Sostanze che inducono la comparsa di tumori maligni. Agiscono come tossici da sommazione, cioè divengono biologicamente efficienti solo quando la dose assorbita ha raggiunto un valore critico attraverso [...] ; per es., alcune sostanze contenute nel fumo di sigaretta sono ritenute responsabili del cancro del polmone. Per altre ancora è stata sospettata l’azione cancerogena attraverso studi solo negli animali: è il caso di alcuni coloranti, additivi ecc. ...
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Botanica
In patologia vegetale, massa di tessuto priva di organizzazione, dovuta a proliferazione cellulare eccitata da qualche stimolo; vi rientrano anche le galle prodotte da insetti in vari organi delle [...] osservazioni di ordine epidemiologico. Dallo sviluppo degli studi su questi agenti è stata individuata una lunga serie di sostanze cancerogene, molto diverse tra loro da un punto di vista strutturale. Per quello che riguarda la capacità di indurre t ...
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Oncogeni e oncosoppressori
Carla Boccaccio
Paolo M. Comoglio
Il cancro è una malattia genetica somatica che colpisce un numero ristretto di geni: gli oncogeni e i geni oncosoppressori. I primi controllano [...] il DNA e che il cancro insorge a causa delle sue mutazioni. Uno degli ostacoli alla comprensione del meccanismo d'azione dei cancerogeni è il fatto che molte di queste molecole non sono mutagene così come si trovano nell'ambiente: lo diventano solo a ...
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Oncologo, nato a Byalistock (ora Polonia) il 26 agosto 1903. Ha compiuto gli studi universitari in Inghilterra, laureandosi in fisiologia nell'università di Leeds; ugualmente in Inghilterra, e in altri [...] dell'azione da essi indotta in seno ai tessuti. In quest'ultimo argomento, alternando una sostanza a notevole azione cancerogena (3:4 benzopirene) con altra nettamente meno attiva in tal senso (olio di croton), B. ha confermato con sufficiente ...
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GALT (Gut-associated lymphoid tissue)
Guido Poli
(Gut-associated lymphoid tissue)
Tessuto linfoide diffuso, poco delimitabile anatomicamente, che costeggia l’apparato intestinale. Rappresenta il più [...] più comune di ulcera gastro-duodenale che, attraverso la stimolazione cronica e la concomitante esposizione ad agenti cancerogeni, può indurre la formazione di linfomi B cellulari definiti maltomi. È stato recentemente dimostrato, inoltre, che l ...
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Fisica
Nella teoria dei campi, c. di quark, condizione per cui il vuoto della cromodinamica quantistica contiene coppie di quark-antiquark fortemente correlate, con quantità di moto e momento angolare [...] ecc.), parecchie decine hanno mostrato evidenza di cancerogenicità in vitro o in vivo su animali, e 11 sono risultati cancerogeni nell’uomo (tra questi, il benzopirene e altri idrocarburi policiclici aromatici, le acridine e le nitrosammine della ...
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Oncologia
Umberto Veronesi
Francesco Bertolini
Giuseppe Curigliano
Il termine 'cancro' trova origine nella parola greca karkínos, granchio, e con esso si identificano molteplici malattie che colpiscono [...] che si basa su complessi sensori ed effettori, è l'elemento distintivo di molte ‒ e verosimilmente di tutte ‒ le patologie cancerogene. La perdita del gene oncosoppressore p53 o la scomparsa dei segnali di Fas sono oggi considerate tra le più comuni ...
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Fisica medica
Ida Ortalli
(App. V, ii, p. 252)
Per f. m. si intende la 'fisica applicata alla medicina', e precisamente la disciplina che sviluppa la ricerca e la didattica in connessione con i problemi [...] Low Frequency) costituiscono un argomento controverso in relazione al potenziale effetto cancerogeno di questi campi. Finora non vi sono evidenze epidemiologiche per gli effetti cancerogeni dei campi ELF. I maggiori progressi in f. m. negli anni ...
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HUGGINS, Charles Brenton
Claudio Massenti
Chirurgo, nato a Halifax (Canada) il 22 settembre 1901. Conseguito il M.D. a Harvard nel 1924, ha svolto la maggior parte della sua attività di chirurgo nell'università [...] e riuscì a dimostrare che tale condizione caratterizzava i cancri della mammella indotti nel ratto femmina dagl'idrocarburi cancerogeni (1959) e dalle radiazioni ionizzanti (1963). Sulla base dei risultati ottenuti con questo test, H. propose d ...
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La grande scienza. Oncologia
Umberto Veronesi
Francesco Bertolini
Giuseppe Curigliano
Oncologia
Il termine 'cancro' trova origine nella parola greca karkínos, granchio, e con esso si identificano [...] che si basa su complessi sensori ed effettori, è l'elemento distintivo di molte - e verosimilmente di tutte - le patologie cancerogene. La perdita del gene oncosoppressore p53 o la scomparsa dei segnali di Fas sono oggi considerate tra le più comuni ...
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cancerogeno
cancerògeno agg. [comp. del lat. cancer «cancro2» e -geno]. – Che produce il cancro: sostanze c. (anche per indicare sostanze chimiche che, somministrate sperimentalmente, inducono la comparsa di tumori maligni negli animali di...
colantrene
colantrène s. m. [comp. di cole- e antrene]. – In chimica organica, idrocarburo aromatico a cinque nuclei benzenici, costituente, con il suo derivato metilcolantrene, uno dei più attivi agenti cancerogeni.