PROSTATA (XXVIII, p. 363)
Ermanno Mingazzini
Per le malformazioni congenite, per i traumi, per i rari tumori benigni, per i calcoli, per le infezioni croniche, rimangono consigliabili le cure già conosciute. [...] asportata dalla via alta (addominale), ma portandosi sull'organo al di fuori e al davanti la vescica.
Nel cancro prostatico lo stilbestrolo, associato o meno alla castrazione sottoalbuginea, rappresenta un enorme progresso nella terapia palliativa. L ...
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Genoma
Renato Dulbecco
Sommario: 1. Definizioni. 2. Costituzione del genoma nucleare. 3. Il Progetto Genoma. a) Premesse storiche. b) iI nuovo Progetto. 4. Le basi tecnologiche del Progetto. a) La conoscenza [...] di scoprire geni simili sia negli animali che nell'uomo. Si scoprì anche l'esistenza di geni ‛soppressori' del cancro, geni recessivi che ostacolano l'insorgenza o la progressione verso la malignità delle neoplasie (v. Knudson, 1986). Entrambi i ...
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FRANCO, Salomone Enrico Emilio
Alessandro Porro
Nacque a Trieste il 22 nov. 1881 da Giuseppe e da Ernesta Olper, in una famiglia sefardita la cui presenza era attestata a Padova e a Venezia già nei [...] dell'esofago…, in Arch. per le scienze mediche, XLV (1922), pp. 310-327; Sulla produzione del cancro e sul comportamento delle mastzellen nei topi trattati col catrame…, in Pathologica, XVI (1924), pp. 445-450, in collaborazione con C. Affonso; Sopra ...
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IONICI, SQUILIBRI
Giovanni Felice Azzone
Con riferimento al fondamentale concetto, in fisiologia, di omeostasi (v. App. IV, ii, p. 667), va ricordato che il mantenimento della vita richiede da parte [...] : le cause più comuni d'ipercalcemia sono l'iperparatiroidismo (85% adenomi benigni) e il cancro. Circa il 10% degli ammalati di cancro (specie i tumori polmonari, il mieloma e le leucemie) sviluppano un'ipercalcemia spesso come conseguenza ...
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POLMONE (XXVII, p. 711)
Paolo BIOCCA
Chirurgia (p. 715). - L'adozione sistematica dell'anestesia endotracheale a circuito chiuso, preconizzata in Italia fin da 90 anni or sono da D. Uffreduzzi (v. in [...] ; esse costituiscono oltre il 10% di tutti i blastomi e si può dire che nel sesso maschile stiano togliendo al cancro dello stomaco il suo triste primato di frequenza. Ciò non sembra legato solo ad un più sicuro riconoscimento della malattia, ma ...
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Problemi bioetici e alternative etiche
Carlo Augusto Viano
(Dipartimento di Discipline Filosofiche, Università degli Studi di Torino, Torino, Italia)
La bioetica è il tentativo di elaborare indirizzi [...] tutta l'attività di uomini che, dopo la rivoluzione scientifica e industriale, erano diventati una minaccia, "una specie di cancro" per la natura.
Il primo allarme di questo tipo era risuonato con la fine stessa della seconda guerra mondiale quando ...
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IZAR, Guido
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Milano l'8 nov. 1883 da Antonio, originario dei Pirenei, e da Adele Bellani. Dopo aver concluso gli studi superiori, si iscrisse alla facoltà di medicina e [...] neoplasia (La sierodiagnosi dei tumori maligni con la reazione meiostagmica, ibid., pp. 322-331, in collab. con M. Ascoli; Sierodiagnosi del cancro, in La Riforma medica, XLII [1926], pp. 697-700; si veda anche Enc. Italiana, XXII, pp. 782 s., s.v ...
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Feci
Daniela Caporossi
Red.
Le feci (dal latino faex, "feccia") rappresentano il materiale di scarto risultante dai processi di digestione e di assorbimento del nutrimento. Sono costituite per il 75% [...] sotto forma di massa fecale compatta; tale fenomeno è stato spesso messo in relazione con la maggiore incidenza di cancro al colon negli individui che vivono nei paesi industrializzati. Il colore e la consistenza delle feci presentano variazioni ...
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BASTAI, Pio
Ermanno Ferrario
Nato a Sestola (Modena) il 26 marzo 1888 da Vincenzo e da Oliva Amici, si laureò in medicina e chirurgia a Firenze nel 1913. Fino al 1915 frequentò l'istituto fiorentino [...] la arteriolopatia e la capillaropatia.
Non si può inoltre dimenticare l'importante contributo dato dal B. sull'eziopatogenesi del cancro bronchiale. Egli partì da un'osservazione estranea agli elementi clinici e di laboratorio a lui più consueti, il ...
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AUGENIO, Orazio
Loris Premuda
Nacque attorno al 1527 a Monte Santo (Marche) da Luigi, archiatra di Clemente VII. Si addottorò in medicina a Camerino o a Fermo. Ma sia prima sia dopo la laurea studiò [...] gli Epistolarum et consultationum libri XXIV, Venetiis 1592, nei quali si discetta della genesi dei calcoli vescicali e del cancro della mammefia, di ostruzioni epatiche e di terapie dell'ittero, di diabete e di isterismo. Risultano in armonia con ...
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cancro1
cancro1 s. m. [lat. cancer -cri]. – 1. ant. Granchio: Vedeasi il c. l’ostrica ingannare (Pulci). 2. Una delle costellazioni dello Zodiaco (tra i Gemelli e il Leone), nel cui segno si trova il Sole al solstizio d’estate. In astrologia,...
cancro2 s. m. [dal lat. cancer -cri (v. la voce prec.), che ebbe anche questo sign., come il gr. καρκίνος]. – 1. Tumore maligno; in partic., nel linguaggio medico, il tumore maligno che prende origine dalle cellule epiteliali in una zona qualunque...