La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Completare un vecchio lavoro
Helge Kragh
Completare un vecchio lavoro
La teoria della relatività di Einstein e la teoria dei quanti di Planck, Sommerfeld [...] ) per spiegare l'effetto Zeeman anomalo e il momento magnetico non classico dell'elettrone. La loro proposta si adattava Heisenberg e Pauli di sviluppare una completa teoria quantistica dei campi in pieno accordo con il principio di relatività. Essi ...
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numero
nùmero [Der. del lat. numerus] [LSF] Oltre che nei vari signif. propri della matematica, alcuni dei quali sono ricordati oltre, il termine è usato in varie discipline fisiche anche come sinon. [...] popolazioni di elettroni, ecc.); per i vari n. quantici (azimutale, magnetico, principale, ecc.) → QUANTICO. ◆ [ALG] N. razionale: ogni operazioni razionali R diviene il prototipo di campo archimedeo totalmente ordinato; considerando poi come aperti ...
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massa
massa [Lat. massa, dal gr. máza "pasta di farina d'orzo"] [LSF] Termine il cui signif. ha avuto una notevole evoluzione storica e un continuo arricchimento, dal primitivo concetto di grandezza [...] tra masse puntiformi, cariche elettriche puntiformi e poli magnetici puntiformi. ◆ [FSN] M. elettromagnetica: (a) con riferimento alle leggi del moto di una particella carica in un campo elettromagnetico, la m. che bisogna aggiungere a quella ...
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carica
càrica [Der. del lat. carricare, da carrus "carro" e quindi "ciò che si mette sul carro"] [LSF] Cosa che s'aggiunge o si somministra e, figurat., qualità o proprietà conferita; anche, l'operazione [...] ordinario non esistono c. magnetiche isolate, mentre nella teoria quantistica dei campi sono considerate c. magnetiche quantizzate (v. monopolo magnetico). ◆ [EMG] C. magnetica elementare: lo stesso che monopolo magnetico (v.). ◆ [EMG] C. massica ...
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Coulomb Charles-Augustin de
Coulomb 〈kulòm〉 Charles-Augustin de [STF] (Angoulême 1736 - Parigi 1806) Ufficiale del genio militare, membro dell'Accademia delle scienze di Parigi (1784) e poi (1795) anche [...] in maniera perfettamente analoga a quella seguita nel campo dell'elettrostatica; attualmente, a seguito dell'impostazione elettrodinamica data alla magnetostatica, essa ha perduto ogni importanza pratica: v. magnetismo: III 521 e. ◆ [MCC] Leggi di C ...
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Lorentz Hendrik Antoon
Lorentz 〈lòorents〉 Hendrik Antoon [STF] (Arnem 1853 - Haarlem 1928) Prof. di fisica matematica nell'univ. di Leida (1878); socio straniero dei Lincei (1902); ebbe il premio Nobel [...] =q(E+v╳B), cui è soggetta una carica elettrica puntiforme q che si muova con velocità v in un campo elettrico, di intensità E, e magnetico, di induzione B; spesso come tale si chiama forza elettrodinamica di L. la forza precedente (v. elettrodinamica ...
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dipolo
dipòlo [Comp. di di- e polo "con due poli"] [LSF] Sinon., poco usato come tale, di bipolo. ◆ [ALG] [EMG] Sorgente vettoriale puntiforme di un campo vettoriale, caratterizzata da una grandezza [...] dipolare) è di grande importanza, spec. nel-l'elettromagnetismo (sono campi dipolari, per es., tutti i campi di induzione magnetica); si tratta di un campo identicamente solenoidale: v. campi, teoria classsica dei: I 471 c. Ove risulti conveniente o ...
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elettrone
elettróne [Der. di elettricità con il suff. -one di ione; termine coniato nel 1891 da G.J. Stoney] [FSN] Particella elementare, componente fondamentale della materia in quanto costituente del-l'atomo [...] dar luogo, per diseccitazione da uno stato eccitato, a emissione di fotoni nel campo visibile: v. atomo: I 302 a. ◆ [FSN] E. pesante angolare intrinseco e momento magnetico dell'e.: v. elettrone: II 339 a, b. ◆ [FSN] Momento magnetico anomalo dell'e.: ...
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Dirac Paul Adrien Maurice
Dirac 〈dirèk〉 Paul Adrien Maurice [STF] (Bristol 1902 - m. in Florida 1984) Prof. di matematica nell'univ. di Cambridge (1932); ebbe il premio Nobel per la fisica nel 1933 per [...] ). ◆ [MCQ] Particella di D.: particella descritta da un campo di D. (v. sopra). ◆ [MCQ] Propagatore libero del campo di D.: v. integrale sui cammini: III 232 b. ◆ [FSN] Relazione di D.: v. monopolo magnetico: IV 97 d. ◆ [FSN] Spinore di D.: oggetto ...
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Langevin Paul
Langevin 〈langŠëvèn〉 Paul [STF] (Parigi 1872 - ivi 1946) Prof. di fisica sperimentale nel Collège de France a Parigi e poi direttore dell'École de physique et chimie industrielle di Parigi; [...] di L. della polarizzazione elettrica (1905), funzione che esprime, rispetto al campo agente, il rapporto tra il momento elettrico per orientamento e il momento proprio elettrico o magnetico della singola molecola (v. dielettrico: II 120 c), le cui ...
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magnetismo
s. m. [der. di magnetico]. – 1. a. Genericam., quel fenomeno, noto sin dall’antichità, per cui particolari minerali (per es., la magnetite), detti magneti naturali, sono in grado di attrarre piccoli pezzi di ferro e di trasmettere...
magnetico
magnètico agg. [dal lat. tardo magnetacus, gr. Μαγνητικός, der. di magnes, Μάγνης: v. magnete] (pl. m. -ci). – 1. Relativo al magnetismo o alla magnetizzazione: campo m., inclinazione e declinazione m., induzione m., isteresi m.,...