Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] è stato talora equiparato al partitivo, del quale condividerebbe la funzione di esprimere indeterminatezza e quantità (pur con un grado minore di specificità; cfr. Korzen 1996). Privo di ogni senso di partitivo l’articolo zero ricorre inoltre in una ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] scrivendo una sola volta il grafema che le identifica (per es., cane, rosa), quelle intense sono trascritte ripetendolo due volte (per es., nostro paese è sempre meno marcata, vista la minore conoscenza dei dialetti da parte delle nuove generazioni, ...
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La regione Veneto, con una superficie di 18.380 km2, quasi cinque milioni di abitanti e sette province (il capoluogo Venezia, Belluno, Treviso, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo), costituisce la parte più [...] dice», [saŋt] «santo», [falθ] «falce», e persino [kaŋ] «cane» e «cani», che nasconde la differenza tra singolare e plurale. Nell’inventario delle cfr., per es., Coltro 1975-1978). Sillogi di minore entità sono state redatte anche per l’area bellunese ...
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L’etimologia (gr. etymología, lat. etymologĭa) è lo studio dell’origine delle parole. La sua tradizione risale a più di 2500 anni fa: riflessioni etimologiche si conoscono già dai tempi degli antichi Indiani [...] sensibilità per la distinzione tra parole storicamente stabili, come cane, pane, acqua, pino, ecc., e parole più variabili
Altre parole attestate nel lessico latino hanno subito un minore o maggiore cambiamento semantico, il quale non viene spiegato ...
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La Corsica, seconda isola del Tirreno per estensione (8569 kmq), è situata a nord della Sardegna a una distanza di sole 7 miglia (Bocche di Bonifacio). Dista dalla costa toscana circa 50 miglia, e le isole [...] dialettofonia era generalizzata e la lingua, posseduta da una minoranza, era soprattutto d’uso scritto. Il corso era, che si spartiscono il territorio: il tipo lessicale latino cane occupa l’area settentrionale, e il prelatino ghjacaru, un ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] si è accompagnata una totale denasalizzazione delle vocali, per cui cane > bergamasco [kaː], campu > [kaːp ː]o; pio[mb]o → pio[mː]o e – con una diffusione sensibilmente minore – li[ŋg]ua → li[ŋː]ua. Tale fenomeno è documentato – con alcune ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] tra la lingua del narratore e la lingua dei personaggi: quanto minore è la distanza che le separa, tanto maggiore è la oltre che di mimesi fortemente ironica e caricaturale (cfr. Cane 1969). In sostanza, se il discorso indiretto libero dei ...
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Le parole polirematiche (dette anche semplicemente polirematiche) sono elementi lessicali (o lessemi; ➔ lemma, tipi di; ➔ locuzioni), formati da più di una parola, che hanno una particolare coesione strutturale [...] strada). I verbi quindi sarebbero la categoria lessicale col grado minore di rigidità.
La ragione di ciò, secondo Voghera (2004
(d) interiezioni polirematiche (santo cielo, mamma mia, mondo cane, buonanotte al secchio, per carità, in bocca al lupo, ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] Anche in italiano le incongruenze tra grafemi e fonemi (➔ alfabeto), di ordine minore rispetto ad altre lingue, sono comunque numerose. Per es., il fonema /k/ è reso dai grafemi ‹c› (cane, oca), ma anche dai digrammi ‹ch› (chiedere) e ‹qu› (quale). A ...
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Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto [...] & Glucksberg 1991: 232):
(24) hai menato questo cane per l’aia
ma anche in presenza di avverbi (di tempo tempo di cristallizzazione dell’espressione: più antica è l’attestazione, minore è la variabilità sul piano formale, e maggiore l’opacità ...
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cane1
cane1 s. m. (f. cagna, v.) [lat. canis]. – 1. Mammifero domestico della famiglia dei canidi (Canis lupus), con pelo più o meno folto e di vario colore, dimensioni e caratteristiche diverse a seconda delle numerosissime varietà, le quali...
canìcola (ant. canìcula) s. f. [dal lat. canicŭla «cagnolino» (dim. di canis «cane»), nome dato anticamente, e ancora oggi nell’uso letter., alla stella Sirio del Cane maggiore]. – Il periodo del massimo caldo, corrispondente all’epoca nella...