Architetto di origine spagnola (Madrid 1910 - Durham, North Carolina, 1997). Decisiva per la sua formazione è stata l'esperienza di E. Torroja, con il quale ha lavorato nel Frontón Recoletos di Madrid, affrontando subito il problema della tecnica delle vele a cemento, che avrebbe costituito l'indirizzo fondamentale della sua pratica architettonica. In seguito alla guerra civile spagnola emigrò (1939) ...
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Pittore e incisore olandese (Made 1643 - L'Aia 1706), allievo di S. van Hoogstraten e di G. Dou; dipinse con successo ritratti e scene di genere, con effetti di luce di candela, di grande eleganza formale [...] e notevole abilità tecnica (Un uomo offre dell'oro a una fanciulla, Londra, National Gallery) ...
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KALIKLEAS (Καλικλέας; Καλλικλῆς)
M. B. Marzani
Ceramista del secondo venticinquennio del VII sec. a. C. che firma un candeliere da Itaca, del tipo delle oinochòai protocorinzie. Che si tratti di un recipiente [...] usato per introdurvi una candela, si deduce dal lungo collo, adatto appunto a questo scopo; l'allargamento dello stesso alla sommità doveva servire per le gocce di cera. Non è probabile che si tratti di un porta-fiaccola, se si considera il manico ...
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Pittore (Vienna 1907 - Città di Messico 1959). Studiò filosofia e pittura in Francia, Germania e Italia e si stabilì nel 1928 a Parigi, dove fece parte (1932-35) del gruppo Abstraction-Création. Aderì [...] poi al movimento surrealista, dipingendo con la tecnica del fumage (usando le tracce della fiamma di una candela). Nel 1939 si trasferì in Messico, dove organizzò con A. Breton una mostra surrealista (1940) e fondò la rivista Dyn. Le sue ultime opere ...
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Vedi LUCERNA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LUCERNA
H. Menzel
J. Elgavish
H. Menzei
H. Menzel
J. Elvagish
La l. (λύχνος, lychnus, lucerna) è un utensile nel quale si brucia, per produrre la luce, [...] in forma di coppa trovata nella grotta La Mouthe è stata infatti definita una lucerna. Accanto alla l. si mantenne anche la candela, non però in Grecia, ma in Italia, dove una estesa industria della cera favorì la sua fabbricazione e, per conseguenza ...
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BITTI, Bernardo (Aloisio Bernardo Giovanni Democrito)
José De Mesa
Teresa Gisbert
Figlio di Paolo e di una Cornelia, nacque a Camerino nel 1548. Studiò pittura a Roma e nel 1568 entrò nella Compagnia [...] S. Francesco Saverio. Poco dopo si recò a Arequipa nella valle peruviana, ove rimangono una Resurrezione e due Vergini della candela. Nel 1605 era a Huamanga (oggi Ayacucho), nella cui chiesa della Compagnia - fondata da poco - lasciò due tele.
Il B ...
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Pittore (Utrecht 1590 - ivi 1656), il più noto dei seguaci nordici del Caravaggio. Allievo di A. Bloemaert, fu in Italia dal 1610 al 1622. A Roma, dove fu protetto dal card. Scipione Borghese e dal marchese [...] soprannome "delle Notti" gli venne dalla predilezione per le scene notturne, rappresentazioni di scene sacre o di genere a luce di candela (Natività, del 1621, agli Uffizi), che contribuiscono a definire la scuola di Utrecht e preludono a J. Vermeer. ...
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Pittore e scultore (Moneglia 1527 - Madrid 1585). Scolaro e collaboratore del padre, Giovanni (1495-1577 circa), negli affreschi di pal. Doria (ora prefettura di Genova). Attento all'arte di Perin del [...] . E ancora sono da ricordare La Pietà, nella chiesa di Carignano, gli intensi notturni (Cristo davanti a Caifa, Madonna della candela a pal. Bianco, varie versioni del Presepe) e i numerosi e incisivi disegni. Nel 1583 fu chiamato da Filippo II per ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] , tra i molti oggetti sono menzionati anche due c. a dodici luci (dodekaphótia) dinnanzi all'icona di Cristo e sei c. con candele di 8 libbre nel coro, dove era un altro grande c. in prossimità del sýnthronon. Non meno importante è l'inventario del ...
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ENCAUSTO
M. Cagiano de Azevedo
Sistema di pittura con i colori mescolati alla cera e che quindi per essere usati devono venir liquefatti dal calore (v. enkaustès).
La letteratura sull'e. nell'antichità [...] uno scaldino pieno di brace in modo da uguagliare la superficie e fare penetrare la cera; infine sulla superficie si strofini una candela e si sfreghi poi con un panno pulito con il procedimento normale per la gànosis". Press'a poco ripete le stesse ...
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candela
candéla s. f. [lat. candēla, der. di candēre «esser bianco, splendere»]. – 1. Cilindro di cera, stearina, sego, paraffina, o miscela di tali sostanze, contenente all’interno un lucignolo di fibra vegetale che, acceso, dà fiamma e quindi...
candeliere
candelière (ant. e tosc. candellière) s. m. [der. di candela]. – 1. Utensile per sostenere una candela, consistente, nei tipi più moderni e pratici, in un semplice sostegno fissato su un piede a forma di piatto. Locuzioni: servire...