Chirurgo, nato nel 1842 a Trautenau, morto nel 1916 a Heidelberg. Allievo della scuola del Billroth, nel 1871 professore di chirurgia a Freiburg e pochi anni dopo a Heidelberg, ove rimase oltre trent'anni. [...] , sulle ernie, sull'estirpazione vaginale dell'utero, sulla calcolosi biliare. Si dedicò con passione allo studio del cancro, fondando nel 1906 un istituto apposito dal quale sono usciti lavori importantissimi nei riguardi delle tecniche operatorie e ...
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Biologo, nato a New York il 7 marzo 1938. Conseguì il dottorato con una tesi in virologia, alla Rockefeller University di New York, nel 1964. Dal 1965 al 1968 fu ricercatore presso l'istituto Salk per [...] (Massachusetts Institute of Technology) come professore di microbiologia, poi di biologia; dal 1974 lavora al Centro per le ricerche sul cancro, diretto da S. Luria, allo stesso MIT. Nel 1975 gli è stato conferito il premio Nobel per la fisiologia e ...
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eticheggiante
agg. (iron.) Che vorrebbe risultare morale.
• La stessa grande questione della mafia e dell’antimafia, a esempio, non può continuare a essere declinata in termini eticheggianti e giudiziari. [...] resto una lunga esperienza storica insegna, non sono da sole sufficienti a incidere risolutivamente sulle cause profonde del cancro mafioso. (Giovanni Fiandaca, Repubblica, 28 giugno 2007, Palermo, p. I) • Rispettiamo anche una donna che non ce la ...
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screening
Controllo sanitario eseguito su una popolazione o su singoli gruppi o categorie per consentire la diagnosi precoce di determinate malattie e condizioni morbose. Programmi di s. sono ad es. [...] di rischio cardiovascolare (misurazione della pressione arteriosa, dei livelli ematici di colesterolo, ecc.), per la diagnosi precoce del cancro del colon (ad es. attraverso la ricerca del sangue occulto nelle feci). Alcuni programmi di s. sono ...
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Krukenberg, Friedrich Ernst. – Oftalmologo e ginecologo tedesco (n. Halle 1871 - m. 1946). Nato in una famiglia con una lunga tradizione di studi medici, nipote del patologo Peter e fratello dell'ortopedico [...] con l’oftalmologo K.T.P. Axenfeld, quindi con il patologo F.J. Marchand, che affiancò nelle sue ricerche sul cancro ovarico, e laureandosi infine in Oftalmologia. K. ha legato il suo nome alle metastasi nell'ovaio di carcinomi primitivi dello ...
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Medico francese (Villerest, Loire, 1884 - Parigi 1971), studiò radiologia all'Istituto Pasteur di Parigi, di cui divenne primario (1923). Direttore del Dipartimento di biologia e medicina dell'Istituto [...] (1951) al Collège de France, ha effettuato importanti scoperte nel campo della radiosensibilità degli organi normali e in quello dell'oncogenesi sperimentale, dimostrando il ruolo degli estrogeni nell'insorgenza del cancro della mammella. ...
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RÍO DE ORO (A. T., 109-110-111)
Attilio Mori
Territorio costiero dell'Africa occidentale che si estende lungo l'Atlantico a sud del Marocco, fino alla base della penisoletta che chiude a ovest la Baia [...] lat. N. Il nome deriva da quello della profonda insenatura che si apre sulla costa medesima poco a nord del Tropico del Cancro, sulla quale, come su altri punti del litorale adiacente, si erano, sino dalla metà del sec. XV, stabiliti i Portoghesi che ...
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paclitaxel
Farmaco antitumorale ad attività antimitotica. Agisce ostacolando la depolimerizzazione della tubulina e quindi stabilizzando i microtubuli, impedendo che il processo di divisione cellulare [...] che in quelle cancerose, l’effetto del farmaco si esplica principalmente verso queste ultime. Il p. è indicato nel trattamento del cancro dell’ovaio, della mammella, del polmone non a piccole cellule, e nel sarcoma di Kaposi associato all’AIDS. Il p ...
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MINICH, Angelo
Agostino Palmerini
Chirurgo, nato nel 1817 a Venezia, ivi morto nel 1893. Compì a Vienna gli studî di medicina iniziati a Padova e a Pavia. Nel 1845 ebbe la cattedra di clinica chirurgica [...] di Venezia.
Pubblicò importanti lavori in diversi campi della chirurgia: sulla patologia dell'osso mascellare, sul cancro del velo pendulo, sulla litiasi vescicale, sugli apparecchi chirurgici, sugl'innesti cutanei, sull'osteomielite, sull'embolismo ...
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È il vomito di sangue. Si verifica tutte le volte in cui un vaso si rompe, per azione traumatica o per un'altra causa patologica, in quel tratto del tubo digerente che va dalla faringe allo stomaco. Le [...] cause più frequenti che la producono sono: varici esofagee o gastriche, specialmente nella cirrosi epatica, ulceri e cancro dello stomaco. Si può avere ematemesi anche per parziale reflusso nello stomaco d'una copiosa emorragia da ulcera duodenale. ...
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cancro1
cancro1 s. m. [lat. cancer -cri]. – 1. ant. Granchio: Vedeasi il c. l’ostrica ingannare (Pulci). 2. Una delle costellazioni dello Zodiaco (tra i Gemelli e il Leone), nel cui segno si trova il Sole al solstizio d’estate. In astrologia,...
cancro2 s. m. [dal lat. cancer -cri (v. la voce prec.), che ebbe anche questo sign., come il gr. καρκίνος]. – 1. Tumore maligno; in partic., nel linguaggio medico, il tumore maligno che prende origine dalle cellule epiteliali in una zona qualunque...