DAL VERME, Iacopo
Michael E. Mallett
Nacque, probabilmente nel 1350 a Verona, da Luchino e Iacopa di Bonetto de' Malvicini. Il padre si era gradualmente allontanato dai Della Scala e, bandito da Verona [...] diciottenne e l'età dovrebbe corrispondere a quella del fratello maggiore del D., Luchino Novello. La prima notizia certa sul una spedizione guidata da Roberto di Baviera. Insieme con Facino Cane riuscì a bloccare a Brescia l'avanzata di Roberto; un ...
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CAPRA, Bartolomeo della
Dieter Girgensohn
Detto anche "Capriger" nelle poesie, nacque a Cremona, probabilmente tra il 1360 e il 1370, da Francesco, il quale si deve identificare molto verosimilmente [...] (o più tardi) deve aver abbandonato il papa come la maggior parte dei funzionari curiali.
Probabilmente passò presto dalla parte dei in Curia. Riuscì a guadagnarsi la piena fiducia di Facino Cane, il quale poco prima di morire (16 maggio 1412) lo ...
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FORMALEONI, Vincenzo Antonio
Mario Infelise
Nacque a Fiorenzuola d'Arda (Piacenza) il 18 nov. 1752, figlio di Biagio, attuario di Giustizia a Castelnuovo Fogliani, e di Cristina Balduzzi.
Scarse sono [...] da un fanciullo" (p. 281). Accanto a questi, degni di maggiore interesse sono i lavori di carattere storico e geografico. A parte i orazione funebre dell'abate U. Bregolini (Elogio del cane Tabacchini, morto nel caffè del ponte dell'Angelo il ...
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DEMIGNOT
Vittorio Natale
Famiglia di arazzieri di origine francese operosi a Torino, oltre che a Roma e Firenze; il capostipite Charles, nato a Montgeroult presso Pontoise, presso Parigi, è documentato [...] cambiamento di gusto nella scelta dei soggetti e ad una maggiore sobrietà nelle cornici decorative. La serie dei Paesaggi e boscarecce il Municipio ma destinato al castello), Famiglia con cane di collezione privata, il cui cartone in controparte, ...
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INDUNO, Domenico
Luca Bortolotti
Nacque a Milano il 14 maggio 1815, quintogenito di Marco, cuoco e credenziere presso le cucine di corte, e Giulia Somaschi. Appena ragazzo, l'I. fu mandato a bottega [...] realizzato per Giulio Litta, all'epoca la figura di maggior spicco del collezionismo meneghino.
Il 28 febbr. 1843, l attivi in Europa.
Al 1855 risale Il vecchio e il cane (Trieste, Civico Museo Revoltella), esemplare testimonianza del tocco mobile ...
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FONTANA, Francesco Antonio
Elena Bianca Di Gioia
Nacque a Roma il 6 apr. 1641 da Francesco e Lucrezia Gemma, romani di nascita (Di Gioia, 1986, p. 152 n. 4).
Il padre Francesco, noto dalle fonti d'archivio [...] aveva restaurato la testa, un braccio, le gambe ed un cane. La statua era destinata alle collezioni di antichità che il -1635, un bozzetto per l'Angelo sul semitimpano destro dell'altar maggiore della chiesa di S. Nicola da Tolentino forse di mano di ...
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GIOVANNI da Fano
Dagmar Von Wille
Nacque a Fano nel 1469, terzo figlio di Ugolino Pili e Brigida di Luigi Arnolfi, entrambi discendenti da famiglie patrizie del luogo. Entrò nell'Ordine dei frati minori [...] Anticristo posseduto dal demonio, "bestia infernale" e "rabido cane" (c. 20) e contro i suoi seguaci, presente che egli, insieme con gli altri riformati, voleva vivere con maggior rigore secondo la nuova bolla. Alla riforma si aggiunse inoltre il ...
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DOLCE, Pietro
Giovanna Galante Garrone
Nato a Savigliano (Cuneo) intorno al 1506 (Bonino, 1927, p. 81), iniziò la sua carriera artistica verso il 1530 come miniatore di testi religiosi accanto ai saviglianesi [...] vena più morbida e favolistica di Oddone, ma con punte di maggiore estro, si ricollegano gli affreschi del pilone di Ruffia (presso Savigliano una candelabra alla cui base sono un orso e un cane di profilo, già su un sottarco. L'iconografia delle ...
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CIPELLI, Giovanni Battista
Elpidio Mioni
Noto col nome accademico di Battista Egnazio, nacque a Venezia da umili origini nel 1478.
Fin dagli anni dell'adolescenza decise di abbracciare lo stato ecclesiastico [...] I e i discorsi commemorativi già ricordati, il trattato che dette maggiore fama all'autore fu il De Caesaribus libri tres (in aedibus de noxiis venenis... eiusdem de venenatis animalibus et rabioso cane, Venetiis 1516: il C. dedica il volume al ...
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DELLA TORRE, Giovanni Maria
Ugo Baldini
Nacque a Roma, secondo diverse fonti, il 16 giugno 1710 (ma l'iscrizione sottostante al suo ritratto pubblicato nelle Nuove osservazioni intorno la storia naturale [...] colti durante il regno di Carlo di Borbone. Esso è certo maggiore nel secondo caso, sia perché in quanto manuale enciclopedico la sono attestate sue esperienze con vari animali nella grotta del cane di Pozzuoli, e nel 1749 egli accompagnò Nollet per ...
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cane1
cane1 s. m. (f. cagna, v.) [lat. canis]. – 1. Mammifero domestico della famiglia dei canidi (Canis lupus), con pelo più o meno folto e di vario colore, dimensioni e caratteristiche diverse a seconda delle numerosissime varietà, le quali...
canìcola (ant. canìcula) s. f. [dal lat. canicŭla «cagnolino» (dim. di canis «cane»), nome dato anticamente, e ancora oggi nell’uso letter., alla stella Sirio del Cane maggiore]. – Il periodo del massimo caldo, corrispondente all’epoca nella...