
Gioacchino MANCINI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
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. Storia del costume. - L'uso di rivestire il corpo umano di pelli e pellicce di animali è notoriamente antichissimo; ma già sin dai tempi [...] 'interno vengono trasportate o per via d'acqua o su slitte trainate dacani, sono caricate sui piroscafi via Londra, New York, ecc.
Generalmente nei paesi del nord le cacce terminano all'inizio della primavera e i cacciatori, raccolto il loro bottino ...
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NUMERAZIONE
Ettore BORTOLOTTI
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
. Il concetto di numero, per sua natura primitivo e astratto, viene per uso costante estrinsecato in aggruppamenti di cose sensibili [...] ai cavalli selvaggi, non contavano i capi catturati, ma ne stimavano il numero dallo spazio da essi occupato. L'Abipone che andava a caccia con un'imponente muta di cani si accorgeva subito se ne mancava uno, non già, naturalmente, per averli contati ...
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TERRAMARE
Ugo RELLINI
. Voce dialettale nell'Emilia, corruzione di "terre-marne" o "marne"), usata per indicare ammassi di terra nerastra e grassa: questi ammassi in origine si presentavano per lo più [...] razze di cani domestici (Canis Spalletti; C. palustris; C. matris optimae), che dimostrano la caccia e l' dire certo si è che il disegno di esse non fu portato di getto da una nuova gente, poiché nulla di comparabile fu altrove mai trovato, neppure ...
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NEOLITICA, CIVILTÀ
Ugo Antonielli
Generalità e caratteri. - La civiltà neolitica appartiene interamente ai tempi geologici attuali, e la sua diffusione abbraccia tutti i continenti; anzi in alcune parti [...] prima industria ceramica, l'allevamento del bestiame (cani, cavalli, buoi di più razze, ovini), , e, oltre all'esercizio della caccia e della pesca, giammai caduto in sorte in seno alla civiltà miolitica stessa, da cui in parte la neolitica procede, ...
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PASTORIZIA
Elio MIGLIORINI
Renato BIASUTTI
Aristide CALDERlNl
Gino LUZZATTO
. Forma di sfruttamento del suolo, comune nelle zone povere di pioggia dove prevale una vegetazione steppica, e in quelle [...] perché procura i più validi e numerosi animali da tiro; per il latte e per le carni cavalli e intrattenendosi poi sui muli, sui cani e quindi sui pastori nelle loro opere loro paesi d'origine, dove la caccia e l'allevamento erano l'attività preferita ...
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UGROFINNICHE, LINGUE
Carlo TAGLIAVINI
Jozsef SZINNYEI
. Le lingue ugrofinniche sono le seguenti: 1. l'ungherese, 2. il vogulo, 3. l'ostiaco, 4. il sirieno, 5. il votiaco, 6. il ceremisso, 7. il mordvino, [...] e cioè il dialetto dell'Ingria, parlato da circa 13.000 persone; e) il due volpi", vog. -γ, per es., āmpî-γ "due cani"). Per la formazione del plurale l'ugrof. si serve di parecchi alla pesca e alla caccia. Sono protougrofinniche le voci ...
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cane1
cane1 s. m. (f. cagna, v.) [lat. canis]. – 1. Mammifero domestico della famiglia dei canidi (Canis lupus), con pelo più o meno folto e di vario colore, dimensioni e caratteristiche diverse a seconda delle numerosissime varietà, le quali...
seguito
séguito s. m. [der. di seguitare]. – 1. Il seguire, l’inseguire; soltanto nelle locuz.: cani da s., cani da caccia addestrati a scovare e inseguire la selvaggina, e in partic. lepri e volpi; caccia al s., tipo di caccia effettuata...