PIERVITTORI, Mariano
Francesco Santaniello
– Nacque a Tolentino il 16 dicembre 1818 da Vincenzo, maniscalco, e da Anna Belforti. Nel 1822 si stabilì con la famiglia a Foligno, dove, tra la fine degli [...] da un sorprendente repertorio di motivi ornamentali rielaborati da modelli cinquecenteschi, seicenteschi o neoclassici (grottesche, candelabre, festoni di fiori e frutti, medaglioni a grisaille, panoplie).
Sul finire degli anni Settanta, deluso ...
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EUSTACHIO (al secolo Tommaso di Baldassarre)
Luba Eleen
Nacque a Firenze nel 1473, da monna Apollonia e da Baldassarre di Tommaso di Gherardo, sarto, abitante vicino all'ospedale degli Innocenti con [...] a volute, che proseguono intorno al testo scritto; simmetriche ornamentazioni con tralci di vite: foglie di acanto, urne, candelabre, putti che sorreggono tondi, compaiono sempre insieme col marchio composto di rose tutte uguali e ritratti di figure ...
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FALCONETTO (Falconeto), Giovanni Maria
Enrico Maria Guzzo
Figlio del pittore Iacopo (I), nacque a Verona nel 1468 c.: è il più famoso rappresentante di una vera e propria dinastia di artisti (cfr. la [...] Benaglio), con i modi tipologici e grafici delle opere più tarde, mentre la stessa esuberante decorazione a candelabre vegetali sulle lesene che suddividono le scene, già aggiornata sul repertorio rinascimentale, ma tanto fitta e calligrafica ...
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GATTI, Bernardino, detto Sojaro
Francesco Mozzetti
Nacque forse a Pavia intorno al 1495 da Rolando, di professione bottaio, e da Maddalena de' Grandi. Plausibilmente dalla versione dialettale del mestiere [...] . Massari, in Giulio Romano pinxit et delineavit (catal.), a cura di S. Massari, Roma 1993, pp. 76 s.; J. Biscontin, Antique candelabra in frescoes by B. G. and a drawing by Giulio Romano, in Journal of the Warburg and Courtald Institutes, LVII (1994 ...
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COZZARELLI (Cozzarello), Iacopo (Giacomo)
Maria Pedroli
Figlio di Bartolomeo di Marco, nacque a Siena il 20 nov. 1453. Fu pittore, architetto e scultore, attività quest'ultima che lo rese famoso: "opifex [...] , non più esistente, che conteneva il corpo del defunto, coronato da una nicchia riccamente decorata con snelli stucchi a candelabre, foglie d'acanto, teste di putti e mascheroni e, dipinto sullo sfondo, il paesaggio del Golgota; resta soltanto il ...
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LANZANI (Lanzano), Bernardino
Susanna Falabella
Nacque a San Colombano al Lambro, nel Milanese, forse intorno al 1460, come si deduce dai primi dati certi a lui riferibili (Fanciulli Pezzini, 1950, [...] la presenza del Maestro delle Storie di s. Agnese con ogni probabilità responsabile delle raffinate lesene a candelabre e grottesche su fondo giallo (Tanzi, pp. 219 s.).
Cronologicamente contigua dovrebbe ritenersi l'esecuzione del polittico ...
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FERRARI, Euseibio
Giovanni Romano
Originario probabilmente di Vercelli, figlio di Bernardino di Pezzana, è con tutta verosimighanza da identificare con il "magistro Eusebio fabricatori", responsabile [...] di battesimo risulta anche il "magister" Gerolamo da Novara, forse il Gerolamo Tornielli novarese che aveva decorato con candelabre e grottesche antichizzanti l'interno della chiesa di S. Sebastiano a Biella. progettata dal F.; l'anno successivo ...
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PESTAGALLI, Giuseppe Prospero Ambrogio
Giovanna D'Amia
PESTAGALLI, Giuseppe Prospero Ambrogio. – Nacque a Milano il 16 aprile 1813, primogenito di Pietro, ingegnere-architetto, e da Caterina Gaspardini [...] in corso Magenta, dove l’opzione per lo stile bramantesco fu confermata nelle modanature decorative e nelle colonnine a candelabra che caratterizzano la facciata in pietra rossa di Angera.
Pur giudicando l’effetto un po’ monotono, Tito Vespasiano ...
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GAGGINI (Gagini), Antonello
Rita Bernini
Figlio di Domenico, scultore di origine ticinese trapiantato in Sicilia, e della seconda moglie di questo, Caterina, nacque a Palermo nel 1478. La data si ricava [...] sarebbe riconoscibile in alcune decorazioni a grottesche dei pilastri, che si ritroverebbero ripetute nei motivi delle candelabre presenti nella tribuna della cattedrale di Palermo, il maggior impegno professionale intrapreso dal G., proprio subito ...
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COMPAGNINI, Raimondo
Deanna Lenzi
Nacque a Paderno, località nelle vicinanze di Bologna, il 9 luglio 1714 da Giovan Battista ed Anna Maria Negroni. A Bologna si formò come architetto teatrale e civile, [...] da attribuire al C., e non al Bianconi, la scala a chiocciola e la piccola galleria ad essa adiacente, decorata con candelabre in stucco opera di D. Piò, forse su disegni del Bianconi (1772). In palazzo Merendoni (poi Aldrovandi, via Galliera, n. 26 ...
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candelabro
s. m. [dal lat. candelabrum, der. di candela «candela»]. – 1. Sostegno artisticamente foggiato che, nei vecchi sistemi d’illuminazione, serviva da supporto alla sorgente luminosa a combustione. 2. In botanica, albero a c., l’albero...
viticcio
vitìccio s. m. [der. di vite1, forse già presente in lat. nella forma *viticeus]. – 1. a. Nome con cui si indicano comunem. i cirri (v. cirro), organi di attacco della vite e di altre piante rampicanti. b. Nome tosc. della pianta...