TONGRES (Τοῦνγροι, Tungri, Tongri, Aduaca, Atuaca, Atuatuca, Atuatuca Tungrorum)
J. Mertens
Cittadina belga, situata su una collina di indiscutibile valore strategico ed in una regione fertilissima, [...] che T. sia stata, in origine, un agglomerato nato da un campo militare, presso un piccolo centro (religioso?) indigeno.
Verso la metà del I sec. d. C., con l'imperatore Claudio, la città ricevette la sua sistemazione urbanistica, con una pianta ...
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ARMENIA (᾿Αρμενία Armenĭa)
G. C. Susini
L. Rocchetti
Col nome di Armenia maior venne comunemente designata, presso i Romani, la regione montuosa compresa tra la valle del Lyrus (Kura) a N, che la separava [...] , xlv, 170).
Bibl.: A. Abruzzese, Le relazioni politiche fra l'impero romano e l'Armenia da Claudio a Traiano, in Bessarione, 1910, pp allegorica della provincia per mezzo di un suo abitante.
Nel campo dei cammei I. M. C. Toynbee identifica con A. ...
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ISAURA VETUS
G. Ambrosetti
(῎Ισαυρα; ηᾓ παλαιαᾕ ᾿Ισαυριᾒα; Isaura; Colonia Isauria). − Città dell'Isauria, regione microasiatica, fra Pisidia e Licaonia.
Centro principale di una popolazione di montanari, [...] provincia fu retta da un comes. Regione di frontiera fra l'Impero e la Siria islamizzata, dal 651 in poi la città fu facciate rupestri, a edicola timpanata su colonnine ioniche; nel campo si apre una finestra scorniciata a rilievo, attorniata da ...
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VITTORIA (Victoria)
¿ W. Koehler
L'impeto vittorioso del popolo romano sembra essersi impersonato, in un primo tempo, nell'antichissima dea Vica Pota: Livio (ii, 7, 12) ne ricorda il sacrario e Cicerone [...] momento decisivo nella battaglia, e il diadema della vittoria. Suo campo d'azione e suo luogo di culto è tuttavia l'orbis renascens, perpetua, felix, e ora viene tenuta dallo stesso imperatore e personifica, fondendosi con la figura del sovrano, l' ...
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Vedi KANDAHAR dell'anno: 1961 - 1995
KANDAHAR
U. Scerrato
Capoluogo della provincia omonima, è la città più importante dell'Afghanistan dopo Kābul. È posta fra i fiumi Arghandab e Tarnak nel territorio [...] Shah nel 1748, ai piedi del monte Kaitul, si trova un immenso campo di rovine noto come la Shar-i Kuna, la città vecchia, distrutta conosciute ed il più occidentale degli editti del grande imperatore Maurya, apostolo del buddismo, e l'unico scritto ...
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CADICE (τὰ Γάδειρα, Gades)
A. García y Bellido
Secondo la tradizione storica (accettata dalla critica), la città sorse come colonia di Tiro poco prima del 1101 a. C. Il nome primitivo è Gadir che, in [...] della maggior grandezza fu per C. quella di Cesare e dei primi imperatori. Cesare risiedette a C. e ivi si pose in contatto con la di C. che era una città "povera, piccola, abbandonata, un campo di rovine".
I monumenti giunti sino a noi sono, per la ...
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Vedi PALESTRINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTRINA (v. vol. v, p. 887)
V. Santa Maria Scrinari
Gli scavi realizzati saltuariamente tra il 1962 ed il 1968 nell'ambito della città romana di P. e [...] al Divo Augusto che reca sulla fronte il ritratto stesso dell'imperatore a busto clipeato ed un tempo ornato di corona in metallo, del cardine con il decumano avviene esattamente ad un terzo del campo, nel terzo superiore, e l'asse di sviluppo ha un ...
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Vedi ADVENTUS dell'anno: 1958 - 1994
ADVENTUS
G. Cressedi
Con questa parola si intende rispettivamente il ritorno a Roma dell'imperatore, fatto che insieme alla partenza (profectio) costituivano avvenimenti [...] seguito dalla Vittoria che lo incorona. Rilievo di Marco Aurelio riadoperato nell'attico dell'arco di Costantino: l'imperatore è ricevuto nel Campo Marzio dalla dea Roma insieme ad altre divinità. Inoltre: rilievo al Museo Naz. Romano, della metà del ...
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torri
Fabrizio Di Marco
Costruzioni a sviluppo verticale
Le costruzioni molto alte, sviluppate verticalmente, rappresentano una tipologia costante nell’evoluzione storica dell’architettura e dell’ingegneria. [...] da torri e si aprono nelle Mura Aureliane, fatte costruire dall’imperatore Aureliano nel 271 d.C. per difendere la città dai barbari: ) o a Siena (torre detta del Mangia in piazza del Campo). Vi erano poi le torri che identificavano la religione, i ...
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ALLOCUZIONE (adlocutĭo, allocutĭo)
D. Mustilli
La parola è adoperata nelle due forme - adiocutio, allocutio - dagli scrittori latini, oltre che come termine grammaticale o retorico (Quint., Inst., 9, [...] , alcune monete recano l'iscrizione: adlocutio coh. oppure coh. praetor.), o dinanzi all'esercito in campo in occasione dell'arrivo dell'imperatore, dopo fatti d'arme notevoli (in tal caso l'a. era accompagnata dalla distribuzione delle ricompense ...
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tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...
secondo1
secóndo1 agg. e s. m. [lat. secŭndus, der. di sequi «seguire»; propr. «che segue, che non offre resistenza», detto dapprima della corrente e del vento, quindi, per contrapp. ad adversus, «favorevole, conforme»; con diverso sviluppo...