L'Africa subsahariana nel II millennio d.C.
Peter J. Mitchell
Giovanna Antongini
Tito Spini
Samou Camara
Rodolfo Fattovich
Zoe Crossland
L'archeologia dell'africa dal 1000 d.c.: problemi, metodi, [...] inoltre rinvenuti due scheletri umani e i resti di un cane. I tumuli, di cui sarebbero autrici le popolazioni attuali piante erbacee e la zebra dominano i biomi della savana e dellepraterie, con specie maggiormente adattate ai climi siccitosi, ...
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Il consumo e i regimi alimentari
Renata Grifoni Cremonesi
Lucio Milano
Massimiliano Marazzi - Carla Pepe
Eugenia Salza Prina Ricotti
Roberta Belli Pasqua
Anthony C. King
Sauro Gelichi
Andrea Paribeni
Maria [...] -80), pp. 165-72; Ead., Cibi carbonizzati in livelli Tardo Minoici a Canea (Creta Occidentale), in SMEA, 23 (1982), pp. 135-40; P. e coreani e l'allevamento nell'ampia fascia dellepraterie e delle steppe che dalla Mongolia orientale giunge al fiume ...
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La preistoria e la protostoria dell'Africa
Rodolfo Fattovich
Marcello Piperno
Barbara E. Barich
Isabella Caneva
Tematiche, metodi di indagine e storia degli studi
di Rodolfo Fattovich
L'Africa è [...] dell'era quaternaria. La storia del popolamento dell'Africa infatti è stata sempre influenzata dalle condizioni ambientali, caratterizzate da deserti, foresta equatoriale, savane e praterie capra, pecora, maiale e cane) sono già ben rappresentate nel ...
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L'Africa subsahariana nel II millennio d.C.: repertorio alfabetico
Giovanna Antongini
Tito Spini
Zoe Crossland
Eric Huysecom
Alain Gallay
David W. Phillipson
Peter J. Mitchell
Andrea Manzo
Celeste [...] J. Mitchell
Villaggio agricolo, uno dei tanti sorti nelle praterie degli altipiani del bacino del Thukela, nel KwaZulu-Natal Tra i resti faunistici era presente anche il cane domestico; si tratta della più antica evidenza di questo animale a tutt' ...
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Il Neolitico in Cina
Xiaoneng Yang
Yan Sun
Fiorella Rispoli
Corinne Debaine-Francfort
Roberto Ciarla
Filippo Salviati
Zhang Chi
Marcello Orioli
Jian Leng
Lu Liedan
Annunziata Tramontano
Wang [...] un ambiente ben diverso dall'attuale (deserto e prateria). Di notevole interesse sono alcune ossa (scapole di . Questa fase più tarda vede lo sviluppo dell'agricoltura e dell'allevamento: al cane e maiale domestici si affiancano ora anche ovini ...
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Le Americhe e l'Oceania: dal popolamento alla formazione delle società complesse
Duccio Bonavia
Thomas R. Hester
Claude-François Baudez
Krzysztof Makowski Hanula
Gaetano Cofini
Il popolamento delle [...] Per quanto concerne infine le aree desertiche e di prateriadelle Ande Centrali e Meridionali, occorre distinguere tra le regioni trasporto: il lama e l'alpaca della famiglia dei Camelidi, oltre al cane (Canis familiaris), alla cavia (Cavia porcellus ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: Estremo Oriente
Sándor Bökönyi
Gli animali domestici dell'Estremo Oriente derivano da tre gruppi principali: il primo, quello dei caprovini, trae origine [...] praticata nelle praterie e nelle steppe del Kazakhstan, ebbe un ruolo fondamentale nell'evoluzione della fase secondaria sui caprovini, sui bovini e sul cane e, soprattutto, sullo spostamento delle mandrie su lunghe distanze. L'estrema ...
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prateria
praterìa s. f. [der. di prato]. – 1. Vasta estensione di terreno, per lo più pianeggiante, occupata da prati: ampia, immensa, sconfinata p.; le p. dell’America Settentrionale; talora anche sinon. di prato, per indicare genericam....
cane1
cane1 s. m. (f. cagna, v.) [lat. canis]. – 1. Mammifero domestico della famiglia dei canidi (Canis lupus), con pelo più o meno folto e di vario colore, dimensioni e caratteristiche diverse a seconda delle numerosissime varietà, le quali...