Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] nella dieta in quelle zone (v. Alpert e altri, 1971). La cicasina, un costituente delle noci di cicade, è un altro cancerogeno naturale dotato di potenzialità neoplastica per l'uomo. Un certo numero di piante dell'Africa, del Sudamerica e del- l'Asia ...
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Oncogeni e oncosoppressori
Carla Boccaccio
Paolo M. Comoglio
Il cancro è una malattia genetica somatica che colpisce un numero ristretto di geni: gli oncogeni e i geni oncosoppressori. I primi controllano [...] il DNA e che il cancro insorge a causa delle sue mutazioni. Uno degli ostacoli alla comprensione del meccanismo d'azione dei cancerogeni è il fatto che molte di queste molecole non sono mutagene così come si trovano nell'ambiente: lo diventano solo a ...
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SCE Sigla di sister chromatid exchange che in citogenetica indica lo scambio di porzioni omologhe di DNA tra i due cromatidi costituenti un cromosoma. Gli SCE vengono rilevati spontaneamente a basse percentuali, [...] producono danni al DNA. I mutageni e/o i cancerogeni aumentano infatti la frequenza di SCE secondo una relazione dipendente sfruttata per una valutazione indicativa dell’azione mutagena e cancerogena di agenti fisici e di composti chimici che sono ...
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Biologa tedesca, nata a Crefeld il 14 maggio 1899; si è trasferita in Inghilterra nel 1939. È stata professore di Genetica animale presso l'università di Edimburgo dal 1967, e professore emerito dal 1969. [...] Nel corso dei suoi studi ha dimostrato inoltre che i mutageni chimici, al pari di quelli fisici, sono anche cancerogeni.
Per la sua attività scientifica ha ricevuto numerosi riconosci menti; della sua produzione ricordiamo: Genetics in the atomic age ...
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GALT (Gut-associated lymphoid tissue)
Guido Poli
(Gut-associated lymphoid tissue)
Tessuto linfoide diffuso, poco delimitabile anatomicamente, che costeggia l’apparato intestinale. Rappresenta il più [...] più comune di ulcera gastro-duodenale che, attraverso la stimolazione cronica e la concomitante esposizione ad agenti cancerogeni, può indurre la formazione di linfomi B cellulari definiti maltomi. È stato recentemente dimostrato, inoltre, che l ...
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In biochimica, enzima allosterico coinvolto nella trasmissione del segnale ormonale all’interno delle cellule bersaglio. In particolare, si distinguono p. AMPc-dipendenti e p. denominate p. C. Le prime [...] dal diacilglicerolo, che si origina dall’idrolisi del fosfatidilinositolo. Le p. C svolgono anch’esse la funzione di amplificatori ormonali e sono particolarmente abbondanti nel tessuto cerebrale; sono anche attivate da numerosi agenti cancerogeni. ...
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uridina Nucleoside, costituito da una molecola di ribosio e una di uracile, avente formula C4H3N2O2C5H9O4; si ottiene dall’acido uridilico per eliminazione di una molecola di acido fosforico. Uridinmonofosfato [...] di enzimi detossificanti che agiscono su una varietà di composti relativamente non polari, come alcune tossine ambientali e i cancerogeni. Uridintrifosfato Nucleoside trifosfato (UTP) derivato dall’u.; è uno dei componenti dell’RNA ed è anche uno dei ...
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Tossicità
Sonia Radice
Francesco Clementi
Con il termine tossicità si intende la capacità di uno xenobiotico, cioè di una sostanza estranea alla normale nutrizione e al normale metabolismo di un organismo [...] ; nella tossicità cronica, invece, gli effetti ritardati si evidenziano solo dopo un certo periodo di tempo (per es. gli effetti cancerogeni hanno un lungo periodo di latenza che nell'uomo può arrivare anche a 20-30 anni). Un altro aspetto importante ...
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Biomateriali
Serenella Salinari
Come biomateriali vengono generalmente definite sostanze (diverse dai farmaci), o combinazioni di sostanze, di origine naturale o sintetica, che possono essere impiegate [...] a espellere un corpo estraneo attraverso processi infiammatori o ad assorbirlo con produzione di sostanze tossiche e/o cancerogene; assenza di fenomeni di rigetto, che sono comunque molto minori, nel caso di materiali artificiali, rispetto a quelli ...
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cancerogeno
cancerògeno agg. [comp. del lat. cancer «cancro2» e -geno]. – Che produce il cancro: sostanze c. (anche per indicare sostanze chimiche che, somministrate sperimentalmente, inducono la comparsa di tumori maligni negli animali di...
colantrene
colantrène s. m. [comp. di cole- e antrene]. – In chimica organica, idrocarburo aromatico a cinque nuclei benzenici, costituente, con il suo derivato metilcolantrene, uno dei più attivi agenti cancerogeni.