litote
Francesco Tateo
Figura retorica consistente nell'attenuare un concetto formulandolo mediante la negazione del contrario, al fine di renderlo più evidente e ottenerne un effetto ironico. In essa, [...] suoi nemici / non ne potran tener le lingue mute (Pd XVII 87), poiché la formulazione attenuata mira a sottolineare gli " elogi " che perfino i nemici rivolgeranno a Cangrande; ma la figura è servita in questo caso a costruire un'eloquente perifrasi. ...
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CAMINO, Biaquino da
Josef Riedmann
Secondogenito di Guecellone (VI) e di Beatrice di Bonaparte, una nobildonna di cui ignoriamo patria e casato, nacque nel 1269 o nel 1270 dal ramo dei Caminesi "di [...] 1312)il C. ebbe il comando di un contingente di truppe trevigiane, che appoggiò i Padovani in lotta contro Cangrande della Scala. Nel dic. 1312contribuì probabilmente in modo eminente - come il fratello - alla rivolta popolare che rovesciò Guecellone ...
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terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] distribuzione della materia in canti che si raggruppano in cantiche, a cui D. fa specifico riferimento nell'epistola a Cangrande: Prima divisio est, qua totum opus dividitur in tres canticas. Secunda, qua quaelibet cantica dividitur in cantus. Tertia ...
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Romano, Cunizza da
Fernando Coletti
Sorella del più famoso dei da R., Ezzelino III (v.), e di Alberico, signore di Treviso.
È ricordata nel cielo di Venere (Pd IX 13-66; cfr. v. 33) fra le anime di [...] fieri ghibellini da R. e quasi rivendicare la politica di Ezzelino, alleato e vicario di Federico II e precursore di Cangrande, e colpire i guelfi veneti. " Era il Veneto, soprattutto con Padova, un covo di guelfismo " segnalatosi negli ultimi tempi ...
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ars dictaminis
Mario Pazzaglia
La teoria letteraria di D. appare saldamente radicata alla tradizione retorica e dittatoria, che egli sembra avere assorbito, oltre che dal Tresor e dalla Rettorica di [...] che è propria dell'ornatus difficilis) e dalla licenza del ‛ fingere ' (donde l'indicazione, nell'Epistola a Cangrande, dei modi fictivus, digressivus, descriptivus, transumptivus come propri della strutturazione poetica); ma questi procedimenti non ...
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Forlì
Augusto Vasina
La prima menzione dantesca di F., in senso cronologico, ricorre in VE I XIV 2-3, dove viene definito muliebre il volgare dei Romagnoli e soprattutto dei Forlivesi, e la città di [...] in attesa di tale evento D. da F., anche in nome della Parte bianca di Firenze, avrebbe scritto una lettera a Cangrande della Scala per deplorare la cecità dei Fiorentini di fronte alla venuta dell'imperatore. Il Biondo doveva aver visto anche questa ...
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CORRADO I D'ANTIOCHIA
AAlberto Meriggi
Nacque tra il 1240 e il 1241, da Federico, a sua volta figlio illegittimo dell'imperatore Federico II di Svevia, e da Margherita di Poli.
C. fu sempre presente [...] e Francesco, divennero arcivescovi di Palermo. Due delle figlie, Giovanna e Costanza, andarono spose rispettivamente ai fratelli Cangrande e Bartolomeo della Scala.
La prima notizia certa è riferita dal Chronicon Lauretanum ed è relativa al 1258 ...
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Egitto
Adolfo Cecilia
Francesco Gabrieli
Secondo la concezione, comunemente accettata ai tempi di D., la gran secca (If XXXIV 113) era divisa in tre parti. L'abitabile era comunemente rappresentato [...] 'E. è in analogia con la condizione delle anime approdanti ai lidi del Purgatorio. È D. stesso che, nell'epistola a Cangrande (XIII 21), fornisce la chiave per interpretare la seconda delle due citazioni: Qui modus tractandi, ut melius pateat, potest ...
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muto
Domenico Consoli
Propriamente chi è " privo di favella " per difetto di natura: Dentro da l'uomo possono essere due difetti e impedi[men]ti: l'uno da la parte del corpo, l'altro da la parte de [...] non sa che parlare " (Iacopone O iubelo del core 3-6).
All'opposto, dinanzi alla fama di magnificenza che promana da Cangrande, gli stessi nemici non... potran tener le lingue mute (Pd XVII 87), non potranno fare a meno di esprimere lodi, di parlare ...
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mirabile
Freya Anceschi
. Riferito a persona, è attributo pressoché costante di Beatrice della Vita Nuova, la donna per eccellenza " degna di essere ammirata ": questa mirabile donna apparve a me vestita [...] ", " fuori del comune ". Da segnalare anche la variante equipollente che mirabili [in luogo di notabili] fier l'opere sue, di Cangrande, in Pd XVII 78; cfr. Petrocchi, ad locum. Equivale a " sorprendente ", perché insolito, in Pd XVI 4 O poca nostra ...
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lombardo
agg. e s. m. (f. -a) [dalla voce germanica che fu adattata nel lat. mediev. nelle forme Longobardus o Langobardus (v. longobardo)]. – 1. Di Lombardia, relativo o appartenente alla Lombardia, e alla popolazione che abita questa regione:...