comportamento ipermutabile
Andrea Levi
Caratteristica delle cellule cancerose, il cui patrimonio genico è alterato rispetto alle cellule normali in seguito ad aneuploidia (alterato numero di cromosomi), [...] opinioni contrastanti che considerano l’ipermutabilità come una conseguenza e non una causa della formazione di tumori). Il cancro, infatti, è assimilato a un processo evolutivo in cui, attraverso la selezione di mutazioni vantaggiose, le cellule ...
Leggi Tutto
. Succedanei, ottenuti per via sintetica, degli ormoni follicolari naturali. Più appropriata sembrerebbe la denominazione di "estrogeni artificiali", anche in considerazione del fatto che per qualche termine [...] hanno in comune con gli estrogeni naturali (deficiente attività ovarica, castrazione, menopausa ecc.) si è di recente aggiunto il trattamento del cancro della prostata: gl'indubbî benefici sembrano da riportarsi ad azione esclusivamente sintomatica. ...
Leggi Tutto
cromatina
Andrea Levi
Il complesso tra il DNA, che contiene l’informazione genetica, e quelle proteine che controllano l’organizzazione tridimensionale della doppia elica di esso. Il genoma umano è [...] ’espressione genica e come tale è centrale nella fisiologia cellulare e in molte patologie, prima di tutto il cancro. La cromatina deve rispondere a due requisiti apparentemente discordi: da una parte deve essere una struttura dinamica, modificabile ...
Leggi Tutto
Sigla della proteina codificata dal gene oncosoppressore TP53 localizzato sul cromosoma 17p13.1. La proteina p53 rileva la presenza di DNA danneggiato e arresta le cellule nella fase G1 del ciclo cellulare, [...] le più comuni mutazioni riscontrate nei tumori umani e si verificano in più del 50% di tutti i tipi di cancro, in particolare nei tumori del cervello, del seno, dello stomaco, del fegato, del polmone, delle ovaie, della prostata, negli osteosarcomi ...
Leggi Tutto
organismo transgenico
Giuseppina Barsacchi
Organismo vegetale o animale il cui genoma è stato sottoposto a particolari modificazioni artificiali; meno propriamente, viene definito anche geneticamente [...] espressi in specifiche popolazioni cellulari di organismi transgenici per facilitare la ricerca sui meccanismi che provocano il cancro e altre malattie. Possono essere generati inoltre organismi in grado di produrre molecole per uso farmaceutico ...
Leggi Tutto
VIRUS
Angelo Carere
Generalità. - Negli ultimi 30 anni la virologia ha avuto uno sviluppo enorme portando contributi fondamentali alla biologia e alla medicina; ciò è dimostrato anche dal fatto che [...] Il v. EB (Epstein-Barr) è un herpesvirus che può causare la mononucleosi infettiva e può anche essere associato a casi di cancro umano (linfoma di Burkitt e carcinoma-naso-faringeo); esso è portato in una forma cronica asintomatica da molti uomini (G ...
Leggi Tutto
TEMIN, Howard Martin
Luciana Fratini
Biologo statunitense, nato a Filadelfia, Pennsylvania, il 10 dicembre 1934. Conseguì il dottorato (Ph. D.) al California Institute of Technology di Pasadena, lavorando [...] (che T. fece contemporaneamente a D. Baltimore, ma indipendentemente da lui), che ha grande importanza per gli studi sulla genesi del cancro, gli è stato conferito nel 1975 il premio Nobel per la fisiologia o la medicina, insieme con D. Baltimore e R ...
Leggi Tutto
Radicali liberi: biologia e patologia
Giuseppe Rotilio
Radicale libero è una qualsiasi specie chimica, atomo o molecola, di natura organica o inorganica, che, avendo elettroni spaiati nei suoi orbitali, [...] di progressione) o la terapia. Mentre nella prima fase domina il ruolo mutageno dei ROS (è assodato il rapporto fra cancro e presenza nell'ambiente di condizioni note per la loro capacità di produrre radicali, come l'inquinamento chimico o quello ...
Leggi Tutto
medicina genomica
Disciplina che studia le funzioni e le interazioni tra tutti i geni del genoma, e la loro interazione con fattori ambientali. L’evoluzione delle conoscenze sulla struttura e il funzionamento [...] , inoltre, che esistono genotipi caratterizzati da maggiore suscettibilità verso alcune malattie: per es., alcuni tipi di cancro, di diabete, di malattie cardiovascolari, obesità, asma. Gli individui che hanno una predisposizione genetica (spesso ...
Leggi Tutto
radicale lìbero Atomo o aggruppamento di atomi originato dalla rottura di una molecola in corrispondenza di un legame di valenza formato da una coppia di elettroni, uno solo dei quali resta su ognuno dei [...] di progressione) o la terapia. Mentre nella prima fase domina il ruolo mutageno dei ROS (è assodato il rapporto fra cancro e presenza nell’ambiente di condizioni note per la loro capacità di produrre radicali, come l’inquinamento chimico o quello ...
Leggi Tutto
cancro1
cancro1 s. m. [lat. cancer -cri]. – 1. ant. Granchio: Vedeasi il c. l’ostrica ingannare (Pulci). 2. Una delle costellazioni dello Zodiaco (tra i Gemelli e il Leone), nel cui segno si trova il Sole al solstizio d’estate. In astrologia,...
cancro2 s. m. [dal lat. cancer -cri (v. la voce prec.), che ebbe anche questo sign., come il gr. καρκίνος]. – 1. Tumore maligno; in partic., nel linguaggio medico, il tumore maligno che prende origine dalle cellule epiteliali in una zona qualunque...