L'Eta dei Lumi: matematica. La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Curtis Wilson
La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Accanto allo sviluppo dei [...] (1/2)R dt2,
dove P, Q, R sono le componenti della forza acceleratrice (termine utilizzato da Newton per indicare l'accelerazione in un campogravitazionale), la cui direzione positiva è tale da fare diminuire r, φ, z; se φ è l'angolo tra l'asse x e r ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Relativita e gravitazione
Clive W. Kilmister
Relatività e gravitazione
Problemi relativi alla gravitazione newtoniana
Il successo della teoria [...] poiché se r=ct allora si ha:
[5] r'=ct-gt2/2
che rappresenta una parabola. Se si assume che questo campogravitazionale 'riducibile' possieda le stesse proprietà fisiche di quello 'irriducibile' intorno a un corpo pesante, ne segue che un raggio di ...
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massa
massa [Lat. massa, dal gr. máza "pasta di farina d'orzo"] [LSF] Termine il cui signif. ha avuto una notevole evoluzione storica e un continuo arricchimento, dal primitivo concetto di grandezza [...] essendo G la costante della gravitazione universale; questa, propr., è la m. gravitazionale attiva, chiamandosi m. gravitazionale passiva la grandezza m da moltiplicare per un campogravitazionale C agente su un corpo per avere la forza f subita dal ...
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forza
fòrza [Der. del lat. fortia, da fortis "forte"] [MCC] In termini elementari, la causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo; come tale, cioè in relazione alle modificazioni [...] dall'ambito di azioni a distanza all'ambito dell'interazione locale fra ogni corpo e il campo (gravitazionale, elettrico, ecc.) generato dagli altri: v. campi, teoria classica dei: I 473 f. ◆ [MCC] F. apparente: locuz. meno corretta per f. d'inerzia ...
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spazio
spàzio [Der. del lat. spatium, probab. da patere "essere aperto"] [FAF] Con signif. intuitivo astratto e assoluto, il luogo illimitato in cui tutti gli oggetti materiali appaiono collocati, di [...] e quindi non euclideo), alla cui curvatura, dipendente localmente dalla presenza di materia, è riconducibile il campogravitazionale. I signif. particolari sono indicati da opportune qualificazioni, dando luogo a locuz. specifiche, alcune delle quali ...
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Fermi, Enrico
Férmi, Enrico (Roma 1901, nat. SUA - Chicago 1954) Prof. di fisica teorica nell'univ. di Roma (1926), poi (1938) nella Columbia Univ., New York, e infine (1946) nell'Institute of nuclear [...] difatti la possibilità stessa di costruirle mostra che esiste un sistema di riferimento locale in cui l’effetto del campogravitazionale su una particella singola scompare e valgono le leggi della relatività ristretta, e che ha quindi, localmente, le ...
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Einstein 〈àinstain〉 Albert [STF] (Ulma 1879 - Princeton, New Jersey, 1955) Prof. di fisica teorica nell'univ. di Zurigo (1909), poi nell'univ. tedesca di Praga (1910) e nel politecnico di Zurigo (1912); [...] di una sorgente terrestre; ciò in quanto i fotoni emessi da una stella scambiano parte della loro energia con il campogravitazionale; se, come generalm. accade, la sorgente e il rivelatore sono in moto, a tale effetto, noto anche come spostamento, o ...
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gravitazione
gravitazióne [Der. di gravità] [MCC] [RGR] Proprietà caratteristica e fondamentale, insieme con l'inerzia, della materia, consistente nel fatto che fra due corpi materiali (generic., fra [...] postula l'impossibilità di distinguere localmente, cioè in una piccola regione di spazio, per via sperimentale un campogravitazionale dalle forze d'inerzia che appaiono in un riferimento non inerziale (esperienza dell'ascensore in caduta libera), e ...
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relativita
relatività [Der. di relativo] [LSF] La condizione, la natura e il carattere di ciò che è relativo. È termine usato, generic., quando talune proprietà o grandezze che caratterizzano un ente [...] , in base all'identità tra massa inerziale e massa gravitazionale, ipotizza l'equivalenza tra tali riferimenti e i campigravitazionali, il che porta a considerare il campogravitazionale come una deformazione (curvatura) della geometria dello spazio ...
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Planck Max
Planck 〈plank〉 Max [STF] (Kiel 1858 - Gottinga 1947) Prof. di fisica teorica nell'univ. di Kiel (1885), poi nell'univ. di Berlino (1889); socio straniero dei Lincei (1914); ebbe il premio [...] di P. (v. sopra). ◆ [RGR] Lunghezza di P.: la dimensione spaziale alla quale i fenomeni quantistici diventano rilevanti per il campogravitazionale, pari a ℏ/(MP c), con ℏ costante di P. ridotta, MP massa di P., c velocità della luce nel vuoto: v ...
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gravitazionale
agg. [der. di gravitazione]. – Che si riferisce alla gravitazione: campo g.; la teoria g. di Einstein. Onda g., campo che, propagandosi nel vuoto a velocità pari a quella della luce, induce nei corpi materiali che investe una...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...