L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia: Verona
Cristina La Rocca
Veronaperiodo tardoantico e altomedievale
di Cristina La Rocca
A differenza di molte città [...] l’altro eretti il castello e le cosiddette “regaste” (argini per il controllo delle piene dell’Adige). Durante la signoria di Cangrande I (1308-1329) venne costruita la nuova cinta muraria (1324) e la città viene descritta dalle fonti come oggetto di ...
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Liguria
Cesare Federico Goffis
Si deve intendere per L. la regione marittima che D. circoscrisse fra Lerici e Turbia (Pg III 49), precisando il primo limite sul fiume Magra che per cammin corto / parte [...] , di storia della critica e dell'autenticità di testi minori (lettera a Guido Novello, commento di Pietro, epistola a Cangrande), della Monarchia e del De vulg. Eloq.; dal piemontese padre G.B. Giuliani, professore per qualche tempo nell'ateneo ...
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CASTRACANI DEGLI ANTELMINELLI, Castruccio
Michele Luzzati
Figlio di Gerio di Castracane e di Puccia degli Streghi, nacque a Lucca il 29 marzo 1281, data tradizionale, ma non certa.
Apparteneva ad una [...] dell'autunno 1312. Nel secondo caso, più probabile, il C. sarebbe rimasto nell'Italia settentrionale, forse al servizio di Cangrande Della Scala, da poco eletto vicario imperiale, e non avrebbe raggiunto l'imperatore a Pisa che dopo il marzo del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dante Alighieri è tra le personalità più significative della cultura medievale, che [...] amnistia svaniscono per le condizioni umilianti poste dal Comune agli esuli (1315). Dante trascorre lunghi periodi ospite di Cangrande della Scala a Verona per poi trasferirsi, probabilmente verso il 1318, a Ravenna dove lavora alla conclusione del ...
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MONTEFELTRO, Federico di
Tommaso di Carpegna Falconieri
MONTEFELTRO, Federico di. – Figlio del conte Guido e di Manentessa di Guido conte di Giaggiolo, nacque verso il 1258. Ebbe almeno otto figli maschi, [...] , ed ebbe il sostegno di Arezzo, mentre soprattutto nell’Italia settentrionale era accesissima la lotta, per opera di Cangrande della Scala e di Matteo Visconti, e mentre in Curia alcuni cardinali favorivano la parte ghibellina. In quel tempo ...
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SESSO, da
Marco Cavalazzi
SESSO, da. – Famiglia reggiana, prese nome dall’omonima località posta pochi chilometri a nord-ovest della città di Reggio Emilia.
La prima menzione certa di un suo esponente [...] a Milano. Ugolino da Sesso fu vicario di Matteo Visconti (1311) e poi podestà di Verona (1314-30) per conto di Cangrande della Scala; Alberto e Mastino della Scala scelsero Fregnano da Sesso per capitanare le truppe veronesi che occuparono Parma nel ...
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VISCONTI, Galeazzo
Fabrizio Pagnoni
– Nacque nel 1277 da Matteo e da Bonacossa Borri. Secondo una tradizione dall’elevato valore simbolico, il primogenito della coppia venne alla luce il 21 gennaio, [...] (Giulini, 1856, p. 166). Entrato Ludovico in città (16 maggio 1327), Galeazzo dovette fare anche i conti con la rivalità di Cangrande Della Scala, che ambiva a presentarsi al re come primo fra i lombardi ai danni del signore di Milano (Cognasso, 1955 ...
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TORNIELLI
Giancarlo Andenna
– Il primo rappresentante di questo gruppo familiare novarese, di nome Graziano Turniel, è documentato nel 1127 come testimone a un atto di investitura feudale effettuato [...] Mastino della Scala. Con i signori ghibellini di Verona aveva infatti da lungo tempo relazioni, essendo stato fatto cavaliere da Cangrande della Scala e avendo combattuto per il signore veronese durante l’assedio di Padova (1319-20). A Verona rimase ...
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CAMPIONESI
P. Rossi
Architetti e scultori lombardi, così denominati dalla storiografia ottocentesca (Malvezzi, 1882; Merzario, 1893) per il loro comune luogo di origine, Campione (od. Campione d'Italia), [...] nel S. Martino e il povero nel municipio di Treviglio, ma che rivela soprattutto una diretta discendenza dalla statua di Cangrande a Verona (1330 ca.), il cui movimento però è stato reso da Giovanni in modo estremamente rigido.Sulla scia di Giovanni ...
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Giove (Iove)
Giorgio Padoan
Emmanuel Poulle
Marcello Aurigemma
Il dio Zeus (che i Latini identificarono con il loro G.), figlio di Crono (identificato dai Latini con Saturno) e di Rea, è la somma divinità [...] scomuniche come arma politica, in particolare alludendo probabilmente al pontefice Giovanni XXII, e alla scomunica da lui lanciata contro Cangrande della Scala nel 1317, a un papa cioè sulla cui bocca vien posta la dichiarazione di non conoscer più ...
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lombardo
agg. e s. m. (f. -a) [dalla voce germanica che fu adattata nel lat. mediev. nelle forme Longobardus o Langobardus (v. longobardo)]. – 1. Di Lombardia, relativo o appartenente alla Lombardia, e alla popolazione che abita questa regione:...