trasmutare (transmutare; tramutare)
Alessandro Niccoli
Nel suo valore fondamentale, se transitivo, indica l'azione di modificare la forma o l'aspetto di una persona o di una cosa, ed è per lo più riferito [...] persona da una forte emozione.
Talora indica mutamenti di condizione materiale o spirituale: Pd XVII 89 per lui [da Cangrande] fia trasmutata molta gente, / cambiando condizion ricchi e mendici; Cv II Voi che 'ntendendo 44 quella bella donna... / ha ...
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età (etade; etate)
Andrea Mariani
Il sostantivo ha un alto numero di occorrenze, distribuite tuttavia in modo assai poco uniforme, sì che più di ottanta di esse compaiono nel Convivio; e di queste una [...] e del Brigata (If XXXIII 88) si ritrova in Pd XVII 80 (Non se ne son le genti ancora accorte / per la novella età di Cangrande), e in Vn XXIII 17 1 Donna pietosa e di novella etate (già citato al § 16 e ricordato in VE II XI 8). Con lo stesso ...
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Polenta, Guido Novello da
Augusto Torre
Uno dei personaggi di maggior rilievo della sua casa. Figlio di Ostasio, a sua volta figlio di Guido Minore, l'instauratore della signoria polentana in Ravenna, [...] due. Quindi frequenti in proposito i contrasti, uno dei quali sorse probabilmente nel 1318, e in questa occasione Cangrande della Scala inviò D. a Ravenna per rafforzare la resistenza della città alle richieste veneziane. Le trattative furono lunghe ...
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Giacobbe (Iacobbe)
Gian Roberto Sarolli
Patriarca, secondogenito di Isacco; gemello di Esaù, ne comprò prima la primogenitura (Gen. 25, 20-34), poi lo privò della benedizione paterna per istigazione [...] . 28, 12-13).
Il nome del patriarca compare anche in due passi della Monarchia, direttamente, e indirettamente nell'epistola a Cangrande, ove gl'Israeliti sono definiti come domus Iacob, in riferimento al salmo 113 (Ep XIII 21).
Sia nel primo passo ...
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Rand, Edward Kenneth
Dante Della Terza
Studioso nordamericano (1871-1945), allievo della Harvard University; più tardi (1898-1900) studia a Monaco, con L. Traube, cui deve una buona formazione di paleografo [...] a D. di quelle opere che intorno al 1910 gli venivano ancora patentemente contestate (oltre alla lettera a Cangrande, la Quaestio) e propone, fondandola sull'analogia del comportamento stilistico della Quaestio e della Monarchia, un'ipotesi di ...
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] Io sono stato con Amore insieme), e che più tardi la Commedia esigerà la chiosa dell'Epistola a Cangrande; ma soprattutto alle molte concrezioni di poetica ed autodefinizione stilistica che crescono all'interno stesso dei testi letterari danteschi ...
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Salomone (Salamone)
Gian Roberto Sarolli
Re d'Israele, figlio di David e di Betsabea, salito al trono nel 971 e morto nel 931 a.C.; portò la Palestina, sia pur per breve tempo, a un apparente splendore [...] sistema teologico-politico di D. e al tempo stesso, fuor dalla retorica epistolare, dell'ammirazione e speranza riposta in Cangrande.
Due volte S. è citato nel Fiore, entrambe nella forma ‛ Salamone ': la prima (LXV 3) come termine antonomastico di ...
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lui (lei)
Riccardo Ambrosini
1.1. La distribuzione delle forme oblique del pronome maschile ‛ lui ', che, come ‛ lei ', reca chiari indizi della sua tonicità nell'uso ritmico-prosodico e nel suo frequente [...] operare.
1.2. Di l. si osservi il rilievo espressivo nel susseguirsi di pochi versi del XVII canto del Paradiso, ove D. celebra Cangrande della Scala (vv. 76-92 Con lui vedrai colui che 'mpresso fue / ... da questa stella: vi si noti l'assonanza, non ...
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RAMPONI, Francesco
Dario Canzian
– Vescovo di Céneda (Vittorio Veneto, TV), dal 1320 al 1349, successe a Manfredo dei conti trevigiani di Collalto, traslato a Belluno entro il 13 luglio 1320 (Tomasi, [...] cui castello di Serravalle peraltro il vescovo era stato certamente ospite nella primissima fase del suo episcopato (probabilmente perché Cangrande della Scala era entrato in possesso di Céneda e lo aveva costretto ad abbandonare il suo castello di S ...
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Milano (Melano)
Giorgio Baruffini
Pier Vincenzo Mengaldo
Pur non essendo documentata, la presenza di D. in M. dovrebb'essere quasi certa al tempo della sosta di Enrico VII nella città, tra la fine del [...] poi una crociata antighibellina. Dopo un momento in cui parve che le sorti di M. vacillassero, il soccorso di Cangrande della Scala e di Passerino Bonacolsi consentiva la controffensiva e la vittoria sulla coalizione guelfo-angioina (1324). Da allora ...
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lombardo
agg. e s. m. (f. -a) [dalla voce germanica che fu adattata nel lat. mediev. nelle forme Longobardus o Langobardus (v. longobardo)]. – 1. Di Lombardia, relativo o appartenente alla Lombardia, e alla popolazione che abita questa regione:...