magnalia
Pier Vincenzo Mengaldo
In VE II II 6 ss., dopo aver stabilito secondo il parametro del conveniens che al volgare sommo, illustre, si addicono solo i sommi argomenti, D. passa a determinare [...] ne presenta altri due esempi, in Ep VII 20 (magnalia gloriosi Alcidae, cioè di Enrico VII) e XIII 3 (magnalia vestra vidi, cioè di Cangrande). Ciò non toglie che in VE II II 8 il vocabolo possa conservare l'intensa connotazione religiosa originaria. ...
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Monarchia
Pier Giorgio Ricci
È il titolo (e non De Monarchia, estraneo alla tradizione manoscritta) di un trattato in tre libri di argomento politico, scritto da D. in lingua latina. Il titolo non si [...] . Per una datazione più tarda del 1312-13, cfr. P.G. Ricci, L'ultima fase del pensiero politico di D. e Cangrande vicario imperiale, in D. e la cultura veneta, Firenze 1966, 367-371; F. Baethgen, Die Entstehungszeit van Dantes M., in " Bayerische ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Machiavelli nel De principatibus stigmatizza la trattatistica quattrocentesca sul principato, [...] soprattutto nel contesto padovano, tra Ferretto de’ Ferretti, con il suo panegirico in versi De Scaligorum origine per Cangrande della Scala e il trattato in forma epistolare sul governo dei principi di Petrarca, rivolto a Francesco da Carrara nel ...
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GEREMIA da Montagnone
Gabriella Milan
Nacque a Padova da Michele, probabilmente di professione giudice. Secondo Weiss, al quale dobbiamo la più completa ricostruzione biografica su G., la sua data di [...] parte dei nobili padovani, erano filoghibellini e nel 1320 furono tra i cittadini che abbandonarono la città per unirsi a Cangrande della Scala. La notizia che G. abbia lasciato Padova non trova però conferma nei documenti: è assai probabile che l ...
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MELZI D’ERIL, Camillo
Giuseppe Cagni
– Nacque a Pisa il 6 genn. 1851 dal duca Giovanni e da Marianna Caccia Dominioni.
Il padre discendeva dal ramo dei conti palatini di Magenta, il più illustre dei [...] collegio, ma fornì contributi importanti anche sul piano storico. Con C. Cipolla determinò con dati astronomici la data di nascita di Cangrande Della Scala, e, in una pubblicazione autonoma, datò la morte di Cristo al 14 Nisan (18 marzo) dell’anno 29 ...
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GIUSTINIAN, Nicolò
Giorgio Ravegnani
Figlio di Pantaleone, che fu conte di Traù e di Sebenico e che morì prima del 1340, nacque a Venezia verso il 1290 e fu detto di S. Pantalon, dal nome della contrada [...] Contarini e, di nuovo, da altri atti amministrativi di aprile e maggio del 1359 allorché ricevette un deposito per conto di Cangrande Della Scala. Nel 1360 fece parte di una commissione di dieci savi incaricata di esaminare i rapporti con la S. Sede ...
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Biondo, Flavio
Augusto Campana
Il maggiore degli umanisti romagnoli del Quattrocento (Forlì 1392 - Roma 1463) fu probabilmente avvicinato alla memoria e all'opera di D. fino dalla sua formazione giovanile [...] GH; testo riveduto in Barbi, Problemi II 193-194) B. attesta esplicitamente di aver letto un'epistola di D. a Cangrande della Scala, " partis Albae extorrum et suo nomine data, quam Peregrinus Calvus scriptam reliquit ", e ne riassume il contenuto ...
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GRATASOJA, Giacomo
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo scultore e architetto, presumibilmente nativo di Verona, che nel 1295 firmò insieme con Ognabene il portale della chiesa [...] Milano 1964, pp. 155-157; G. Sancassani, I maestri muratori Bartolomeo e Nascimbene e l'edilizia scaligera da Alberto I a Cangrande I, in Annuario del Liceo-Ginnasio S. Maffei, Verona 1965, pp. 113-125; G. Pecorari, S. Maria del Gradaro, Mantova 1966 ...
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felicità (felicitade)
Domenico Consoli
La parola è usata da D. quasi esclusivamente in prosa, per indicare una condizione di lieto e pieno appagamento spirituale, con riferimento sia alla vita terrena [...] , d'ogne ben frutto e radice (Pg XVII 134). E non sarà fuori luogo ricordare che l'autore dell'epistola a Cangrande assegna alla Commedia appunto il fine di removere viventes in hac vita de statu miseriae, et perducere ad statum felicitatis (Ep XIII ...
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Committenza e arte di Stato
Patricia Fortini Brown
Esaminando i tre secoli già trascorsi, Francesco Sansovino identificò nel doge Pietro Gradenigo (1289-1311) l'artefice dell'eccezionale longevità [...] circondata da grandi Stati territoriali. Con la conquista di Treviso nel 1329, poco prima della sua morte, l'ambizioso Cangrande della Scala era ormai in grado di controllare le vie commerciali alpine. La situazione divenne insostenibile quando a ...
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lombardo
agg. e s. m. (f. -a) [dalla voce germanica che fu adattata nel lat. mediev. nelle forme Longobardus o Langobardus (v. longobardo)]. – 1. Di Lombardia, relativo o appartenente alla Lombardia, e alla popolazione che abita questa regione:...