spettròmetro Spettroscopio fornito dei dispositivi che consentono la misurazione delle grandezze spettrali. Se si avvale di tecniche fotometriche per rilevare lo spettro di emissione di una sorgente o [...] isotopica degli atomi o delle molecole presenti in esso. È basato sulla deflessione delle particelle cariche in un campomagnetico noto: il raggio di curvatura della traiettoria della particelle dipende dal rapporto tra la carica e la massa ...
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Metodo d’indagine geofisica finalizzato in archeologia alla datazione dei reperti, basato sulla determinazione della magnetizzazione acquisita, in particolare da laterizi e terrecotte, all’atto della loro [...] realizzazione e dovuta al campomagnetico terrestre dell’epoca. Poiché il campo geomagnetico cambia gradualmente in termini di in modo assoluto, comparando le variazioni note del campo geomagnetico, oppure in modo relativo, comparandoli con altri ...
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Fisico serbo naturalizzato statunitense (Smiljan, od. Croazia, 1856 - New York 1943); nel 1884 emigrò negli USA, di cui ottenne la cittadinanza; lavorò presso T. A. Edison e fondò poi a New York un laboratorio [...] di ricerche elettrotecniche. Nel 1887 chiese un brevetto, ottenuto e pubblicato nel maggio 1888, per un motore a campomagnetico rotante, che, a sua insaputa, G. Ferraris aveva proposto nel 1885 e descritto in una memoria del marzo 1888: pertanto, a ...
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Fisico (n. Detroit 1909) dei laboratori della soc. General Motors. Si è occupato di proprietà delle sostanze ferromagnetiche, nonché delle proprietà di trasporto dei portatori nei conduttori metallici. [...] (qualche centinaio di A/m) sia applicato lungo l'asse. Tale effetto avviene anche in gas diamagnetici, ma con campimagnetici circa 100 volte maggiori. Il momento torcente dipende linearmente dalla differenza di temperatura tra cilindro e gas, le cui ...
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Fisico ungherese (Budapest 1848 - ivi 1919), figlio di József. Prof. di fisica all'univ. di Budapest dal 1872 e presidente dell'Accademia delle scienze ungherese dal 1889 al 1905. Effettuò ricerche sulla [...] tensione superficiale dei liquidi, ma specialmente si occupò di questioni riguardanti il campo gravitazionale e il campomagnetico terrestre. Con l'ausilio di una sensibile bilancia di torsione, da lui ideata, riuscì a determinare con grande ...
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Fisico sovietico (n. 1901 - m. 1945); dopo un periodo trascorso presso il laboratorio criogenico di Leida, dal 1931 fu direttore del primo laboratorio criogenico dell'URSS e dal 1934 prof. all'univ. di [...] periodiche in funzione di 1/H, dove H è l'intensità del campomagnetico applicato al materiale; deriva dalla quantizzazione delle orbite elettroniche in campomagnetico. Studiato nei semiconduttori, ha permesso di analizzare in dettaglio la struttura ...
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suscettività magnetica In fisica, grandezza adimensionata che interviene nella definizione dell’intensità di magnetizzazione (analogamente a quanto avviene nel caso della suscettività dielettrica). La [...] per il vettore μ0H, con μ0 permeabilità magnetica assoluta del vuoto e H il campomagnetico, dà la magnetizzazione M in un materiale immerso nel campo medesimo, secondo la relazione: M=χμ0H (➔ magnetismo). Il suo valore può ottenersi da quello ...
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Si dice di fenomeni in cui fatti magnetici sono legati a moti di rotazione, o di rivoluzione, e di grandezze attinenti a fenomeni di tale genere. Sono effetti g. l’effetto Einstein-De Haas (➔ Haas, Wander [...] rapporto g. il rapporto tra il momento della quantità di moto e il momento magnetico (➔ magnetismo). Bussola g. Tipo di telebussola costituita da un girodirezionale controllato da un dispositivo sensibile al campomagnetico terrestre (➔ bussola). ...
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In fisica, fenomeno per cui la resistenza elettrica di certe sostanze (in particolare di tutti i semiconduttori) varia al variare dell’intensità di un campomagnetico nel quale siano immerse: è lo stesso [...] entità, che si manifesta in sistemi di sottilissime pellicole in cui si alternano materiali ferromagnetici e materiali metallici non magnetici. Scoperta indipendentemente da P. Grunberg e A. Fert nel 1988 (cui è stato assegnato il premio Nobel per la ...
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Astrofisico statunitense (Pasadena, Calif., 1912 - Santa Barbara, Calif., 2003); figlio di Harold Delos, ha lavorato (dal 1938) in varî osservatorî (monte Hamilton, Yerkes, McDonald e altri) e istituti, [...] a spirale e, soprattutto, quelli che lo condussero alla scoperta delle cosiddette stelle magnetiche, cioè di quelle stelle che risultano dotate di un campomagnetico proprio. Gli è stato dedicato, congiuntamente al padre, l'asteroide 3167 Babcock. ...
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magnetismo
s. m. [der. di magnetico]. – 1. a. Genericam., quel fenomeno, noto sin dall’antichità, per cui particolari minerali (per es., la magnetite), detti magneti naturali, sono in grado di attrarre piccoli pezzi di ferro e di trasmettere...
magnetico
magnètico agg. [dal lat. tardo magnetacus, gr. Μαγνητικός, der. di magnes, Μάγνης: v. magnete] (pl. m. -ci). – 1. Relativo al magnetismo o alla magnetizzazione: campo m., inclinazione e declinazione m., induzione m., isteresi m.,...