CAVALCHINI (de Cavalchinis, Cavalcanis, Cavalchino), Rinaldo (Ranaldus, Renaldus, Rainaldus de Libera Villa, Raynaldus de Libero Pago, de Pago Libero, de Ingenuo pago; Raynaldinus de Villafrancha; Rinaldo [...] M. Vattasso, Roma 1904: II, pp. 83-90; IX, pp. 96-98; XI, pp. 100 ss.). Per l’autenticità dell’epitaffio per Cangrande I si veda: Benvenuti de Rambaldis de Imola Comentum super Dantis Aldigherij Comoediam, a cura di G. F. Lacaita, Firenze 1887, V, p ...
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PELACANI, Antonio
Dragos Calma
PELACANI, Antonio. – Medico e filosofo, nacque probabilmente a Parma, nella seconda metà del Duecento.
È probabile che Biagio Pelacani da Parma appartenesse alla sua medesima [...] del Cagnolati, Matteo Visconti cercò di ricorrere a Pietro Nan da Marano (Petrus Nani), un personaggio di rilievo della corte di Cangrande I della Scala.
Pelacani fu pertanto incaricato di recarsi a Verona ove si trattenne dal 18 novembre 1319 sino a ...
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Cronista, nato a Vicenza intorno al 1297, ricordato come gastaldione dei notai in documenti vicentini del 1320 e 1331, morì in Vicenza nel marzo 1337. L'opera sua principale è la Historia in cinque libri, [...] in Fonti per la storia d'Italia, voll. 3, Roma 1908-20.
Bibl.: G. G. Orti Manara, Cenni storici e documenti, che riguardano Cangrande I della Scala, Verona 1853; G. Zanella, Di F. de' F. storico e poeta vicentino, in Scritti vari, Firenze 1877, p. 91 ...
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GONZAGA, Luigi
Isabella Lazzarini
Primo capitano di Mantova della casa di Gonzaga, nacque a Mantova da Corrado di Antonio (talora chiamato anche Guido) e dalla sua prima moglie, una donna della casata [...] indisse a Verona il 26 nov. 1328, dove venne fatto cavaliere. La situazione venne in ogni modo risolta dalla morte di Cangrande il 22 luglio 1329: Mastino (II), succeduto allo zio il 23 luglio, confermò l'alleanza con Mantova il 17 agosto, accettando ...
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fingere
Bruno Basile
Latinismo attestato solo in Pg XXXII 69, in rima: come pintor che con essempro pinga, / disegnerei com'io m'addormentai; / ma qual vuol sia che l'assonnar ben finga.
Nel passo il [...] latino di VE II IV 2 con l'uso di fictio [v.], per non parlare del modus... fictivus dell'epistola a Cangrande [Ep XIII 27], tutti connessi a una tomistica repraesentatio per sensibiles figuras), con una forte carica d'interiorità dato il particolare ...
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inclito
Vincenzo Valente
Aggettivo di eccezionale distinzione, riferito a s. Giacomo: Inclita vita per cui la larghezza / de la nostra basilica si scrisse (Pd XXV 29).
Nel sentimento di D. i. ha il [...] 126) che inclitus vale quanto gloriosus, senza dire del virgiliano " incluta fama / gloria " (Aen. II 82). Nelle opere latine D. usa ‛ inclitus ' tre volte, assegnandolo a Seneca (Ep III 8), a Cangrande (XIII 2), e alla città di Verona (Quaestio 87). ...
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Comune del Veneto (80,5 km2 con 109.855 ab. nel 2020, detti Vicentini), capoluogo di provincia. La città è situata nella pianura veneta, allo sbocco del corridoio alluvionale interposto tra i Monti Berici [...] ’aiuto di Federico II e la tenne dal 1236 al 1259. Dal 1266 V. passò sotto il dominio di Padova. Conquistata da Cangrande della Scala nel 1311, rimase agli Scaligeri sino al 1387, passando poi con Verona sotto Gian Galeazzo Visconti. Datasi a Venezia ...
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CASTELBARCO, Guglielmo di
Elisa Occhipinti
Ultimo figlio di Azzone di Briano, nacque - ignoriamo esattamente quando - intorno al quinto decennio del sec. XIII, da nobile famiglia di feudatari della [...] alla testa di un corDo d'esercito di 500 fanti e di 50 cavalleggeri, il 10 febbr. 1318 si ricongiunse all'esercito di Cangrande sotto le mura di Padova, e due giorni dopo sottoscrisse anch'egli la pace tra Padova e il signore di Verona. Fu l'ultimo ...
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GIOVANNI da Nono
Marino Zabbia
Nacque a Padova intorno al 1275 da Simone di Pasqualino e da Paola Sottile. Nel Liber de generatione aliquorum civium urbis Padue, tam nobilium quam ignobilium egli vantò [...] , ma ben presto ricadranno nel peccato (l'usura, questa volta) e verranno nuovamente puniti con l'arrivo di Enrico VII e di Cangrande Della Scala e con la conseguente perdita di Vicenza. Il libro si conclude con una profezia: Dio, che ha perdonato i ...
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Guizzardo da Bologna
Manlio Pastore Stocchi
Maestro di grammatica, insegnò a Bologna tra il 1289 e il 1319 e forse (come volle il Novati) anche a Firenze dopo il 1320; mancano più particolareggiate [...] L. Padrin, ibid. 1900; G. Livi, D. e Bologna, ibid. 1921, 71-72, 109; A. Mancini, Nuovi dubbi ed ipotesi sulla epistola a Cangrande, in " Rendic. Classe Scienze Morali e Storiche della R. Accad. d'Italia " s. 7, IV (1942-1943) 227-242; F. Mazzoni, L ...
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lombardo
agg. e s. m. (f. -a) [dalla voce germanica che fu adattata nel lat. mediev. nelle forme Longobardus o Langobardus (v. longobardo)]. – 1. Di Lombardia, relativo o appartenente alla Lombardia, e alla popolazione che abita questa regione:...