Dante Alighieri, Opere minori: Quaestio de aqua et terra - Introduzione
Francesco Mazzoni
Giunto ormai a questa parte del volume il paziente lettore si è certamente reso conto, attraverso pagine riguardanti [...] teologico posto fuori dal mondo corporeo (si veda per questo punto Conv., II, xiii, 8; xiv, 9 e qui il commento ai capp. IV di quel testo, la mia datazione dell'Epistola a Cangrande al 1316; rincalzata dalle lucide osservazioni più volte esposte ...
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Critica letteraria
RRené Wellek
di René Wellek
Critica letteraria
sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. 4. Procedimenti [...] d'interpretazione proposti nella lettera di Dante a Cangrande hanno dato nuovo impulso all'interpretazione allegorica, specialmente (a cura di P. Merker e W. Stammler), Berlin 19592, vol. II, pp. 63-64.
Kommerell, M., Der Dichter als Führer in der ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] fisiologia, anatomia ed embriologia. Non per nulla nell’Epistola a Cangrande in cui Dante – ammesso che ne sia il vero autore , le riconosce di averne trattato con «acute lime» (L’Acerba, II XII 6). In effetti, mai forse, dopo Dante, la scienza ha ...
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La letteratura contemporanea
Piero Boitani
Narrazione a spirale o metanarrazione
C’è chi fa iniziare la letteratura contemporanea e postmodernista con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di [...] non dissimili da quelle esibite da Dante nell’Epistola a Cangrande, i piani sui quali l’opera marcia: «Con la ma pieno di desiderio e timore del ritorno (l. V, cap. XL, I-II, pp. 342-47).
Queste ombre sono, però, provvisorie, come i poeti che ...
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] la Commedia esigerà la chiosa dell'Epistola a Cangrande; ma soprattutto alle molte concrezioni di poetica ed e in posizione predominante, il richiamo ai modelli volgari. Così ancora in II, x, 5 il largum arbitrium, la licentia che l'uso concede ai ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Epistole - Introduzione
Arsenio Frugoni
Giorgio Brugnoli
L'edizione critica della Società Dantesca Italiana (Firenze 1921), comprese tredici lettere in latino. Delle [...] (G. B. GIULIANI, in Le opere latine di D. ALIGHIERI, Firenze 1882), Torraca (F. TORRACA, L'Epistola a Cangrande, in «Rivista d'Italia», II, 1899, ristampato in Studi danteschi, Napoli, Perrella, 1912, pp. 248-304), D'Alfonso (R. D'Alfonso, Note ...
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GUIDO da Pisa
Arianna Terzi
Nacque a Pisa nella seconda metà del XIII secolo.
I documenti emersi dalle ricerche archivistiche su G. non offrono la certezza dell'identificazione data l'alta concentrazione [...] finalis causa delle tre cantiche (servendosi di un richiamo evidente all'Epistola a Cangrande: "per rimuover la gente mondana / Del camin manco, et seguitar lo destro", II 2-3, ed. Mazzoni, p. 40). Secondo Francesco Mazzoni, ultimo editore dell'opera ...
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GIULIANI, Giambattista
Domenico Proietti
Nacque a Canelli, nell'Astigiano, il 4 giugno 1818 da Paolo e Maddalena Ghione, in una famiglia di modeste condizioni; il suo nome di battesimo era Jacopo, mutato [...] preliminare la rivendicazione dell'autenticità dell'epistola dantesca a Cangrande Della Scala (cfr. la lettera a C. commentatori della Divina Commedia, in Atti del R. Istituto veneto, s. 6, II (1883-84), pp. 1097-1136; 21 lettere di M. Caetani al G. ...
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IMMANUEL da Roma (Immanuel Romano, 'Immanu'el ben Šelomoh, 'Immanu'el ha-Romi, Manoello Giudeo, Manoello Romano, Emanuele Romano)
Simona Foà
Nacque a Roma (più volte I., nelle sue opere, ricorda le proprie [...] a Verona, e fu in diretto contatto con la corte di Cangrande Della Scala, forse proprio negli anni in cui vi soggiornava anche Dante di Verona, in Labyrinthos, XIII (1994), 25-26, pp. 66 s.; II, Manoello Giudeo, ibid., XIV (1995), 27-28, pp. 35-69; ...
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GIOVANNI da Nono
Marino Zabbia
Nacque a Padova intorno al 1275 da Simone di Pasqualino e da Paola Sottile. Nel Liber de generatione aliquorum civium urbis Padue, tam nobilium quam ignobilium egli vantò [...] e verranno nuovamente puniti con l'arrivo di Enrico VII e di Cangrande Della Scala e con la conseguente perdita di Vicenza. Il libro si individuando un gruppo di famiglie nobili anche se decadute (II libro), uno di casate potenti a Padova all'inizio ...
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lombardo
agg. e s. m. (f. -a) [dalla voce germanica che fu adattata nel lat. mediev. nelle forme Longobardus o Langobardus (v. longobardo)]. – 1. Di Lombardia, relativo o appartenente alla Lombardia, e alla popolazione che abita questa regione:...