Tisiologo (Candia Lomellina 1897 - Roma 1983); prof. univ. dal 1940, ha insegnato tisiologia a Napoli e a Roma. È autore di importanti ricerche nel campo della chirurgia polmonare e del trattamento antibiotico [...] e chemioterapico delle manifestazioni tubercolari ...
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Architetto (Cortona 1521 - Candia 1570). Eresse (1540 circa) a Cortona la fortezza detta di Girifalco, e costruì (1555) a Umbertide la chiesa di S. Maria della Reggia (rifatta nel sec. 17º), che rivela [...] modi bramanteschi elaborati dal Sangallo. Il suo merito principale è però la fondazione (dal 1566), e la fortificazione, della città della Valletta (Malta), a difesa dell'isola contro i Turchi ...
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Teologo bizantino (Candia 1605 - Gerusalemme 1676), al secolo Nicola Pelopìdis (Πελοπίδης). Monaco nel convento di S. Caterina del Sinai, eletto patriarca di Gerusalemme (1661), approvò la confessione [...] di fede di Pëtr Mohila; nel 1669 rinunciò al patriarcato, ma rimase in Gerusalemme e partecipò al concilio contro Cirillo Lùkaris (1672). È noto soprattutto per scritti contro il papato (Περὶ τῆς ἀρχῆς ...
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Matematico e cosmografo veneziano (Candia 1537 - Venezia 1604). Processato dal S. Uffizio (1587) per stregoneria, fu condannato al carcere. Il suo lavoro matematico più importante è Admirandum illud geometricum [...] problema ecc. (1586), in cui tratta principalmente degli asintoti dell'iperbole; da ricordare la sua Cosmographia (1585, trad. it. 1607) e alcune traduzioni, tra cui quella del commento di Proclo a Euclide ...
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Figlio (Parigi 1616 - Candia 1669) di Cesare di Vendôme; compromesso nella cospirazione di Cinq-Mars, si ritirò a Vendôme, ritornando a corte soltanto dopo la morte del Richelieu. Imprigionato (1643-48) [...] per la sua ostilità al Mazzarino, durante la Fronda divenne popolarissimo tra il popolino di Parigi (era detto il roi des Halles); amnistiato (1650), divenne intendente generale della navigazione; diresse ...
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Umanista (Candia 1465 - Venezia 1535), figlio di Michele. Entrato prima del 1492 nello stato ecclesiastico e convertitosi poi dall'ortossia al cattolicesimo, nel 1514 fu nominato da Leone X arcivescovo [...] di Monemvasia (in questa occasione assunse il nome Arsenio) ma per l'ostilità dei Greci dovette abbandonare la sua sede, dove poté tornare solo nel 1525 circa. Fu rettore del Collegio greco di Firenze ...
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Letterato (Candia 1552 circa - Padova 1625). Fu lettore di filosofia a Perugia (1590-93), a Roma (1594-99) e infine (1600-23) di lettere classiche a Padova. Gesuita, uscì dalla Compagnia nel 1596, quasi [...] certamente per dissensi filosofici e teologici (un suo commento al Timeo di Platone letto alla Sapienza nel 1594 fu sconsigliato dalle autorità ecclesiastiche nel 1596 e una sua operetta sulla grazia divina ...
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Medico e filosofo ebreo (Candia 1460 circa - ivi dopo il 1491), noto anche come Helias Cretensis; studiò e insegnò a Padova, dove ebbe (1480-82) come discepolo G. Pico della Mirandola (per il quale compose [...] molti dei suoi scritti, per lo più parafrasi e commenti di Averroè), che egli seguì poi a Firenze e a Perugia. Nella sua opera principale, Bĕḥīnath ha-Dāth ("Esame della religione", pubbl. 1629), egli ...
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Tenore (Cagliari 1810 - Roma 1883). Studiò al conservatorio di Parigi con G. M. Bordogni. Esordì all'Opéra di Parigi (1838) in Roberto il Diavolo. Cantò nei principali teatri d'Europa, in un vasto repertorio da Mozart a Verdi ...
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Medico, filosofo e matematico ebreo (Candia 1591 - Praga 1655). Studiò all'univ. di Padova, ove ebbe come maestro Galileo. Nei suoi scritti scientifici e filosofici in cui sono utilizzate dottrine cabbalistiche, [...] mira a una critica dell'aristotelismo sulla base di un costante richiamo alla conoscenza empirica ...
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candire1
candire1 v. tr. [der. di candi] (io candisco, tu candisci, ecc.). – Preparare frutta facendola bollire in uno sciroppo zuccherino, per impregnarla di zucchero e impedirne l’alterazione. ◆ Part. pass. candito, soprattutto come agg....