Uomo politico iracheno (al-Awǧa, presso Takrīt [Tikrīt], 1937 - Baghdād 2006). Tra i protagonisti del colpo di Stato (1968) attuato dal partito nazionalista arabo Ba´th, nel 1979 concentrò nelle sue mani [...] campo internazionale Ḥ. condusse una politica di riavvicinamento dell'Iraq ai paesi arabi moderati e filooccidentali e cercò di fine del conflitto indusse Ḥ. a tentar di risolvere con un nuovo atto diforza le tensioni sopravvenute con il Kuwait, ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del rivoluzionario e uomo di stato sovietico I. V. Džugašvili (Gori, Tiflis, 1879/1878 - Mosca 1953). Di modeste origini familiari (il padre calzolaio e la madre lavandaia), dal 1894 al 1899 [...] comunisti, alla formula ideologica del socialismo in un solo paese S. sostituì quella di un "campo socialista" minacciato dalle forze dell'imperialismo: le condizioni create dalla guerra fredda servirono da giustificazione al rigido accentramento ...
Leggi Tutto
Figlio (Torino 1666 - Rivoli 1732) di Carlo Emanuele II, cui successe nel 1675. Assunti pieni poteri (1684), entrò (1690) in guerra contro la Francia, con cui negoziò la pace di Torino (1696) e con cui [...] forze ispano-francesi in Italia (aveva intanto dato in moglie la figlia Maria Luisa Gabriella a Filippo V); ma, avvedutosi del fatto che rischiava di passò nel campo avverso. Dopo vicende assai gravi, culminate nell'assedio francese di Torino (giugno ...
Leggi Tutto
Uomo politico russo (Privol´noe, regione di Stavropol´, 1931 - Mosca 2022). Dal 1971 nel comitato centrale del PCUS, nel 1985 ne divenne segretario generale. Tentò una riforma in senso democratico del [...] (repubbliche baltiche, Caucaso, Asia Centrale). In campo internazionale, G. modificava radicalmente la politica dei il difficile equilibrio tra forze contrastanti, in particolare i "radicali", sostenitori di un processo di riforme più spedito, e ...
Leggi Tutto
Uomo politico e generale (n. 360 circa - m. 408). Di origine vandala, ricevette dal morente imperatore Teodosio (395) la tutela dei figli Arcadio e Onorio ma, caduto in disgrazia presso il primo, si dedicò [...] di Visigoti (395), S. fu accusato di complicità con il nemico. Caduto in disgrazia, cessò di occuparsi degli affari d'Oriente, dedicando le sue forze permise ai pagani di celebrare i loro riti, a eccezione dei sacrifici. In campo militare arginò in ...
Leggi Tutto
Uomo politico italiano (Sassari 1922 - Padova 1984). Segretario del Partito comunista italiano dal 1972, deputato dal 1968 per tutte le legislature, fu promotore dell'idea di un "compromesso storico" [...] due grandi forze popolari, quella comunista e quella democristiana, ma dopo la deludente esperienza dei governi di unità nazionale proposta di "alternativa democratica", del nov. 1980) e la prosecuzione del suo rinnovamento interno. In campo ...
Leggi Tutto
Uomo politico e generale romano (275 circa - 203 a. C.). Console (233 e 228), dopo la battaglia del Trasimeno, nella seconda guerra punica, fu dittatore (217) e iniziò la strategia del temporeggiamento [...] l'appellativo Cunctator), cercando di logorare le forze cartaginesi senza combattere in campo aperto.
Vita e attività
Nel primo consolato (233) trionfò sui Liguri, nel secondo (228) avrebbe combattuto la legge agraria di Flaminio. Dopo la sconfitta ...
Leggi Tutto
Uomo politico statunitense (Gillespie County, Texas, 1908 - San Antonio, Texas, 1973). Esponente del partito democratico di cui fu leader al senato dal 1953, nel nov. 1960 fu eletto vicepresidente degli [...] 1965, J. avviò un programma di espansione della spesa pubblica in campo sociale e di promozione dei diritti civili; tale una rapida escalation dell'impegno militare nel Vietnam, dove le forze statunitensi passarono dai 16.000 uomini del 1964 ai circa ...
Leggi Tutto
Uomo d'arme e scrittore francese (Nantes 1531 - Moncontour, Côtes-du-Nord, 1591); convertitosi al protestantesimo, dopo l'eccidio di Vassy (1562) combatté con L. de Condé, quindi (1573) fu l'anima della [...] a capo delle forze protestanti del sud e dell'ovest fino all'editto di Beautieu (1576) e poi nell'esercito del re di Navarra fino alla pace di Bergerac (1577). Passato nelle Fiandre, gli Stati lo nominarono maresciallo dicampo generale, ma, caduto ...
Leggi Tutto
Militare (Parigi 1628 - Versailles 1695), figlio postumo di François de M. conte di Bouteville (m. decapitato nel 1627), di cui mantenne il titolo fino al 1661, allorché divenne, in seguito a matrimonio, [...] . Iniziò la carriera come aiutante dicampo del principe di Condé, guadagnandosi il grado di maresciallo dicampo nella battaglia di Lens (1648); partecipò poi a quasi tutte le campagne a fianco di Condé che seguì anche dal 1653 nell'avventura ...
Leggi Tutto
campo largo loc. s.le m. Progetto di ampliamento della coalizione di centro-sinistra sia verso forze collocate più al centro nello schieramento politico sia verso forze collocate più a sinistra. ◆ L'idea presupponeva la costruzione di un campo...
forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...