La grande scienza. Epidemiologia
Paolo Vineis
Epidemiologia
L'epidemiologia è lo studio della distribuzione e dei determinanti della salute e della malattia nelle popolazioni. La semplice descrizione [...] fumo di tabacco, responsabile di circa il 30% di tutte le morti per cancro nei paesi occidentali; i cancerogeni professionali come l'amianto, alcune ammine aromatiche, alcuni metalli pesanti (cromo, arsenico, nickel); le radiazioni ionizzanti e altre ...
Leggi Tutto
Tossicità
Sonia Radice
Francesco Clementi
Con il termine tossicità si intende la capacità di uno xenobiotico, cioè di una sostanza estranea alla normale nutrizione e al normale metabolismo di un organismo [...] ; nella tossicità cronica, invece, gli effetti ritardati si evidenziano solo dopo un certo periodo di tempo (per es. gli effetti cancerogeni hanno un lungo periodo di latenza che nell'uomo può arrivare anche a 20-30 anni). Un altro aspetto importante ...
Leggi Tutto
Biomateriali
Serenella Salinari
Come biomateriali vengono generalmente definite sostanze (diverse dai farmaci), o combinazioni di sostanze, di origine naturale o sintetica, che possono essere impiegate [...] a espellere un corpo estraneo attraverso processi infiammatori o ad assorbirlo con produzione di sostanze tossiche e/o cancerogene; assenza di fenomeni di rigetto, che sono comunque molto minori, nel caso di materiali artificiali, rispetto a quelli ...
Leggi Tutto
TOSSINE
Nicola Orsi
(XXXIV, p. 112; App. II, II, p. 1009)
Con il nome di t. vengono indicate in medicina e in biologia numerosissime sostanze prodotte da organismi viventi, capaci di svolgere, secondo [...] di trasformazioni metaboliche che avvengono negli organismi animali superiori, da queste aflatossine possono essere generati prodotti cancerogeni che assumono particolare pericolosità per la specie umana. Nell'uomo inoltre in alcuni casi queste ...
Leggi Tutto
Farmacologia
Pietro Di Mattei
di Pietro Di Mattei
Farmacologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Posizione concettuale della farmacologia nel Novecento. 3. I temi della farmacologia nel Novecento. 4. I [...] , effetti anche assai gravi sull'embriogenesi (focomelie, ecc.), induzione di assuefazioni e ‛stati di bisogno', effetti cancerogeni, ecc. La possibilità dell'insorgenza di malattie iatrogene ha imposto la necessità di una maggiore cautela nell ...
Leggi Tutto
Farmacologia e sperimentazione animale
Silvio Garattini
sommario: 1. Premesse generali. 2. Gli argomenti degli oppositori. a) Differenze e similitudini tra l'uomo e gli animali. b) Le tecniche alternative. [...] test in vivo, molto spesso sul topo.
Molto più preoccupanti sono naturalmente i ‛falsi negativi' (sostanze non cancerogene in vitro, ma cancerogene in vivo) perché danno un senso di falsa sicurezza. La negatività di queste sostanze in vitro dipende ...
Leggi Tutto
Caratteristica essenziale dei chemioterapici è l'azione selettiva, la capacità che hanno, e che li differenzia dagli antisettici, di agire su un agente morboso, senza provocare sofferenze somatiche di [...] di covalenza con gli acidi nucleici di cellule tumorali in fase riproduttiva; sono potenziali farmaci mutageni e cancerogeni. Gli alcaloidi della vinca rosa (vinblastina e vincristina usati specialmente nelle leucemie linfatiche acute e nei linfomi ...
Leggi Tutto
LEUCEMIA (XXI, p. 2; App. II, 11, p. 190)
Edoardo STORTI
Negli ultimi 10 anni la malattia leucemica è stata oggetto, in tutto il mondo, di un intensissimo fervore di ricerche, giustificate sia dall'inesorabilità [...] e coll.; J. Engelbreth-Holm e coll.; E. Storti e coll.). La leucosi può venire indotta nel topo anche da idrocarburi cancerogeni, da radiazioni Roentgen o da estrogeni.
In ogni caso, lo stesso agente leucemogeno - a seconda della via e delle modalità ...
Leggi Tutto
Biologia
Organismo eucariote, filamentoso, immobile, che trae il proprio nutrimento da altri organismi, vivi o in decomposizione. I f. si differenziano dagli organismi animali perché privi di apparati [...] la produzione di aflatossine che si inseriscono nella struttura degli acidi nucleici, agendo come mutageni e cancerogeni. La loro attività si esplica soprattutto nel fegato, dove vengono metabolizzate e trasformate in composti instabili fortemente ...
Leggi Tutto
Lo stato di sofferenza di un organismo in toto o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, e il complesso dei fenomeni reattivi che ne derivano. Elemento essenziale del concetto di m. è la [...] questi rischi sono l’agricoltura, l’edilizia e tutte le lavorazioni industriali che prevedono l’impiego di agenti cancerogeni. Sia nell’industria sia in campo agricolo, infatti, si assiste all’impiego di sostanze chimiche altamente tossiche e ...
Leggi Tutto
cancerogeno
cancerògeno agg. [comp. del lat. cancer «cancro2» e -geno]. – Che produce il cancro: sostanze c. (anche per indicare sostanze chimiche che, somministrate sperimentalmente, inducono la comparsa di tumori maligni negli animali di...
colantrene
colantrène s. m. [comp. di cole- e antrene]. – In chimica organica, idrocarburo aromatico a cinque nuclei benzenici, costituente, con il suo derivato metilcolantrene, uno dei più attivi agenti cancerogeni.