Krukenberg, Friedrich Ernst. – Oftalmologo e ginecologo tedesco (n. Halle 1871 - m. 1946). Nato in una famiglia con una lunga tradizione di studi medici, nipote del patologo Peter e fratello dell'ortopedico [...] con l’oftalmologo K.T.P. Axenfeld, quindi con il patologo F.J. Marchand, che affiancò nelle sue ricerche sul cancro ovarico, e laureandosi infine in Oftalmologia. K. ha legato il suo nome alle metastasi nell'ovaio di carcinomi primitivi dello ...
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Medico francese (Villerest, Loire, 1884 - Parigi 1971), studiò radiologia all'Istituto Pasteur di Parigi, di cui divenne primario (1923). Direttore del Dipartimento di biologia e medicina dell'Istituto [...] (1951) al Collège de France, ha effettuato importanti scoperte nel campo della radiosensibilità degli organi normali e in quello dell'oncogenesi sperimentale, dimostrando il ruolo degli estrogeni nell'insorgenza del cancro della mammella. ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1991-2000
1991-2000
1991
Il sistema operativo Linux. Uno studente finlandese, Linus Torvalds, sviluppa il sistema operativo Linux. Il sistema può essere distribuito, [...] a replicare anche i centromeri, regioni del DNA essenziali nel processo di replicazione.
Il primo anticorpo monoclonale contro il cancro. La FDA americana approva l'uso del rituximab in pazienti con linfoma non-Hodgkin. Il rituximab è un anticorpo ...
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Paleopatologia
Arthur C. Aufderheide
La paleopatologia (composto del greco παλαιός, "antico", πάθος, "malattia", e λόγος, "studio") è la disciplina che studia le malattie di uomini e animali nell'antichità. [...] massa locale di osso reattivo che si presenta corrugato e più spesso del normale. Si è frequentemente affermato che il cancro fosse raro o assente nelle popolazioni antiche: forse perché la brevità dell'arco vitale non permetteva loro di arrivare a ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
Paolo Mazzarello
Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
A partire [...] il loro trattamento terapeutico. Se la patologia cellulare si era dimostrata importante per capire e descrivere la patogenesi del cancro non altrettanto si poteva dire per la sua eziologia. Virchow aveva attribuito lo sviluppo dei tumori a diversi ...
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Medicina
In patologia, neoformazione di piccole dimensioni, sessile o peduncolata, sporgente su una superficie mucosa (del naso, dello stomaco ecc.) e costituita da connettivo ricoperto da tessuto epiteliale [...] del ciclo cellulare, nelle funzioni del citoscheletro ecc. Benché non sia stata chiarita la relazione fra proteina APC e cancro colon-rettale, esistono prove che indicano un suo intervento sulla soppressione dell’oncogene MYC. La maggior parte delle ...
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Anatomopatologo, nato a Silkeborg (Jütland) il 23 aprile 1867, morto a Copenaghen il 30 gennaio 1928. Laureatosi in questa città nel 1890, e perfezionatosi nello studio della batteriologia e delle malattie [...] I suoi lavori più importanti si riferiscono alle malattie infettive (tubercolosi, difterite) e allo studio dell'etiologia del cancro, per il quale descrisse nel 1913 un particolare agente morboso (Spiroptera neoplastica) che sperimentalmente nel topo ...
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Genetica. Diagnosi genetiche
Giuseppe Novelli
L'identificazione e la diagnosi di malattia ereditaria sono la prerogativa essenziale per il controllo di quella patologia, per il suo trattamento e la [...] una mutazione in uno dei sei geni conosciuti correlati al cancro del colon presenta fino al 100% di possibilità di campione di donne (tra 35 e 68 anni di età) a rischio di cancro della mammella (stimato in ca. 25÷50%) da mutazioni dei geni BRCA1 e ...
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Biotecnologie
Alberto Albertini
sommario: 1. Introduzione. 2. Reazione di polimerizzazione a catena: a) principî generali; b) applicazioni. 3. Analisi dei genomi: a) principî e problematiche generali; [...] e sono in corso studi preclinici e clinici di alcune patologie umane che vanno dalle malattie del sistema ematopoietico al cancro e all'AIDS. Questi metodi possono essere raggruppati in due grandi categorie: i sistemi virali e quelli non virali (v ...
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cellula neoplastica
Cellula tumorale che sfugge ai meccanismi di controllo della proliferazione e segue un suo programma autonomo di riproduzione. Le cellule neoplastiche, inoltre, possono sviluppare [...] organi, le metastasi. La capacità di invadere i tessuti e di formare metastasi distingue il tumore maligno, cioè il cancro, da quello benigno. Le cellule cancerose tendono a evolvere spontaneamente verso un aumento dell’autonomia di crescita e della ...
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cancro1
cancro1 s. m. [lat. cancer -cri]. – 1. ant. Granchio: Vedeasi il c. l’ostrica ingannare (Pulci). 2. Una delle costellazioni dello Zodiaco (tra i Gemelli e il Leone), nel cui segno si trova il Sole al solstizio d’estate. In astrologia,...
cancro2 s. m. [dal lat. cancer -cri (v. la voce prec.), che ebbe anche questo sign., come il gr. καρκίνος]. – 1. Tumore maligno; in partic., nel linguaggio medico, il tumore maligno che prende origine dalle cellule epiteliali in una zona qualunque...