PIANTAVIGNA, Gian Maria
Stefano L'Occaso
PIANTAVIGNA, Gian Maria. – Figlio di Giovan Battista, nacque, forse a Bologna, probabilmente entro il 1520; il padre, intagliatore, operò a lungo nel Bresciano, [...] , si tratta dell’impegno più rilevante dell’artista. La struttura, di carattere sostanzialmente architettonico, è impreziosita da festoni, candelabre e grottesche.
Il 10 agosto 1563 un «M.ro Hieronimo trebesco da Gusago» si impegnò a intagliare la ...
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LONGHI, Luca
Giordano Viroli
Nacque il 14 febbr. 1507 a Ravenna, da Francesco di Andrea e da Antonia di Vincenzo da Cunio, secondo di tre fratelli destinati tutti a divenire pittori (Bernicoli, pp. [...] aperte in arcate o flesse in concavità absidali affiancate da paraste ornate da specchiature dorate e impreziosite da candelabre e grottesche non dissimili da quelle degli Zaganelli, ancor più che di Palmezzano. Appare evidente l'esigenza del ...
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INDIVINI, Domenico
Patrizia Peron
Nacque intorno al 1445 a San Severino Marche da Antonello (Antonio) di Nicola e da Margherita di Domenico Malatesta.
La famiglia proveniva da Elcito, località nei pressi [...] . I motivi delle tarsie documentano la piena adesione alle iconografie ornamentali care al Rinascimento, in particolare nelle candelabre a sottili racemi vegetali.
Fu probabilmente la maestria espressa nel coro sanseverinate a diffondere la fama dell ...
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GAVIGNANI, Giovanni
Alfonso Garuti
Figlio di Bernardino e Margherita Mazzoccoli, nacque a Carpi nel 1632 (Garuti, in Cabassi, p. 209 n. 207) e non nel 1615 come indicato da Cabassi (p. 93), in una famiglia [...] compostezza con riferimenti nei decori a racemi e fregi a elementi rinascimentali. La superficie appare divisa verticalmente da candelabre in tre specchiature. Nella centrale è sempre l'immagine sacra derivata da incisioni coeve (per esempio da opere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Poco dopo la morte di Lorenzo de’ Medici nel 1492, Firenze attraversa una grave crisi [...] quello che è stato definito lo “stile alessandrino” (dal nome di Alessandro VI Borgia) sovraccarico di grottesche e candelabre, che in quegli anni trionfa nelle opere romane di Pinturicchio. È proprio contro affreschi come questi, contro il dilagare ...
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FRULLINI, Luigi
Emanuela Bianchi
Nacque a Firenze il 25 marzo 1839 da Agostino e Maria Osti. Avviato dal padre al mestiere di intagliatore, frequentò l'Accademia di belle arti, probabilmente sotto la [...] dal ministero della Pubblica Istruzione dell'Impero austro-ungarico; un mobile-libreria a vetri; un camino; alcune candelabre; cornici; stipetti intagliati in stile cinquecentesco; animali fantastici; saggi d'ornato (parte di queste opere è ...
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PIERVITTORI, Mariano
Francesco Santaniello
– Nacque a Tolentino il 16 dicembre 1818 da Vincenzo, maniscalco, e da Anna Belforti. Nel 1822 si stabilì con la famiglia a Foligno, dove, tra la fine degli [...] da un sorprendente repertorio di motivi ornamentali rielaborati da modelli cinquecenteschi, seicenteschi o neoclassici (grottesche, candelabre, festoni di fiori e frutti, medaglioni a grisaille, panoplie).
Sul finire degli anni Settanta, deluso ...
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EUSTACHIO (al secolo Tommaso di Baldassarre)
Luba Eleen
Nacque a Firenze nel 1473, da monna Apollonia e da Baldassarre di Tommaso di Gherardo, sarto, abitante vicino all'ospedale degli Innocenti con [...] a volute, che proseguono intorno al testo scritto; simmetriche ornamentazioni con tralci di vite: foglie di acanto, urne, candelabre, putti che sorreggono tondi, compaiono sempre insieme col marchio composto di rose tutte uguali e ritratti di figure ...
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FALCONETTO (Falconeto), Giovanni Maria
Enrico Maria Guzzo
Figlio del pittore Iacopo (I), nacque a Verona nel 1468 c.: è il più famoso rappresentante di una vera e propria dinastia di artisti (cfr. la [...] Benaglio), con i modi tipologici e grafici delle opere più tarde, mentre la stessa esuberante decorazione a candelabre vegetali sulle lesene che suddividono le scene, già aggiornata sul repertorio rinascimentale, ma tanto fitta e calligrafica ...
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GAMBERELLI, Antonio, detto Antonio Rossellino
Carlo La Bella
Figlio dello scalpellino Matteo di Domenico del Borra e di Mea, nacque probabilmente a Settignano, città d'origine della famiglia, nel 1427 [...] del XV sec. tornata in luce a Pistoia, in Il Messaggero toscano, 27 dic. 1916; A. Marquand, A. Rossellino's Madonna of the Candelabra, in Art in America, VII (1919), pp. 198-206; Id., The Barney Madonna with adoring angels by A. Rossellino, in Art ...
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candelabro
s. m. [dal lat. candelabrum, der. di candela «candela»]. – 1. Sostegno artisticamente foggiato che, nei vecchi sistemi d’illuminazione, serviva da supporto alla sorgente luminosa a combustione. 2. In botanica, albero a c., l’albero...
viticcio
vitìccio s. m. [der. di vite1, forse già presente in lat. nella forma *viticeus]. – 1. a. Nome con cui si indicano comunem. i cirri (v. cirro), organi di attacco della vite e di altre piante rampicanti. b. Nome tosc. della pianta...